Discorsi sul Vecchio Testamento

Indice

Sul verso del salmo 118

"Confessate al Signore perché è buono"

1 - Confessione dei peccati e confessione di lode
2 - Buono e misericordioso è il Signore
3 - Confessione all'uomo e confessione a Dio

1 - Confessione dei peccati e confessione di lode

Confessate al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

A questo ci esorta lo Spirito Santo con la voce del salmo, al quale con un sol labbro e un sol cuore abbiamo risposto: Alleluia, che in latino significa: Lodate il Signore. ( Sal 117, 1 )

A questo vi esorta anche lo Spirito Santo mediante la nostra voce: Confessate al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

Sia che lodando cantiate suoi doni, sia che gemendo deploriate i vostri peccati, confessate al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia.

Non si chiama infatti confessione solamente l'accusa dei nostri peccati ma anche la lode di nostro Signore, poiché quando facciamo l'una di queste due cose, non la facciamo senza l'altra.

Accusiamo infatti la nostra colpevolezza nella speranza d'ottenere la sua misericordia e lodiamo la sua misericordia nel ricordo della nostra colpevolezza.

Confessiamo dunque al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia.

Secondo certuni, ci sarebbero delle creature che sembrano cattive perché offendono i loro sensi di gente impreparata.

Ma ciò è falso, poiché Dio, che è buono, fece tutte le cose buone assai.

Ad altri Dio stesso sembra ingiusto, per il fatto che tante volte i suoi devoti hanno da sopportare tribolazioni e asperità in questa vita temporale.

Ma chi ha questa convinzione si sbaglia: Dio infatti flagella non il figlio che rigetta ma quello che accoglie, ( Pr 3,12; Eb 12,6 ) perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

2 - Buono e misericordioso è il Signore

Confessiamo dunque al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia.

Diciamo al Signore nostro Signore.

Dio: Meravigliose sono le tue opere; tutto hai fatto con sapienza. ( Sal 104,24 )

Giusti sono i tuoi giudizi; in proporzione con l'iniquità hai emendato l'uomo. ( Sal 39,12 )

Prima d'essere umiliato, io avevo peccato. ( Sal 119,67 )

Diciamo questo nella nostra confessione, poiché se ci sono delle avversità a tormento della nostra esistenza mortale, tuttavia egli agisce bene, poiché è buono. ( Sal 118,1 )

E se siamo condotti al ravvedimento attraverso dolori e travagli d'ordine temporale, egli non conserverà per sempre la sua ira né in eterno il suo sdegno, ( Sal 103,9 ) perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

C'è infatti cosa buona quant'è buono il nostro Dio?

Gli uomini lo bestemmiano, e non solo non si umiliano delle loro scellerataggini ma addirittura se ne insuperbiscono.

Egli intanto fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi e manda la pioggia ai giusti e agli ingiusti. ( Mt 5,45 )

C'è qualcuno misericordioso come il nostro Dio?

Gli uomini si ostinano nei loro delitti e atrocità, e lui non si stanca di chiamarli alla conversione.

E chi è buono come il nostro Dio, dal quale anche in mezzo alle afflizioni riceviamo tante consolazioni?

Chi è misericordioso come il nostro Dio, al quale, se ci cambiamo, riusciamo a far cambiare anche la futura sentenza?

Confessiamo al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

Non sono confessioni le lodi tributate alle cose create tutte, ma le lodi rivolte al Signore nostro Dio.

Se infatti con ogni verità è stato detto: Quant'è buono il Dio d'Israele per i retti di cuore, ( Sal 73,1 ) potrebbe sembrare che egli sia cattivo a chi ha il cuore perverso.

Ma c'è forse qualcuno fra gli uomini che, senza diventare retto da perverso, con certa convinzione possa cominciare a lodare quel che prima disapprovava, ad ammirare quel che prima disprezzava, confessando al Signore che con lui, diventato retto, egli è buono, mentre prima, quand'era perverso, gli sembrava cattivo?

