Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura

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Dal libro di Giobbe

153 [ Gb 24 ].

Coloro che lo conoscono ne ignorano i giorni.

Ci sono di quelli che spostano i termini di confine e rubano le greggi, appropriandosene ingiustamente.

Portano via l'asino agli orfani e prendono in pegno il bue della vedova [ Gb 24,1-3 ].

E dopo cinque versi: Mietono nel campo altrui e vendemmiano nella vigna di colui che hanno oppresso con violenza.

Lasciano nudi gli uomini spogliandoli delle vesti, sebbene non abbiano altro riparo contro il freddo [ Gb 24,6-7 ].

E dopo tre versi: Agiscono con violenza nel depredare l'orfano e spogliano la gente povera.

Sottraggono le spighe a chi è nudo, privo di vesti e affamato [ Gb 24,9-10 ].

E dopo due versi: Fanno gemere la gente della città.

L'anima dei feriti grida e Dio non tollera che il colpevole rimanga impunito.

Essi si ribellano contro la luce: non ne conoscono le vie né percorrono i suoi sentieri [ Gb 24,12-13 ].

E dopo ventun versi: Lo si spezzi come un ramo privo di frutti.

Egli atterrisce la sterile e la priva di figli, né si comporta bene con la vedova.

Con la sua forza abbatte il forte [ Gb 24,20-22 ].

154 [ Gb 29 ].

E dopo un po': L'orecchio che mi udiva mi diceva beato e l'occhio che mi vedeva attestava che io ero solito liberare il povero, quando gridava verso di me, e l'orfano privo di chi lo aiutasse.

La benedizione del moribondo scendeva su di me: io consolavo il cuore della vedova.

Mi sono rivestito di giustizia: l'ho indossata come una veste e mi sono ornato della rettitudine come di un diadema.

Sono stato occhio per il cieco e piede per lo zoppo.

Ero un padre per i poveri ed esaminavo con diligenza ogni causa che mi fosse sconosciuta.

Spezzavo i denti all'oppressore e dalla bocca gli strappavo la preda [ Gb 29,11-17 ].

155 [ Gb 31 ].

E dopo un po': Se ho camminato nella vanità e il mio piede si è affrettato verso l'inganno, Dio mi pesi con stadera giusta e dovrà riconoscere la mia rettitudine.

Se il mio piede è andato fuori strada e il mio occhio ha assecondato le voglie del mio cuore, e se roba sporca si è attaccata alle mie mani [ Gb 31,5-7 ].

E dopo due versi: Se il mio cuore fu sedotto da donna e ho spiato alla porta del mio amico [ Gb 31,9 ].

E dopo due versi: Ciò infatti è disonestà e ingiustizia grandissima.

È un fuoco che divora fino ad annientare, sradicando ogni germoglio.

Se ho rifiutato di recarmi in giudizio insieme con il mio schiavo e la mia serva quando intentavano lite contro di me [ Gb 31,11-13 ].

E dopo sei versi: Se ho negato ai poveri quel che mi chiedevano e ho fatto attendere gli occhi della vedova.

Se ho mangiato da solo il mio pane e non ne ha mangiato insieme con me anche l'orfano …

In realtà fin dall'infanzia è cresciuta con me la compassione; essa è uscita insieme con me dal seno di mia madre.

Se non mi sono curato di chi stava per morire non avendo di che vestirsi o del povero che mancava di coperte.

Se non mi benedirono i suoi fianchi essendosi riscaldato con la lana delle mie pecore …

Se contro l'orfano ho alzato la mano quando mi vedevo posto in alto presso la porta [ Gb 31,16-21 ].

E dopo cinque versi: Se ho pensato che la mia forza consistesse nell'oro e a qualche oggetto d'oro ho detto: " Tu sei la mia fiducia "; se mi sono rallegrato per le mie copiose ricchezze in quanto moltissime sono passate tra le mie mani [ Gb 31,24-25 ].

E dopo sei versi: Se ho goduto per la sventura di colui che mi odiava e se mi sono rallegrato perché il male l'aveva colpito [ Gb 31,29 ].

E dopo quattro versi: Mai un pellegrino è rimasto fuori [ della mia casa ], la mia porta è stata sempre aperta al viandante.

Se ho nascosto il mio peccato come sogliono fare gli uomini, se mi sono celato in cuore la mia iniquità …

Se ho provato timore dinanzi a una folla numerosa e mi ha spaventato il disprezzo dei familiari; se non ho preferito starmene in silenzio e non varcare la soglia.

Chi mi darà qualcuno che voglia di ascoltarmi, affinché l'Onnipotente stesso ascolti il mio desiderio e colui che giudica lo scriva nel libro?

Questo libro io lo porrò sulle mie spalle e me ne cingerò come di una corona; lo declamerò ad ogni gradino e lo presenterò a lui come a mio sovrano!

Se la terra ha gridato contro di me e insieme con essa piangono i suoi solchi; se ho mangiato i suoi frutti senza pagarli e ho contristato l'animo degli agricoltori [ Gb 31,32-39 ].

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