Diario di M. Faustina Kowalska

Indice

+ 15.2.37.

Oggi le mie sofferenze sono un po' aumentate: non solo provo maggiori dolori ai polmoni, ma anche strani dolori all'intestino.

Soffro tanto quanto la mia debole natura riesce a sopportare.

Tutto per le anime immortali, per impetrare la Misericordia divina per i poveri peccatori, per impetrare la forza ai sacerdoti.

Oh, che grande venerazione ho per i sacerdoti!

E prego Gesù, Sommo Sacerdote, di concedere loro molte grazie.

+ Oggi dopo la santa Comunione, Gesù mi ha detto: « Figlia Mia, è Mia delizia unirMi a te.

Quando ti sottometti alla Mia volontà, Mi rendi la più grande gloria e con ciò attiri su di te un mare di benedizioni.

Non avrei per te una predilezione particolare, se tu non vivessi della Mia volontà ».

O mio dolce Ospite, per Te sono pronta a tutti i sacrifici.

Però Tu sai che sono la debolezza personificata, ma con Te posso tutto.

O Gesù mio, Ti supplico, resta con me ogni momento.

15.2.1937.

Oggi ho udito queste parole nell'anima: « O vittima gradita al Padre Mio, sappi questo, figlia Mia, che tutta la SS.ma Trinità ha in te la Sua particolare predilezione, per il fatto che vivi unicamente della volontà di Dio.

Nessun sacrificio è paragonabile a questo ».

+ Dopo queste parole fu data alla mia anima la conoscenza della volontà di Dio, cioè guardo tutto da un punto di vista superiore e tutti gli avvenimenti e le cose spiacevoli o piacevoli li accetto con amore, come dimostrazioni della particolare predilezione del Padre Celeste.

Sull'altare dell'amore arderà la pura offerta della mia volontà.

Affinché la mia offerta sia perfetta, mi unisco strettamente al sacrificio di Gesù sulla Croce.

E quando sotto il peso di grandi sofferenze la mia natura fremerà e le forze fisiche e spirituali diminuiranno, allora mi nasconderò profondamente nella ferita aperta del Cuore di Gesù, tacendo come una colomba, senza lamentarmi.

Tutte le mie predilezioni, siano pure le più sante, le più belle e le più nobili, vadano sempre all'ultimo posto ed al primo posto ci sia la Tua santa volontà.

Il Tuo più piccolo desiderio, o Signore, mi è più caro del cielo con tutti i suoi tesori.

So bene che una creatura non mi comprende, per questo la mia offerta sarà più pura ai Tuoi occhi.

Alcuni giorni fa è venuta da me una certa persona a chiedermi di pregare molto per una sua intenzione, perché aveva degli affari molto importanti ed urgenti.

Improvvisamente ho avvertito nell'anima che ciò non era gradito a Dio e le ho risposto che non avrei pregato per quell'intenzione; avrei pregato per lei in generale.

Dopo qualche giorno quella signora è tornata da me e mi ha ringraziato per non aver pregato secondo la sua intenzione ma per lei, dato che essa aveva nutrito un progetto di vendetta nei riguardi di una persona, alla quale doveva onore e rispetto in virtù del quarto comandamento.

Il Signore l'aveva cambiata intimamente ed è stata lei stessa a riconoscere la propria colpa.

Ma si è meravigliata del fatto che io abbia scoperto il suo segreto.

+ Oggi ho ricevuto una lettera da Don Sopocko con gli auguri per il mio onomastico.110

Sono stata contenta per gli auguri, ma mi sono rattristata per la sua cattiva salute.

Lo sapevo per cognizione interiore, ma non volevo crederci, però dal momento che mi ha risposto che è così, allora anche le altre cose, di cui non ha scritto, sono vere e la mia cognizione interiore non m'inganna.

E mi raccomanda di sottolineare tutto quello che so che non è di mia provenienza.

Cioè tutto quello che Gesù mi dice, quello che sento nell'anima.

Già più di una volta mi ha pregato per questo, ma io non ho avuto tempo ed anche per la verità non mi sono molto affrettata a farlo; ma nello stesso tempo come sa lui che non l'ho fatto?

La cosa mi ha stupito enormemente; ma ora mi metterò al lavoro con tutto il cuore.

O mio Gesù, la volontà dei Tuoi rappresentanti è la Tua santa volontà evidente, senza ombra di dubbio.

16.2.37.

Oggi per errore sono entrata nella stanza isolata accanto ed ho parlato con quella persona.

Quando sono rientrata nella mia stanza, mi sono soffermata un momento a pensare a quella persona degente ed improvvisamente è apparso Gesù accanto a me e mi ha detto: « Figlia Mia, a che cosa pensi in questo momento? ».

