Diario di M. Faustina Kowalska

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1.2.38

Oggi mi sento un po' peggio in salute, tuttavia partecipo ancora alla vita comune di tutta la Congregazione.

Faccio però grandi sforzi che tu solo, o Gesù, conosci.

Oggi in refettorio pensavo di non poter resistere per tutto il pranzo.

Ogni volta che prendo cibo, avverto dolori tremendi.

Una settimana fa è venuta a farmi visita la Madre Superiora62 e mi ha detto: « A lei, sorella, si attacca ogni malattia perché ha l'organismo debole, ma non è colpa sua.

Se un'altra suora soffrisse dello stesso male, sicuramente camminerebbe; lei invece deve rimanere a letto ».

Queste parole non mi diedero fastidio, ma con dei malati gravi è meglio non fare paragoni simili, dato che il loro calice è già pieno abbastanza.

Inoltre quando le suore vanno a trovare le ammalate, non domandino ogni volta nei particolari che cosa fa male e come fa male, poiché ripetere continuamente ad ogni suora le stesse cose stanca enormemente, specialmente quando talora capita di doverlo fare diverse volte al giorno.

Quando entrai per un momento in cappella, il Signore mi fece conoscere che fra le anime che sceglie ne ha alcune elette in modo particolare, che chiama ad una santità superiore, ad un'unione eccezionale con Sé.

Sono anime serafiche, dalle quali Iddio esige che Lo amino più delle altre anime, benché vivano tutte nello stesso convento; talvolta però questo amore più intenso lo esige da una sola anima.

Quest'anima comprende la chiamata, poiché Iddio gliela fa conoscere interiormente, però può seguirla e può anche non seguirla.

Dipende dall'anima rispondere alla chiamata dello Spirito Santo oppure opporsi allo stesso Spirito Santo.

Ho saputo che c'è un luogo in purgatorio, dove le anime espiano di fronte a Dio per colpe di questo genere.

Questa fra le varie pene è la più dura.

L'anima segnata in modo particolare da Dio si distinguerà ovunque, in paradiso, in purgatorio e all'inferno.

In paradiso si distingue dalle altre anime per una gloria maggiore, per lo splendore e per una più profonda conoscenza di Dio.

In purgatorio per una sofferenza più acuta, poiché conosce più a fondo e desidera più violentemente Iddio.

All'inferno soffrirà più delle altre anime perché conosce meglio Colui che ha perduto.

Il sigillo dell'amore esclusivo di Dio che è in lei non si cancella.

O Gesù, mantienimi nel Tuo santo timore, in modo che non sprechi le grazie.

Aiutami ad essere fedele alle ispirazioni dello Spirito Santo, permetti che mi si spezzi il cuore per amore verso di Te, piuttosto che tralasci un solo atto di quest'amore.

2.2.38. Le tenebre dell'anima.

Oggi è festa della Madonna e nella mia anima c'è tanto buio.

Il Signore si è nascosto, e io sono sola, completamente sola.

La mia mente è così offuscata che all'intorno vedo solo fantasmi, nemmeno uno spiraglio di luce mi entra nell'anima, non riesco a capire me stessa né coloro che mi parlano.

Tentazioni terribili contro la santa fede mi stanno opprimendo.

O mio Gesù, salvami.

Non riesco a dire di più.

Non posso fare una descrizione particolareggiata, perché temo che qualcuno leggendo rimanga scandalizzato.

Sono sbalordita che ad un'anima possano capitare tribolazioni di questo genere.

O uragano, che ne fai della barchetta del mio cuore?

Questa tempesta è durata un giorno intero ed una notte.

Quando è venuta da me la Madre Superiora e mi ha chiesto: « Sorella, non vorrebbe approfittare per confessarsi, dato che c'è Padre Andrasz? », le ho risposto di no.

Mi sembrava che né il Padre m'avrebbe potuto capire, né io sarei riuscita a confessarmi.

Ho passato tutta la notte con Gesù nel Getsemani.

Un continuo gemito di dolore usciva dal mio petto.

Sarà più leggera l'agonia naturale, poiché in quel caso si agonizza e si muore, mentre qui uno agonizza senza poter morire.

