Regole

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Esercizi di umiliazione e di mortificazione che si praticano in questo Istituto

1 La Regola di questo Istituto non prescrive alcuna mortificazione corporale; tuttavia si farà astinenza dalla carne nei seguenti giorni: tutti i sabati che intercorrono tra il Natale e la Purificazione e il lunedì e il martedì che precedono le Ceneri.

Queste norme non hanno valore durante i viaggi.

2 I Fratelli osserveranno comunitariamente un giorno di digiuno che sarà il venerdì; a colazione ognuno riceverà sei once di pane più il dessert, come nei giorni di digiuno ecclesiastico.

3 Se durante la settimana capita uno di questi giorni, i Fratelli sono dispensati dal digiuno comunitario; in questo giorno riceveranno a colazione solo quattro once di pane e un piccolo dessert.

4 I Fratelli si accuseranno una volta al giorno delle colpe commesse durante la giornata, subito prima di cena, nell'oratorio o nella sala degli esercizi.

Come penitenza per le mancanze ordinarie verrà imposto di fare qualche riflessione, qualche preghiera o alcune umiliazioni da eseguire seduta stante o in altro momento imposto dal Fratello Direttore, secondo quanto prescrive la Raccolta delle penitenze.

5 Tuttavia il Fratello Direttore potrà imporre penitenze più gravi, considerate le necessità dei Fratelli e la gravita delle colpe.

6 I Fratelli si avvertiranno caritatevolmente gli uni gli altri dei loro difetti, alla presenza del Fratello Direttore, una volta alla settimana che sarà il venerdì, dopo la ricreazione della sera, il cui termine verrà anticipato, per questo motivo, alle 19,45.

7 Durante questo esercizio i Fratelli si limiteranno a far notare solo l'aspetto esteriore delle colpe che avranno notato; si asterranno dal fare allusione a colpe puramente interiori o che possano riguardare l'interno.

8 Il Fratello Direttore non si farà avvertire pubblicamente dei suoi difetti, tranne che sia presente il Fratello Superiore o il Fratello Visitatore nei giorni di visita.

9 Il Fratello Direttore non permetterà che, durante questo esercizio, un Fratello avverta un altro - sia direttamente che indirettamente - di una colpa commessa verso di lui o di ciò che ha attinenza con il vitto o con altri bisogni del corpo.

Se qualcuno contravviene a questa disposizione o da l'impressione di farlo poco caritatevolmente, il Fratello Direttore gli imporrà silenzio per il resto dell'esercizio e una penitenza considerevole quando si accuserà di questa colpa.

10 Se un Fratello ( o anche più di uno ) conosce un difetto grave che potrebbe provocare uno scandalo, non vi farà alcun accenno durante questo esercizio ma ne parlerà privatamente con il Fratello Direttore.

Ogni Fratello considererà questa pratica come un dovere indispensabile e non ometterà di farlo per nessun motivo.

11 In un giorno stabilito di ogni settimana i Fratelli si incontreranno con il Fratello Direttore per rendergli conto del loro comportamento.

Ogni Fratello andrà a trovare il Fratello Direttore nel giorno e nell'ora concordati per adempiere questo dovere: lo farà stando in piedi o seduto e con il capo scoperto seguendo il Direttorio assegnategli a questo scopo.

12 La sera precedente, all'inizio della lettura spirituale, ogni Fratello leggerà la parte del Direttorio sulla quale dovrà intrattenersi con il Fratello Direttore e le dedicherà anche una parte dell'orazione vespertina per disporsi a questo colloquio.

13 Il Giovedì Santo di ogni anno i Fratelli si domanderanno reciprocamente perdono dei dispiaceri che si sono dati come anche delle colpe commesse durante l'anno l'uno a scapito dell'altro.

Il Fratello Direttore comincerà per primo: chiederà perdono a ognuno dei Fratelli in particolare, gli bacerà i piedi e l'abbraccerà; gli altri Fratelli faranno ugualmente con molta modestia.

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