Discorsi sui tempi Liturgici

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Nel mercoledì di Pasqua

1 - Il Cristo risorto mostra la sua vera carne in cui ha patito
2 - Gli Apostoli vedendo il capo credevano al corpo; noi vedendo il corpo crediamo al capo
3 - L'unità della Chiesa prefigurata nel dono delle lingue
4 - I fratelli dispersi nella persecuzione portano il Vangelo fino ai confini della terra

1 - Il Cristo risorto mostra la sua vera carne in cui ha patito

Le letture evangeliche sulla risurrezione del Signore nostro Gesù Cristo vengono proclamate solennemente secondo l'ordine.

Oggi abbiamo ascoltato come Cristo Signore mostrò ai suoi discepoli quella sua vera carne in cui aveva patito e in cui era risuscitato.

Lo sentivano mentre parlava, lo vedevano lì presente, e per di più anche lo toccavano, mentr'egli diceva loro: Toccatemi, palpate e guardate: un fantasma non ha carne ed ossa come vedete che ho io. ( Lc 24,39 )

Essi infatti, nel vederlo, avevano dubitato e creduto di vedere un fantasma, non un corpo.

Chiunque perciò creda ancora che la risurrezione del Signore non fu nel corpo, ma solo nello Spirito, Dio gli perdoni, perché perdonò anche ai suoi Apostoli, purché però non rimanga incaponito nell'errore e cambi idea, perché anch'essi sentirono e cambiarono idea.

E quale non fu la sua degnazione che, mentre si faceva vedere ad essi presente nel corpo, li confermava anche sulla verità della Sacra Scrittura!

Sono queste, disse, le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi.

Come? In quello stesso momento non era forse con loro e non parlava con loro?

Perché dunque: Quando ero ancora con voi?

Senza dubbio, quando ero con voi ancora mortale, come siete voi.

Sono queste le parole che vi dicevo, che bisognava che si adempissero tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi.

Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture. ( Lc 24,44-45 )

Ed è lui che ancora oggi apre a noi le Scritture della vita, lui che è morto per noi.

2 - Gli Apostoli vedendo il capo credevano al corpo; noi vedendo il corpo crediamo al capo

Vediamo un po' che cosa disse loro.

Bisognava che il Cristo patisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome fossero predicati la penitenza e il perdono dei peccati a tutte le Genti, cominciando da Gerusalemme. ( Lc 24,46-47 )

I discepoli dunque videro Cristo dopo la risurrezione, e dalla sua bocca appresero che le sante Scritture avevano predetto tutto.

Noi non abbiamo visto il Cristo presente nella carne, ma le Scritture, con cui essi furono confermati, ogni giorno le sentiamo, mentre vengono lette.

E che cosa disse di queste Scritture?

Che nel suo nome sarebbero stati predicati la penitenza e il perdono dei peccati a tutte le Genti, cominciando da Gerusalemme.

Questo i discepoli non potevano vederlo; vedevano soltanto Cristo che parlava della Chiesa futura.

Ma sulla parola di Cristo credevano quel che non vedevano.

Vedevano il capo, il corpo non lo vedevano ancora.

Noi vediamo il corpo e crediamo nel capo.

Sono due cose, lo sposo e la sposa, il capo e il corpo, Cristo e la Chiesa.

Ai discepoli mostrò se stesso e promise la Chiesa; a noi mostra la Chiesa e ci chiede di credere in lui.

Gli Apostoli vedevano una cosa e l'altra no; e anche noi una cosa la vediamo e l'altra no.

Quelli dalla presenza del capo credevano nel corpo, noi dalla presenza del corpo crediamo nel capo.

Lo potremmo negare? Ma la stessa realtà lampante non ci permette di negare.

Vediamo infatti tutta la Chiesa di Cristo che, da dove sorge il sole a dove tramonta, loda il nome del Signore. ( Sal 113,3 )

Cominciando da Gerusalemme, aveva detto.

E avvenne proprio così.

