Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura

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Dal libro del Levitico

Ora passiamo a vedere con lo stesso metodo il libro del Levitico, che segue quello dell'Esodo.

6 [ Lv 18 ].

Dice: Nessuno si accosterà ad una sua consanguinea scoprendone la nudità.

Io sono il Signore. Non scoprirai la nudità di tuo padre né quella di tua madre.

È tua madre: non ne scoprirai la nudità.

Non scoprirai la nudità della moglie di tuo padre: è come la nudità di tuo padre.

Non scoprirai la nudità di tua sorella tanto per parte di padre quanto per parte di madre, sia essa nata in casa tua sia fuori casa.

Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio né di tua nipote per parte di tua figlia. È come la tua nudità.

Non scoprirai la nudità della figlia della moglie di tuo padre: essa fu generata per tuo padre ed è tua sorella.

Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di tuo padre.

Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre: è carne di tua madre.

Non scoprirai la nudità del tuo zio avendo rapporti con la moglie di lui: è una tua consanguinea e parente.

Non scoprirai la nudità della tua nuora: è la moglie di tuo figlio; tu non ne scoprirai la nudità.

Non scoprirai la nudità della moglie di tuo fratello: è roba di tuo fratello.

Non scoprirai la nudità di colei che ti sei preso in moglie e insieme quella di sua figlia.

Non prenderai in moglie la figlia del figlio o della figlia di lei, scoprendone la nudità.

Esse sono corpo di tua moglie e unirsi a loro è un incesto.

Non prenderai in moglie la sorella di tua moglie, facendone una tua concubina e una sua rivale.

Finché tua moglie vive non ti è lecito scoprire la nudità di sua sorella.

Non avrai rapporti con una donna nel periodo mestruale; non ne scoprirai la nudità.

Non avrai rapporti con la moglie del tuo prossimo né ti contaminerai sessualmente con lei.

Non permetterai che una della tua progenie sia offerta a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio: io sono il Signore.

Non accoppiarti con un maschio come si suole fare con una donna, poiché è un abominio.

Non giacerai con gli animali né ti contaminerai con loro.

Nessuna donna soggiacerà agli animali per unirsi con loro: è un'infamia.

Non macchiatevi con nessuna di queste azioni [ Lv 18,6-24 ].

7 [ Lv 19 ].

Un po' avanti si dice: Ognuno rispetti sua madre e suo padre [ Lv 19,3 ].

E un verso dopo: Non ricorrete agli idoli e non costruitevi divinità artefatte.

Io sono il Signore Dio vostro [ Lv 19,4 ].

Un po' più avanti è detto: Non raccoglierai le spighe rimaste nel campo, e nella vigna non raccoglierai i grappoli e gli acini caduti a terra, ma lascerai che li prendano i poveri e i pellegrini.

Io sono il Signore Dio vostro. Non ruberete.

Non direte menzogne e non ingannerete il prossimo.

Non giurerai il falso usando il mio nome e disonorando così il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

Non calunnierai il tuo prossimo né l'opprimerai con la violenza.

Il lavoro eseguito dal tuo operaio non dovrà restare in casa tua fino al mattino dopo.

Non insulterai il sordo né collocherai inciampi dinanzi al cieco, ma vivrai nel timore del Signore tuo Dio: io sono il Signore.

Non commetterai iniquità e non sarai ingiusto nel giudicare.

Non badare se uno è povero e non aver riguardi speciali per chi è potente: giudica giustamente ogni tuo prossimo.

Non essere calunniatore né maldicente in mezzo al tuo popolo.

Non levarti bramando il sangue del tuo prossimo: io sono il Signore.

Non coverai in cuore odio contro il tuo fratello, ma lo riprenderai apertamente, per non gravarti di peccato a causa di lui.

Non cercherai la vendetta contro i tuoi concittadini e non ricorderai le offese che ti hanno arrecato.

Amerai il tuo amico come te stesso: io sono il Signore. Osservate le mie leggi! [ Lv 19,9-19 ].

E dopo qualche versetto: Non mangerete la carne con il sangue.

Non ricorrerete agli àuguri e non presterete fede ai sogni.

Non tagliatevi i capelli in forma rotonda e non rasatevi la barba.

A causa di un morto non praticate incisioni sul vostro corpo e non imprimete figure o segni sulla vostra pelle: io sono il Signore.

Non esporrai alla prostituzione la tua figlia perché la terra non venga profanata e riempita di cose abominevoli [ Lv 19,26-29 ].

E dopo un verso: Io sono il Signore. Non ricorrerete ai maghi e non andrete a consultare gli indovini per non contaminarvi a causa di loro: io sono il Signore vostro Dio.

Alzati in piedi dinanzi ai capelli bianchi e onora la dignità del vecchio, animato da timore di Dio: io sono il Signore.

Se un forestiero verrà ad abitare nella vostra terra e si stabilirà fra voi, non trattatelo male, ma sia tra voi come un nativo del posto e amatelo come uno di voi.

Anche voi infatti siete stati forestieri in terra di Egitto: io sono il Signore vostro Dio.

Non commettete ingiustizie nel giudizio, nelle misure sia di lunghezza come di peso e in ogni altra misura.

Usate bilance giuste e pesi esatti, moggio giusto e coppo preciso.

Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho condotti fuori dal paese di Egitto.

Osservate tutti i miei precetti e tutti i miei ordinamenti, e metteteli in pratica. Io sono il Signore [ Lv 19,30-37 ].

8 [ Lv 20 ].

