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Carteggio

Fr. Procuratore

Approvazione delle Regole dei Catechisti

A.1636

G.M.G.

G.B.

Torino, 24 gennaio 1947.

ricevuta il 27.I.'47.

Carissimo Fr. Procuratore Generale,

La ringrazio ma proprio di cuore, con i Catechisti Congregati, del suo vero e fattivo interessamento in favore dell'Unione del SS. Crocifisso.

Dopo la sua prima lettera i Catechisti hanno deciso di raddoppiare le preghiere a Gesù Crocifisso facendole ognuno due volte al giorno e ponendo l'intercessione di Fra Leopoldo per ottenere in quest'anno, 25.mo della sua morte, l'approvazione delle Regole.

Questa seconda sua lettera li ha rallegrati tutti e plaudendo alla sua bella idea, mettono di gran cuore le loro firme per dire a Lei, Cariss.mo Fr. Procuratore Generale, il loro grazie!

Sono disposti ad aspettare tanto quanto è necessario, ma desiderano proprio vivamente l'approvazione.

Le difficoltà che forse incontrerà la loro domanda sarà la mancanza di vita comune e la difficoltà di osservare il voto di povertà stando nel mondo.

Però una specie di vita comune è da loro osservata perché si riuniscono più volte la settimana per esercizi di pietà, per conferenze e per studi religiosi comuni.

Di più, sono già due Catechisti che vivono insieme e altri fra poco si uniranno a questi due, tanto che ora sono in trattative per preparare una Casa Convitto per i Catechisti che non hanno più nessun parente che richieda la loro permanenza in famiglia.

In quanto all'osservanza del voto di povertà stando nel mondo è regolata come se ogni Catechista fosse un economo di beni religiosi che rende conto di tutto al proprio Superiore.

Lei saprà che nei tempi della rivoluzione francese il Rev. P. De la Clorivière S. J. ha fondato ( 1790 ) la Congregazione delle Figlie del Cuore Maria che vivono in famiglia con l'obbligo del segreto.

Esse praticano la povertà, ché hanno i tre voti, nel modo indicato sopra, e sono approvate dalla S. Chiesa ed estese in quasi tutte le nazioni.

La ringrazio intanto di quello che ha fatto e che farà per quest'opera destinata, spero, a fare un gran bene nella Chiesa.

Con viva riconoscenza mi professo suo obb.mo inferiore

Fr. Teodoreto

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