O Gesù, non credevo che esistessero sofferenze di questo genere.

Il nulla, ecco la realtà. O Gesù, salvami.

Credo in Te con tutto il cuore, ho visto tante volte lo splendore del Tuo Volto e adesso dove sei Signore? …

Credo, credo ed ancora una volta credo in Te, unico Dio nella SS.ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo e a tutte le verità che la Tua santa Chiesa mi propone a credere …

Tuttavia le tenebre non scompaiono ed il mio spirito sprofonda in un'agonia ancora peggiore.

A un dato momento fui presa da un'angoscia così straziante, che ora mi meraviglio io stessa di non aver esalato l'ultimo respiro, ma fu un momento breve.

All'improvviso vidi Gesù.

Dal suo Cuore uscivano i due noti raggi che m'investirono in pieno.

In quello stesso istante scomparve ogni mia angoscia.

« Figlia Mia - mi disse il Signore -sappi che quanto ora hai passato è ciò che sei da te stessa, e solo in forza della Mia grazia partecipi alla vita eterna ed a tutti i doni che generosamente ti concedo ».

E da queste parole del Signore ho avuto la vera conoscenza di me stessa.

Gesù mi dà un insegnamento di profonda umiltà e nello stesso tempo di completa fiducia in Lui.

Il mio cuore è ridotto in cenere, in polvere e se anche tutta la gente mi calpestasse, lo considererei ancora una grazia.

Sento e sono così profondamente convinta di essere una nullità, che le vere umiliazioni saranno un refrigerio per me.

3.2.38.

Oggi dopo la santa Comunione, Gesù mi ha dato nuovamente alcune indicazioni:

« Primo: non lottare da sola contro la tentazione, ma rivelarla subito al confessore ed allora la tentazione perderà tutta la sua forza.

Secondo: in queste prove non perdere la calma, vivi alla Mia presenza, chiedi l'aiuto della Madre Mia e dei Santi.

Terzo: abbi la certezza che io ti guardo e ti sostengo.

Quarto: non temere né le lotte spirituali né alcuna tentazione, poiché Io ti sostengo, purché tu voglia lottare, sappi che la vittoria sarà sempre dalla tua parte.

Quinto: sappi che con una lotta intrepida Mi fai un grande onore e metti da parte meriti per te; la tentazione ti offre la possibilità di mostrarMi la tua fedeltà.

Ed ora ti dirò la cosa più importante per te: una sincerità senza limiti col tuo direttore spirituale.

Se non approfitterai di questa grazia secondo le Mie indicazioni, te lo porterò via ed allora rimarrai sola con tè stessa e ti ritorneranno tutti i tormenti spirituali che ben conosci.

Non Mi piace che non approfitti dell'occasione quando puoi incontrarlo e parlare con lui.

Sappi che è una Mia grazia grande, se do ad un'anima un direttore spirituale.

Molte anime Me lo chiedono, e non a tutte concedo questa grazia.

Dal momento che tè l'ho dato come direttore spirituale, l'ho fornito di nuovi lumi, affinché possa facilmente conoscere e comprendere la tua anima … ».

O mio Gesù, o mia unica Misericordia, permettimi di vedere la contentezza sul Tuo Volto, come segno di riconciliazione con me, poiché il mio cuore non sopporta la Tua serietà; se la prolungherai ancora un momento, mi si spezzerà dal dolore.

Vedi che sono già ridotta in polvere.

In quello stesso istante mi vidi come in un palazzo e Gesù mi diede la mano e mi sistemò accanto a Sé e disse amabilmente: « Mia sposa. Mi piaci sempre per l'umiltà. La più grande miseria non M'impedisce di unirMi all'anima, ma dove c'è la superbia, Io non ci sono ».

Quando rientrai in me, esaminai tutto quello che era avvenuto nel mio cuore, ringraziando Iddio per l'amore e la Misericordia che mi aveva dimostrato.

O Gesù, nascondimi come Ti sei nascosto Tu sotto le specie di una bianca Ostia, così nascondi anche me agli occhi degli uomini e nascondi specialmente i doni che Tu benignamente mi concedi.