E siccome era perverso per sua malizia, mentre è stato raddrizzato ad opera della grazia, bisogna che insieme confessi che la misericordia di lui [ dura ] in eterno. ( Sal 118,1 )

Noi cattivi, lui buono; noi buoni per un dono suo, cattivi ad opera di noi stessi.

Egli buono verso noi buoni, buono ancora verso noi cattivi.

Noi crudeli con noi stessi, egli compassionevole verso di noi.

Ci chiama alla conversione, ci aspetta finché non ci siamo convertiti; se ci convertiamo, ci perdona; se non ci allontaniamo da lui, ci corona.

3 - Confessione all'uomo e confessione a Dio

Confessiamo al Signore perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

La confessione dei peccati è stata sempre vista dagli uomini come una cosa che incute timore; ma questo dinanzi a un giudice-uomo.

Spessissimo infatti con flagelli e percosse, o anche con uncini e col fuoco, si cerca di strappare di bocca la confessione.

E succede talvolta che le membra vengano meno fra i tormenti, al segno che la stessa unità del corpo si dissolva prima che l'animo ceda ai dolori, si da rivelare il delitto occulto.

I carnefici si accaniscono, si moltiplicano le varie specie di tormenti; ma è inutile lavoro quello di mettere a nudo le viscere a furia di lacerarle, se la coscienza si chiude nella sua negazione.

Ma perché in mezzo a tanti supplizi l'uomo ha paura di confessare se non perché chi ha confessato di solito finisce con l'essere punito?

È punito chi si confessa all'uomo; chi invece si confessa a Dio è liberato.

Né questo sembri strano. L'uomo cerca dall'uomo ciò che non conosce. Il rovescio è di Dio.

Mentre ci esorta a confessare, egli già conosce ciò che noi non volevamo confessare: non l'apprende quando noi glielo confessiamo.

Con quanto maggiore sicurezza non libererà dalla morte eterna noi che ci presentiamo confessando, lui che ci liberava dalle nostre iniquità - che egli conosceva prima ancora che gliele confessassimo - e ci sottraeva alla morte temporale!

4 - Tu forse dici: Perché Dio mi comanda di confessare ciò che lui già conosce?

Difatti, nel caso dell'uomo, quando costui esige da un altro la confessione, è perché non conosce [ come stiano le cose ].

Per qual motivo pensi che Dio voglia [ la confessione ] se non perché tu, riconoscendo il tuo peccato lo punisca sicché egli te lo condoni e te ne assolva?

In effetti, come desideri da lui il perdono d'una colpa che tu non riconosci?

Ascolta il salmo e, se sei desto, riconosci nelle sue parole la tua voce.

Dice: Io riconosco il mio peccato e non nascondo il mio delitto.

Ho detto: A mio danno esporrò al Signore il mio peccato, e tu hai rimesso l'iniquità del mio cuore. ( Sal 32,5 )

Ascolta un altro salmo. Io riconosco la mia iniquità; la mia colpa mi sta sempre dinanzi. ( Sal 51,5 )

Per cui non era sfacciato quando diceva a Dio: Distogli il tuo volto dai miei peccati. ( Sal 51,11 )

Dio infatti si degna di distogliere il suo volto dal peccato dell'uomo quando l'uomo si preoccupa di rivolgere ad esso il suo proprio sguardo, dicendo all'orecchio di Dio: E il mio peccato mi sta sempre dinanzi. ( Sal 51,5 )

E se si dice che Dio distoglie la faccia, ciò non significa che egli non conosca [ il peccato ] ma che lo rimette.

Sicché, se tu, o uomo, temi di confessare a un giudice-uomo perché è cattivo o perché è costretto a ottemperare alla severità della legge, confessa con animo tranquillo a Dio, perché è buono, perché in eterno [ dura ] la sua misericordia. ( Sal 118,1 )

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