Discorsi sui tempi Liturgici

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Dai discorsi tenuti nell'ottava di Pasqua

Frammento

1 - Il mare e la terraferma intesi allegoricamente

Noi vediamo la terra, vediamo il mare.

Sono opere di Dio che possiamo controllare con i nostri occhi, mentre ce ne sono altre che possiamo raggiungere solo con l'intelligenza.

Le prime sono note alla nostra sensitività, le altre alla nostra mente.

Cos'è nella Chiesa la terra asciutta?

Chiamiamo terra asciutta ogni anima assetata di Dio.

Si radunarono in un luogo separato le acque e apparve la terra asciutta. ( Gen 1,6.10 )

Il mare è il secolo presente e i cattivi ne sono le acque amare.

Queste però sono state separate e riunite in un unico ammasso, cioè sono state predestinate a raggiungere quell'unico fine al quale Dio indirizza tutti coloro che separa dai santi.

Chi opera la separazione è Dio ( poiché l'uomo non è in grado di compiere separazioni di questo genere ), e attraverso la separazione appare la terra asciutta.

Metti due uomini l'uno accanto all'altro, uno che smanii per gli spettacoli, l'altro che desideri recarsi in chiesa.

Vicini col corpo, essi sono separati dai desideri.

Il primo fa parte dell'acqua amara, nell'altro appare la terra asciutta.

Da che cosa deduciamo che la terra asciutta è quella terra che simboleggia gli uomini che desiderano il bene?

C'è un Salmo ove si dice a Dio: L'anima mia è dinanzi a te come terra senz'acqua. ( Sal 143,6 )

L'anima mia ha sete di te. Ha sete, è secca, è separata dalle acque del mare.

Non si sopravvaluti il fatto che non ne è separata fisicamente: il desiderio del cuore ha operato la separazione.

Alcuni desiderano Dio, altri il mondo.

La terra asciutta cosa desidera?

La pioggia che viene dal cielo, dalle nubi: la pioggia, cioè, delle Scritture, del firmamento.

E quando desidera la pioggia, desidera l'acqua dolce, separata dall'acqua amara.

Ora Dio conosce il desiderio della terra asciutta, sebbene sia celato e rimanga occulto.

I desideri del mare, cioè i desideri mondani, sono visibili.

Così, se uno ha desiderio di denaro, fa i suoi passi per l'acquisto del denaro, vuole impadronirsene, e siccome il denaro è cosa visibile, anche il desiderio del denaro diventa per conseguenza visibile.

Quando invece uno desidera Dio, il suo desiderio rimane occulto, perché Dio, oggetto del desiderio, è una realtà invisibile: abita nell'intimo, è un essere impervio all'occhio.

Ha pertanto sete ed è terra asciutta, sebbene sia manifesta agli occhi di Dio.

E non tralasciò di menzionare anche i suoi frutti, poiché subito disse: Germogli la terra erba per il pascolo. ( Gen 1,11 )

Germogli la terra lo stesso giorno che fu creata nella sua aridità, poiché una terra asciutta di questo genere non poteva restare a lungo senza frutti.

Ascoltiamo anche noi la parola di Dio, e che la terra germogli erba per il pascolo, cioè le buone opere, le opere della misericordia di cui parla Isaia: Spezza il tuo pane all'affamato e ospita nella tua casa il povero senza tetto, ( Is 58,7 ) con quel che segue.

Firmamento, dunque, è la divina Scrittura, luminari nel firmamento la comprensione della Scrittura, luci del cielo la capacità intellettiva di penetrare la Scrittura.

Vuoi raggiungere la luce del cielo?

Prima sii terra che produce frutto; vale a dire: precedano le opere di misericordia.

Come seguito di queste opere di misericordia verrà l'illuminazione operata in te dalla luce che desideri.

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