Senza rifletterci mi sono stretta al Suo Cuore, poiché avevo capito d'aver pensato troppo ad una creatura.

+ Questa mattina, dopo aver fatto le mie pratiche di pietà, mi sono messa subito a lavorare all'uncinetto.

Sentivo un gran silenzio nel mio cuore.

Sentivo che Gesù riposava in esso.

Questa profonda e dolce consapevolezza della presenza di Dio, mi ha spinta a dire al Signore: « O Santissima Trinità, che dimori nel mio cuore, Ti prego, dai la grazia della conversione a tante anime quanti saranno i punti che farò oggi con questo uncinetto ».

Ad un tratto udii nell'anima queste parole: « Figlia Mia, la tua richiesta è troppo grande ».

« Gesù, dopo tutto per Te è più facile dare molto che poco ».

« È vero. Per Me è più facile dare molto ad un'anima che poco; ma ogni conversione di un'anima peccatrice esige sacrificio ».

« E per questo, Gesù, Ti offro questo mio lavoro sincero; non mi sembra che questa offerta sia troppo piccola per un così grande numero di anime.

Del resto Tu, o Gesù, per trent'anni hai salvato le anime con un lavoro simile; e siccome la santa obbedienza mi proibisce le grandi penitenze e mortificazioni, per questo Ti prego, Signore, accetta queste inezie col sigillo dell'obbedienza come se fossero cose grandi.

Ed allora sentii nell'anima una voce: « Mia cara figlia, esaudisco la tua richiesta ».

+ Vedo spesso una certa persona cara a Dio.

Il Signore ha per lei una grande predilezione, non solo poiché s'interessa del culto della divina Misericordia, ma per l'amore che ha verso Dio.

Sebbene quell'anima non sempre avverta quest'amore nel proprio cuore in maniera sensibile e dimori quasi incessantemente nell'Orto degli Ulivi, tuttavia è sempre gradita a Dio e la sua grande pazienza riuscirà a superare tutte le avversità.

+ Oh, se l'anima sofferente sapesse quanto Iddio l'ama, morirebbe di gioia e per l'eccesso di felicità.

Un giorno conosceremo quello che è la sofferenza, ma saremo già nell'impossibilità di soffrire.

Il momento attuale è nostro.

17.2.37.

Questa mattina, durante la santa Messa, ho visto Gesù sofferente.

La Sua Passione si è riversata sul mio corpo, benché in maniera non visibile, ma non meno dolorosa.

Gesù mi ha guardato ed ha detto: « Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione.

Concedo loro l'ultima tavola di salvezza,111 cioè la festa della Mia Misericordia.

Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre.

Segretaria della Mia Misericordia, scrivi, parla alle anime di questa Mia grande Misericordia, poiché è vicino il giorno terribile, il giorno della Mia giustizia ».

+ Oggi ho udito nell'anima queste parole: « Figlia Mia, mettiti all'opera. Io sono con te.

Ti attendono grandi persecuzioni e sofferenze, ma ti consoli il pensiero che molte anime si salveranno e si santificheranno per mezzo di quest'opera ».

+ Quando mi sono messa al lavoro e sottolineavo le parole del Signore112 e man mano riguardavo tutto, giunta alla pagina in cui ho scritto i consigli e le indicazioni di Padre Andrasz, non sapevo che fare, se sottolineare o no, ed all'improvviso udii nell'anima queste parole: « Sottolinea, poiché quelle parole sono Mie; ho preso in prestito la bocca dell'amico del Mio Cuore per parlare a te, per la tua tranquillità e devi attenerti a quelle indicazioni fino alla morte.

Mi dispiacerebbe molto se ti allontanassi da quelle indicazioni; sappi che Io stesso l'ho posto fra Me e la tua anima.

Lo faccio per la tua tranquillità e affinché non commetta errori.

Dal momento che ti ho affidata ad una particolare assistenza dei sacerdoti, per ciò stesso sei esonerata dal rendere conto in modo dettagliato alle superiore di come Io tratto con te.

Peraltro sii come una bambina di fronte alle superiore, ma per quanto riguarda quello che io compio nel profondo della tua anima, parla sinceramente e di tutto solo ai sacerdoti ».

E fin dal momento in cui Dio mi aveva dato un direttore spirituale, avevo notato che non mi aveva più chiesto, come in precedenza, che parlassi di tutto alle superiore, ad eccezione di ciò che riguardava cose esterne.

Per il resto, solo il direttore spirituale conosce la mia anima.

