Regole

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La regolarità

1 È necessario che i Fratelli applichino a se stessi e prendano come fondamento e sostegno della loro vita regolare quanto scrive sant'Agostino all'inizio della sua Regola: chi vive in Comunità deve innanzitutto amare Dio e poi il prossimo.

Dapprima perché sono comandamenti datici principalmente da Dio e poi perché la regolarità - di qualsivoglia specie sia - se viene disgiunta dall'osservanza di questi due comandamenti, risulta completamente inutile ai fini della salvezza.

Essa, infatti, è stata data alle Comunità solo per facilitare, a chi vi abita, l'osservanza esatta dei Comandamenti di Dio; la maggior parte delle Regole è infatti costituita da pratiche che hanno rapporto con essi.

Il silenzio, ad esempio, e la prudenza nelle parole durante la ricreazione sono di grande importanza se non si vuole cadere in molti peccati.

Difatti san Giacomo non esita ad affermare che la lingua è un mondo di iniquità e che è piena di veleno mortale. ( Gc 3,5-10 )

Il rispetto e la sottomissione nei riguardi del Fratello Superiore e Direttore, sono d'obbligo e di precetto, così pure l'unione con i Fratelli e la riservatezza con le persone di mondo, per timore di riprenderne lo spirito, per il quale il demonio dà a molti un'inclinazione naturale che ci porta a legarci ad esse, quando si hanno frequenti e liberi contatti con dette persone.

La modestia e il raccoglimento possono invece preservarli da un gran numero di peccati che si commettono con gli occhi e con la libertà che si concede alle altre membra del corpo; così si dica del resto.

2 I Fratelli avranno dunque una stima particolarissima per tutto ciò che concerne la regolarità anche se, all'apparenza, ha poca importanza, perché essi la considerano come il primo mezzo di santificazione.

In essa infatti possono trovare il principale aiuto per far loro osservare i Comandamenti e il principale sostegno contro ogni tentazione del demonio, per quanto violenta sia, perché Dio riserva ad essa, in modo particolare, le sue grazie.

3 La regolarità è anche il primo sostegno delle Comunità ed, è essa che le rende salde finché vi regna.

Al contrario, l'irregolarità è la prima causa della loro distruzione e della perdita dei suoi membri.

Fatte queste considerazioni i Fratelli preferiranno le Regole e le Pratiche del loro Istituto a qualsiasi altra pratica, per santa che sia, eccezion fatta, s'intende, per i Comandamenti di Dio e della Chiesa.

4 I Fratelli faranno di tutto per non fare nulla che sia o che possa essere contrario alla regolarità e al buon ordine nella casa, e a questo scopo cercheranno di non mancare al primo punto di regolarità perché intendono fare, in tutto e con estrema esattezza, la volontà di Dio che è loro manifestata dalle Regole e dalle Pratiche del loro Istituto.

5 I Fratelli lasceranno tutto al primo tocco della campana per essere presenti, fin dall'inizio, agli esercizi.

6 Nessuno dei Fratelli si assenterà dagli esercizi giornalieri dell'esame, della lettura spirituale, dell'orazione ecc… senza un'evidente necessità e senza il permesso del Fratello Direttore.

7 Saranno esattissimi a chiudere senza strepito tutte le porte della casa.

8 I Fratelli considereranno le cose seguenti come le più essenziali del loro Istituto, e cioè i quattro sostegni interni dell'Istituto:

1° l'orazione;

2° la presenza di Dio;

3° lo spirito di fede;

4° il raccoglimento interiore;

e i quattro sostegni esterni dell'Istituto:

1° il rendiconto di coscienza;

2° l'accusa;

3° l'avvertimento dei difetti;

4° il modo di trascorrere bene la ricreazione.

I dieci Comandamenti propri dei Fratelli delle Scuole Cristiane che essi avranno sempre nella mente per meditarli e nel cuore per praticarli e che debbono costituire l'argomento dei loro esami di coscienza.

1° Dio nel Superiore onorerai ubbidendogli prontamente.

2° Ogni tuo Fratello amerai sempre e molto cordialmente.

3° Agli alunni insegnerai molto bene e gratuitamente.

4° Tutto con spirito di fede farai e per Iddio unicamente.

5° All'orazione dedicherai il tempo dato ferventemente.

6° A Dio presente penserai spesso e interiormente.

7° Il tuo spirito mortificherai e i sensi frequentemente.

8° Il silenzio osserverai a suo tempo esattamente.

9° Tutto a Dio ti consacrerai non vivendo svagatamente.

10° La povertà prediligerai nulla avendo volontariamente.

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