La « Santa regola »

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Capitolo XXXVI - I fratelli malati

1 La cura dei fratelli malati sia posta al di sopra di ogni altra preoccupazione.

Ad essi si deve servire come a Cristo in persona;

2 infatti egli stesso ha detto: « Ero malato e mi avete visitato » ( Mt 25,36 )

3 e: « Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me » ( Mt 25,40 ).

4 Ma anche gli infermi da parte loro riflettano che sono serviti per amore di Cristo, e quindi non rattristino i fratelli con pretese esagerate.

5 Bisogna però sopportare i malati con grande pazienza, poiché per mezzo loro si guadagna un premio più grande.

6 Pertanto l'abate abbia molto a cuore che i malati non siano trascurati.

7 Ai fratelli malati sia destinato un locale a parte e un infermiere timorato di Dio, attento e premuroso.

8 Sia loro concesso di fare il bagno quante volte si ritiene utile; invece ai sani, e soprattutto ai giovani, lo si conceda più di rado.

9 Ugualmente ai malati molto deboli si conceda anche l'uso della carne per riacquistare le forze; ma quando sono migliorati, se ne astengano come al solito.

10 Insomma l'abate si preoccupi che il cellerario e gli assistenti non trascurino i malati, poiché egli è il primo responsabile di ogni mancanza dei suoi discepoli.

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