Avere un direttore spirituale è una grazia eccezionale di Dio.

Oh, quante poche anime hanno questa grazia!

In mezzo alle più grandi difficoltà l'anima vive continuamente in pace.

Ogni giorno, dopo la santa Comunione, ringrazio Gesù per questa grazia ed ogni giorno prego lo Spirito Santo che gli dia lumi.

In verità io stessa sento nell'anima che grande potere hanno le parole del direttore spirituale.

Per questa grazia sia adorata la Misericordia di Dio.

+ Oggi sono andata a fare la meditazione davanti al Santissimo Sacramento.

Quando mi avvicinai all'altare, la presenza di Dio penetrò nella mia anima.

Venni immersa nell'oceano della Sua Divinità e Gesù mi disse: « Figlia Mia, tutto ciò che esiste è tuo ».

E risposi al Signore; « Il mio cuore non vuole nulla, all'infuori di Te solo, o Tesoro del mio cuore.

Ti ringrazio, Signore, di tutti i doni che mi dai, ma io voglio soltanto il Tuo Cuore.

Benché i cieli siano grandi, per me sono nulla senza di Te.

Tu sai bene, o Gesù, che svengo continuamente per la nostalgia che ho di Te ».

« Sappi, figlia Mia, ciò che le altre anime raggiungono nell'eternità, tu lo godi già fin d'ora ».

Ed all'istante la mia anima venne inondata dalla luce della conoscenza di Dio.

Oh, potessi almeno esprimere un po' di quello che la mia anima vive accanto al Cuore dell'insondabile Maestà di Dio!

Non riesco ad esprimerlo.

Questa grazia la comprende solo l'anima che l'ha vissuta almeno una volta nella vita.

Quando sono tornata nella mia stanza d'isolamento, mi sembrava di essere tornata dalla vera vita alla morte.

Quando è venuto il medico a sentirmi il polso, è rimasto stupito: « Che le è successo, sorella?

Un polso simile lei non l'ha mai avuto.

Vorrei sapere però che cosa ha provocato una così forte accelerazione del polso ».

Cosa potevo dirgli, quando io stessa non sapevo d'avere il polso così accelerato?

So soltanto che sto morendo di nostalgia per Iddio; ma naturalmente a lui non l'ho detto.

D'altronde cosa può farmi per questo la medicina?

19.2.37. L'unione con gli agonizzanti.

Mi chiedono preghiere.

Posso pregare; il Signore mi da misteriosamente lo spirito di preghiera.

Sono continuamente unita a Lui.

Sento che vivo in pieno per le anime, per condurle alla Tua Misericordia, o Signore.

A tale scopo nessun sacrificio è troppo piccolo.

Oggi il signor dottore ha deciso che debbo rimanere ancora fino ad aprile.

Volontà di Dio, sebbene desiderassi ritornare ormai fra le consorelle.

Oggi ho saputo della morte di una delle nostre suore,113che è morta a Plock.

Da me però era venuta prima che mi annunciassero la sua morte.

22.2.1937.

Oggi da noi nella cappella dell'ospedale hanno avuto inizio gli esercizi spirituali per le inservienti, ma può parteciparvi chiunque lo desideri.

Vi è una predica al giorno, P. Bonaventura,114piarista, parla per un'ora intera; parla direttamente alle anime.

Ho preso parte a questi esercizi perché desidero conoscere Dio più a fondo ed amarLo più fervorosamente, perché ho capito che maggioreè la conoscenza, più forte è l'amore.

Oggi ho udito queste parole: « Prega per queste anime, perché non abbiano paura di avvicinarsi al tribunale della Mia Misericordia.

Non cessare di pregare per i peccatori.

Tu sai quanto Mi stanno a cuore le loro anime, allevia la Mia tristezza mortale.

Distribuisci largamente la Mia Misericordia ».

Indice

110 Santa Faustina festeggiava l'onomastico religioso il 15 febbraio
111 Vedi Appendice n. 5
112 Don Sopocko, come direttore spirituale di Santa Faustina, le aveva raccomandato di sottolineare accuratamente nel suo diario tutto ciò che, secondo lei, proveniva dal Signore e specialmente ciò che si riferiva all'istituzione della festa della Divina Misericordia e alla nuova congregazione (cfr. Lettere nn. 76 e 116)
113 Il 15 febbraio morì a Plock Sr. Comelia Trzaska, nata nel 1888.
Nella congregazione aveva lavorato come calzolaio
114 Padre Bonaventura Kadeja, dell'Ordine dei PP. Scolopi di Cracovia.
Negli anni 1965/66 fu giudice nel processo informativo di Santa Faustina