Infatti aveva detto loro: Voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto, ( Lc 24,49 ) perché io vi manderò dal Padre quello che ho promesso.

3 - L'unità della Chiesa prefigurata nel dono delle lingue

E mentre essi stavano in città, il giorno di Pentecoste venne lo Spirito Santo, riempì i discepoli, ed essi cominciarono a parlare le lingue di tutte le Genti. ( At 2,1-13 )

Una medesima persona parlava le lingue di tutte le Genti, perché in tutte le Genti si sarebbe realizzata l'unità della Chiesa.

A questo miracolo tutti si sentirono toccati nel cuore. ( At 2,37 )

E i Giudei che ascoltavano, pieni di stupore, cominciarono a credere; videro infatti che quel gran portento Pietro lo compiva in nome di [ quel ] Cristo che con le proprie mani essi avevano ucciso, e, col cuore trafitto, ne fecero immediata penitenza.

E tutti i loro peccati furono rimessi, a tal segno che fu rimesso persino quel crimine per il quale era stato ucciso Cristo.

Si convertirono, ripeto, gli stessi Giudei e, mentre davanti alla croce avevano scosso increduli il capo, ( Mc 15,29 ) adesso, credendo, meritarono di aver Cristo per capo: e così da lì in poi il loro capo non fu più scosso, perché [ ora ] siede alla destra del Padre, e in eterno non si scuoterà. ( Sal 112,6 )

Non più tornerà alle miserie, non tornerà alla croce, non tornerà alla morte, ma resta immutabile nella pienezza della beatitudine.

Dunque essi, che avevano ucciso Cristo, diedero ascolto e si pentirono; e quel sangue che sparsero infuriati e ne morirono, dopo lo bevvero con fede e ne ebbero la vita.

Quel che ho detto i fedeli lo capiscono, e anche questi neofiti che già ne hanno bevuto.

E allora quelli che non ne hanno bevuto si affrettino e ne bevano, perché si apra il loro cuore; per ora infatti esso è chiuso.

Ecco dunque che, come è scritto nel libro intitolato Atti degli Apostoli, che viene letto in questi giorni, si sentirono trafiggere il cuore e molte migliaia di persone aderirono a Cristo. ( At 2,37-41 )

4 - I fratelli dispersi nella persecuzione portano il Vangelo fino ai confini della terra

In quei giorni, per i bisogni del ministero, furono ordinati i sette diaconi, tra i quali emergeva Stefano, ripieno di Spirito Santo.

Dopo l'ordinazione, lo spirito di santo Stefano non aveva remore nella predicazione della verità: bruciava, faceva scintille, incendiava, finché i Giudei, pieni di livore per la durezza dei loro cuori, gli si buttarono contro con una dura lapidazione e fecero per noi un martire, il prototipo di tutti i martiri.

Ucciso poi Stefano, si scatenò la persecuzione contro tutta la Chiesa che era sorta a Gerusalemme.

Perciò, secondo la promessa del Signore, proprio da Gerusalemme cominciavano ad essere innalzate le fondamenta della Chiesa.

Si scatenò questa persecuzione e i fratelli furono dispersi, e come da una catasta accesa i ceppi ardenti, dispersi per tutta la terra, dovunque arrivavano appiccavano fuoco.

Così la Giudea si riempì del Vangelo, si riempì la Samaria; si passò alle Genti, e si arrivò ai confini del mondo; e noi possiamo vedere che il Vangelo si è diffuso non emigrando dalla sua radice, ma dilatandosi per tutto il mondo.

Perciò possiamo costatare, perciò crediamo che la fede si è diffusa in mezzo a tutte le Genti proprio cominciando da Gerusalemme. ( Lc 24,47 )

Lo neghi chi vuol provarci; non sono le mie parole a colpire i suoi orecchi, ma è la realtà stessa che salta agli occhi dei negatori e ne chiude la bocca; e si adempie così quanto è scritto, che ai mentitori verrà chiusa la bocca. ( Sal 63,12 )

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