Fa' che non riveli all'esterno ciò che Tu operi nella mia anima.

Davanti a Te, o divino Sacerdote, sono una bianca ostia; consacrami Tu stesso e la mia trasformazione sia nota soltanto a Te.

Ogni giorno come vittima sacrificale mi presento davanti a Te e Ti supplico di concedere la Tua Misericordia al mondo.

Mi annienterò al Tuo cospetto in silenzio e senza che alcuno mi scorga; come una vittima per l'olocausto in un silenzio profondo arderà il mio amore puro ed indivisibile e il profumo di quest'amore giunga ai piedi del Tuo trono.

Tu sei il Signore dei Signori, però hai una predilezione per i cuori più piccoli e umili …

Quando entrai un momento in cappella, Gesù mi disse: « Figlia Mia, aiutaMi a salvare un peccatore in agonia; recita per lui la coroncina che ti ho insegnato ».

Quando cominciai a recitare la coroncina, vidi quel moribondo fra atroci tormenti e lotte.

Era difeso dall'angelo custode, il quale però era come impotente di fronte alla grande miseria di quell'anima.

Una moltitudine di demoni stava in attesa di quell'anima, ma mentre recitavo la coroncina vidi Gesù nell'aspetto in cui è dipinto nell'immagine.

I raggi che uscirono dal Cuore di Gesù avvolsero il malato e le potenze delle tenebre fuggirono provocando scompiglio.

Il malato spirò serenamente.

Quando rientrai in me compresi che questa coroncina è importante accanto ai moribondi, essa placa l'ira di Dio.

Quando chiesi perdono a Gesù per una mia azione, che dopo poco risultò imperfetta.

Gesù mi tranquillizzò con queste parole: « Figlia Mia, ti ricompenso per la purezza dell'intenzione che hai avuto al momento di agire.

Il Mio Cuore ha gioito poiché sul punto di compiere l'azione hai tenuto in considerazione il Mio amore e ciò in modo molto evidente.

E adesso ne hai ancora un vantaggio, che è l'umiliazione.

Si, bambina Mia, desidero che tu abbia sempre una grande purezza d'intenzione fin nelle tue più piccole iniziative ».

Nel momento in cui presi la penna in mano, pregai brevemente lo Spirito Santo, poi dissi: « Gesù, benedici questa penna, affinché tutto quello che mi ordini di scrivere sia a gloria di Dio ».

E subito udii una voce: « Si, la benedico poiché in questo scritto c'è il sigillo dell'obbedienza alla Superiora ed al confessore e per ciò stesso è motivo di gloria per Me e molte anime ne ricaveranno vantaggio.

Figlia Mia, voglio che tutti i momenti liberi li impieghi a scrivere sulla Mia bontà e Misericordia.

Questo è il tuo incarico ed il tuo compito per tutta la vita, far conoscere alle anime la grande Misericordia che ho per loro ed esortarle alla fiducia nell'abisso della Mia Misericordia ».

O mio Gesù, credo alle Tue parole e non ho più alcun dubbio a questo riguardo, poiché in un colloquio con la Madre Superiora63 anch'essa mi ha detto che dovevo scrivere di più sulla Tua Misericordia.

Le sue parole sono state in pieno accordo con la Tua richiesta.

O mio Gesù, ora comprendo che se esigi qualche cosa da un'anima, dai ai superiori l'ispirazione di concederci la possibilità di eseguire le Tue richieste, anche se capita che non sempre si ottenga subito.

Talvolta la nostra pazienza è messa alla prova …

+ O Amore eterno, o Gesù, che Ti sei chiuso in quest'Ostia,

Celando la Tua divina Maestà e la Tua bellezza,

Lo fai, per darTi tutto alla mia anima,

E non spaventarla con la Tua immensità.

O Amore eterno, o Gesù, che Ti sei nascosto nel pane,

Eterno splendore, inimmaginabile sorgente di felicità e di gioia,

Che vuoi essere il mio paradiso in terra,

E lo sei quando mi comunichi il Tuo amore divino.

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62 La superiora del convento, M. Irene Krzyzanowska
63 M. Irene Krzyzanowska