Discorsi sul Nuovo Testamento

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Dalle medesime parole del Vangelo di Giovanni

Gv 21,15-19: " Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro? "

Tenuto nel sabato dopo Pasqua

1 - La presunzione e la negazione di Pietro
2 - Il vero amore di Pietro per Cristo. Figurata in Pietro l'unità di tutti i pastori
3 - Pietro abbandonato da Cristo, e poi corroborato

1 - La presunzione e la negazione di Pietro

Voi ricordate che l'apostolo Pietro, il primo di tutti gli Apostoli, si turbò nella passione del Signore.

Un primo tempo fu infatti un audace presuntuoso, ma poi divenne un timido rinnegatore.

Aveva promesso che sarebbe morto per il Signore, mentre sarebbe morto prima, per lui, il Signore.

Perciò quando diceva: Sarò con te fino alla morte; ( Lc 22,23 ) e: Darò la mia vita per te, gli replicò il Signore: Darai la tua vita per me?

In verità, ti dico: Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte. ( Gv 13,37-38 )

Si giunse al momento e, poiché Cristo era Dio, Pietro, invece, un uomo, si compì la Scrittura: Io ho detto nel mio sgomento: Ogni uomo è mentitore. ( Sal 116,11 )

Dice l'Apostolo: Poiché Dio è verace, ogni uomo invero è mentitore. ( Rm 3,4 )

Verace Cristo, mentitore Pietro.

2 - Il vero amore di Pietro per Cristo. Figurata in Pietro l'unità di tutti i pastori

E che? Proprio a lui si rivolge il Signore, come avete ascoltato durante la lettura del Vangelo, e gli domanda: Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?

Quello risponde dicendo: Sì, certamente, tu sai che ti amo.

E il Signore glielo chiede di nuovo e gli ripete la domanda una terza volta.

Ed a lui che rispondeva di amare, affidò il gregge.

Infatti, ogni volta, a Pietro che asseriva: Ti amo, il Signore Gesù assegnava: Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. ( Gv 13,38 )

Nel solo Pietro era figurata l'unità di tutti i pastori, ma dei buoni, di quelli che sanno pascere le pecore di Cristo non per sé, ma per Cristo.

In questo momento Pietro era forse mentitore, oppure mentiva nel rispondere al Signore che lo amava?

La sua risposta era pienamente sincera: infatti rispondeva ciò che scopriva nel suo cuore.

Quando poi aveva detto: Darò la mia vita per te, ( Gv 13,37 ) volle presumere delle sue future capacità.

Ma ogni uomo forse conosce quale egli è oggi che parla; chi conosce di sé quale sarà domani?

Perciò Pietro volgeva gli occhi all'interno del suo cuore quando veniva interrogato dal Signore e, fidandosi, rispondeva quanto vedeva dentro: Sì, certamente, Signore, tu sai che ti amo.

Tu conosci quello che ti dico: vedi anche tu ciò che io vedo nel mio cuore.

Non ardì tuttavia rispondere a tutto ciò che il Signore aveva domandato.

Il Signore infatti non aveva detto semplicemente: Mi ami, ma aveva aggiunto: Mi ami più di costoro?

Cioè: Mi ami più di quanto mi amano costoro?

Si riferiva agli altri discepoli; quello poté dire solo: Ti amo, non osò ammettere: più di costoro.

Non volle essere di nuovo mentitore.

Gli era bastato dare testimonianza al proprio cuore: non dovette essere giudice del cuore altrui.

3 - Pietro abbandonato da Cristo, e poi corroborato

Verace, dunque, Pietro, o piuttosto, verace Cristo in Pietro?

Ma il Signore Gesù Cristo, quando volle, lasciò Pietro a se stesso e Pietro si scoprì uomo; quando poi al Signore Gesù Cristo piacque, ispirò Pietro e si constatò che Pietro era verace.

La pietra aveva reso verace Pietro; la pietra era Cristo infatti. ( 1 Cor 10,4 )

E di che lo fece avvertito quando per la terza volta il Signore a Pietro affidò le sue pecorelle?

Gli fece prevedere la sua passione: Quando eri più giovane - disse - ti cingevi da solo, e andavi dove volevi: ma quando sarai vecchio, tenderai le mani e un altro ti cingerà e ti porterà dove tu non vuoi.

L'Evangelista ci ha spiegato il senso delle parole di Cristo.

Ma gli dicevo questo - dice - per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio: che doveva essere crocifisso per Cristo; questo vuol dire infatti: tenderai le tue mani.

Dov'è il rinnegatore? Dette queste cose, il Signore aggiunse: Seguimi. ( Gv 21,15-19 )

Non così come prima, quando chiamò i discepoli.

Infatti anche in quel caso disse: Seguimi, ma allora era per la formazione, ora per la corona.

Forse che non ebbe timore di essere ucciso quando rinnegò Cristo?

Ebbe timore di patire ciò che Cristo soffrì.

Ma ora non c'era da temere.

Vedeva vivente nella carne colui che aveva veduto appeso al legno.

Risorgendo, Cristo fece sparire il timore della morte e, poiché aveva tolto il timore della morte, a ragione interpellava l'amore di Pietro.

Il timore aveva rinnegato tre volte, tre volte confessò l'amore.

Triplice rinnegamento: il rifiuto della verità; triplice confessione: l'affermarsi dell'amore.

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