Il Signore parlò a Mosè e gli disse: Questo dirai ai figli d'Israele: Un israelita o un forestiero residente in Israele che immoli suo figlio al dio Moloch sarà inesorabilmente messo a morte.

La gente del popolo lo lapiderà; e io volgerò la mia faccia contro di lui e lo eliminerò dal suo popolo, perché con l'immolare suo figlio a Moloch ha profanato il mio santuario e ha disonorato il mio santo nome.

Se il popolo trascurerà questa mia prescrizione e prendendola alla leggera lascerà libero colui che ha sacrificato il suo figlio a Moloch e non lo ucciderà, io volgerò la mia faccia contro quell'uomo e tutto il suo parentado: eliminerò di fra mezzo al suo popolo e lui e tutti coloro che gli hanno consentito di fornicare con Moloch.

Colui che ricorrerà a maghi e indovini e si prostituirà con loro, io volgerò la mia faccia contro di lui e uccidendolo lo eliminerò da mezzo il suo popolo.

Santificatevi e siate santi perché io, il Signore Dio vostro, sono santo.

Osservate i miei comandamenti e metteteli in pratica: io sono il Signore che vi rendo santi.

Se uno maledice suo padre o sua madre dovrà inesorabilmente morire.

Ha maledetto il padre o la madre: il suo sangue ricada su di lui.

Se uno osa fornicare con la moglie altrui commettendo adulterio con lei, dovranno morire tutti e due gli adùlteri.

Se uno giace con la sua matrigna e ne scopre la nudità, che è di suo padre, dovranno morire tutti e due: il loro sangue ricadrà su di loro.

Se uno giace con la propria nuora, dovranno morire tutti e due: hanno commesso un delitto, e il loro sangue ricadrà su di loro.

Se uno giace con un maschio avendo quei rapporti che si sogliono avere con le femmine, i due commettono una nefandezza: essi debbono inesorabilmente morire; il loro sangue ricada su di loro.

Se uno, dopo aver preso in moglie la figlia, prenderà anche la madre di lei, commette un delitto: lo si brucerà vivo insieme con le donne; una colpa così mostruosa non deve durare a lungo in mezzo a voi.

Chi avrà rapporti sessuali con un animale o una bestia dovrà inesorabilmente morire, e anche l'animale lo dovete uccidere.

Se una donna si accosterà a un animale concedendosi sessualmente ad esso, la si dovrà uccidere insieme all'animale: il loro sangue ricada su di loro.

Chi prende in moglie sua sorella, figlia di suo padre o di sua madre, e ne scopre la nudità e lei guarda le nudità del fratello, tutt'e due compiono un atto detestabile e pertanto li si ucciderà alla presenza del popolo.

Si sono scoperti la nudità l'uno dell'altro: porteranno il peso della loro colpa.

Chi giace con una donna durante il periodo mestruale e ne scopre la nudità, e lei gli permette d'accedere alla sua fonte insanguinata, saranno entrambi uccisi ed eliminati di fra mezzo al popolo.

Non scoprirai la nudità della tua zia paterna o materna.

Chi fa questo scopre la nudità del suo proprio corpo; e tutti e due risponderanno della loro disonestà.

Chi giace con la moglie dello zio paterno o materno e scopre la nudità di una tale parente, risponderanno entrambi di questo peccato e moriranno senza figli.

Chi sposa la moglie di suo fratello, commette un atto illecito, perché scopre la nudità di suo fratello: i due non avranno figli [ Lv 20,1-21 ].

E in un altro passo: L'uomo o la donna posseduti dallo spirito pitone, che cioè esercitano l'arte divinatoria, dovranno inesorabilmente morire.

Saranno lapidati e così il loro sangue ricadrà su di loro [ Lv 20,27 ].

9 [ Lv 21 ].

Altrove, parlando del sommo sacerdote, dice: Sposerà una vergine.

Non prenderà in moglie una vedova, una ripudiata, un'immonda o una prostituta, ma una giovane del suo popolo.

Questo per non abbassare la dignità della sua prole al livello degli ultimi del suo popolo.

Io sono il Signore che santifico il sacerdote [ Lv 21,13-15 ].

10 [ Lv 24 ].

Dopo molte pagine dice: Colui che con parole offende il suo Dio porterà il suo peccato; e chi bestemmia il nome del Signore dovrà inesorabilmente morire.

Tutto il popolo lo ucciderà con la lapidazione, sia che si tratti di un israelita sia che si tratti d'uno straniero.

Chi bestemmia il nome del Signore deve morire.

Chi colpisce un uomo e lo uccide deve morire.

Chi uccide un animale dovrà restituire alla pari, cioè un animale identico all'animale ucciso.

Chi causerà una qualche lesione a uno dei suoi concittadini dovrà subire la stessa lesione che ha causato all'altro: sconterà rottura con rottura, occhio con occhio, dente con dente.

Quale fu la lesione che egli ha procurato, tale sarà quella che dovrà subire.

Chi avrà percosso a morte un animale, ne restituirà un altro.

Chi avrà picchiato un uomo dovrà essere punito.

Il colpevole, tanto se israelita quanto se forestiero, dovrà essere trattato con giusta sentenza.

Io sono il Signore vostro Dio [ Lv 24,15-22 ].

11 [ Lv 26 ].

Dopo alcune frasi dice: Non vi costruirete né idoli né statue di metallo fuso; non erigerete simulacri nel vostro territorio né vi collocherete pietre simboliche per adorarle.

Io sono il Signore vostro Dio [ Lv 26,1 ].

Questo è quanto abbiamo potuto desumere dal Levitico.

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