Discorsi sui tempi Liturgici

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Nella veglia di Pasqua

1 - Il sonno di Cristo fu scelta di volontà, non una necessità

Il Signore nostro Gesù Cristo, già vicino alla passione con cui pagò per noi quel che non era suo debito affinché venisse cancellato col suo sangue il chirografo che ci inchiodava al nostro peccato, ( Col 2,14 ) disse ai suoi discepoli: Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. ( Mt 26,41 )

Per questa sua raccomandazione è stata istituita la presente solennità e così si fa veglia nel ricorrere annuale del giorno in cui fu attesa la sua risurrezione.

Ci voglia ascoltare mentre vegliamo nella sua solennità, lui che dormì per la nostra salvezza.

Già nella previsione profetica di questo evento, e come se parlasse lui in persona, era stato detto: Io mi corico e mi addormento; poi mi risveglio perché il Signore mi protegge. ( Sal 3,6 )

In altre parole: Perché non sembri ai Giudei di aver prevalso loro, sono io che mi corico; è una scelta di volontà e non una necessità.

È lui veramente, è lui che si è coricato, perché si è degnato e non perché superato; lui che aveva il potere di deporre la propria vita e il potere di riprenderla di nuovo. ( Gv 10,18 )

Ma dal fatto che egli si coricò di propria scelta non ne consegue che i Giudei fossero senza colpa; anzi, per mettere in evidenza il loro misfatto, in un altro Salmo disse: Ho dormito turbato. ( Sal 57,5 )

Questo è riferito ad essi, che certamente pensarono d'essere loro a turbarlo, quando lo insultarono come un vinto; però quando chiesero la sua morte con voci nefande, tentarono di eludere la responsabilità del suo assassinio, affinché non risultasse che il fatto fosse causato da loro, ma da Pilato, che lo aveva consegnato ai soldati per crocifiggerlo.

Perciò quel Salmo continua: I figli degli uomini: i loro denti sono lance e frecce, la loro lingua una spada affilata. ( Sal 57,5 )

Come a dire: Anche se non con le mani, con la lingua avete soppresso colui di cui avete chiesto la morte.

Ma che dice in un altro Salmo? Forse colui che dorme non si volgerà per risorgere? ( Sal 41,9 )

Ecco, sì, colui che dormiva è risorto; si è svegliato ed è diventato come un passero solitario sopra il tetto, ( Sal 102,8 ) cioè sopra il cielo, dove intercede per noi, ( Rm 8,34 ) dove ormai più non muore, la morte non ha più potere su di lui, ( Rm 6,9 ) perché più non prenderà sonno e non dormirà il nostro custode. ( Sal 121,4 )

Così coloro che si credettero di averlo abbattuto, strappati essi stessi dal regno sul quale non vollero che egli regnasse, furono annientati; e si è adempiuto in maniera manifesta quel che colui che doveva dormire dice nel medesimo Salmo: Risuscitami ed io ti ripagherò. ( Sal 41,11 )

Umiliando perciò le nostre anime celebriamo questa veglia, affinché con vigile cuore speriamo ed aspettiamo la venuta di lui, la cui voce risveglierà persino i morti dai sepolcri, quelli che fecero il bene per una risurrezione di vita, quelli che fecero il male per una risurrezione di condanna. ( Gv 5,29 )

È lui che già tanto tempo prima Giacobbe annunciò [ parlando ] del suo sonno mentre era innalzato sulla croce: Ti sei risollevato che giacevi, accovacciato come un leone. ( Gen 49,9 )

E così vince il leone della tribù di Giuda. ( Ap 5,5 )

Giacobbe l'aveva annunciato mentre benediceva Giuda.

Il leone si accovacciò, perché fu annoverato tra i morti; il leone vince, perché verrà a giudicare i vivi e i morti.

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