Meditazioni per il tempo del ritiro

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MR 196

Quarta meditazione

Ecco cosa occorre fare per cooperare con Gesù a salvare le anime dei ragazzi

1 Non abbiate alcun dubbio si ciò che afferma san Paolo: siete voi che piantate e irrigate ma è Dio che, per mezzo di Gesù Cristo, ha fatto crescere ( 1 Cor 3,6 ) il vostro lavoro.

Vi capiterà senz'altro ci incontrare qualche difficoltà nel guidare i vostri discepoli, perché ci sarà qualcuno che non profitterà delle vostre istruzioni e in cui noterete un certo spirito libertino.

ricorrete allora a Dio e chiedete insistentemente a Gesù Cristo che vi animi con il suo Spirito perché è lui che vi ha scelto per compiere la sua opera ( 1 Cor 3,9 ).

Considerate Gesù come il buon Pastore del Vangelo, che cerca la pecorella smarrita, e se la mette sulle spalle e la rimette nel gregge ( Lc 15,4-5 ).

Voi siete al suo posto: siete obbligati a fare come lui; domandategli, quindi, le grazie necessarie per riuscire a convertire i loro cuori.

Pregate molto se volete riuscire nel vostro ministero; esponete continuamente a Gesù Cristo le necessità dei vostri discepoli, soprattutto le difficoltà che incontrate nel guidarli.

E Gesù Cristo vedendo che nel vostro ministero lo considerate come onnipotente e voi come uno strumento che non deve agire se non in dipendenza da lui, non mancherà di accordarvi ciò che gli chiedete.

2 Una volta Gesù, parlando agli Apostoli, disse: Vi ho dato l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi ( Gv 13,15 ), voleva perciò che i suoi discepoli assistessero alle conversioni che operava, in modo che avendo visto come si comportava, potessero regolarsi e conformarsi a lui in ciò che avrebbero fatto.

Comportatevi così, perché anche voi siete stati scelti da Gesù tra tanti altri, per collaborare con lui ( 1 Cor 3,9 ) alla salvezza delle anime.

Leggete il Vangelo e studiate il metodo e i mezzi di cui si è servito per portare i suoi discepoli alla pratica delle verità evangeliche, sia presentando loro come una fortuna tutto ciò che il mondo ha in orrore, - come la povertà, le ingiurie, gli affronti, le calunnie e ogni sorta di persecuzione per la giustizia - sia dicendo loro di essere rapiti di gioia ( Mt 5,3.10-12 ) quando queste sofferenze sarebbero arrivate; sia ispirando loro orrore per i peccati in cui si cade più facilmente; sia raccomandando la pratica delle virtù, come la dolcezza e l'umiltà ( Mt 11,29 ).

altre volte, invece, affermando che se la loro giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei ( che si preoccupavano solo dell'esteriore delle cose ) non sarebbero entrati nel regno dei cieli ( Mt 5,20 ) e, infine, convincendoli a considerare i ricchi e quelli che nuotano nei piaceri di questo mondo, come poveri infelici ( Lc 6,24 ).

Nell'insegnamento che impartite alla gioventù cristiana che vi è affidata, tenete sempre presente questo e gli altri modi di comportarsi di Gesù Cristo.

3 Per compiere bene il vostro ministero non basta esercitare le vostre funzioni verso i ragazzi in conformità a quanto ha fatto Gesù Cristo, sia nel guidare che nel convertire le anime; dovete anche avere i suoi scopi e le sue intenzioni.

È venuto sulla terra - come egli stesso afferma - perché gli uomini avessero la vita e l'avessero in abbondanza ( Gv 10,10 ); perciò le sue parole sono spirito e vita ( come afferma in un altro punto Gv 6,64 ), procurano cioè la vera vita, che è quella dell'anima, a cui ne capisce il senso e, dopo averle accettate volentieri, le pratica con amore.

A questo dovete mirare insegnando ai vostri alunni: fare in modo che vivano cristianamente, perciò le vostre parole devono essere per essi spirito e vita.

1. Perché esse saranno prodotte dallo Spirito di Dio che abita in voi.

2. Perché procureranno ai vostri alunni lo spirito cristiano, che è lo stesso spirito di Gesù,e così essi riusciranno a vivere la vera vita che procura tanti vantaggi all'uomo, il primo dei quali è che lo conduce con sicurezza alla vita eterna.

Controllatevi attentamente, però, per non avere, nei loro riguardi, mire umane e non vantatevi mai di ciò che fate: bastano queste due cose per rovinare tutto il bene che fate nel vostro ministero.

Che cosa mai possiedi tu ( a questo proposito ) che non abbia ricevuto?

E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come se fosse merito tuo ( 1 Cor 4,7 ).

Abbiate, nel vostro impiego, intenzioni sempre pure, come quelle che aveva Gesù; attirerete così, le sue benedizioni e le sue grazie, su di voi e sulle vostre fatiche.

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