Relatio et vota

Sull'eroicità delle virtù in genere

S. Ecc. Mons. G. Angrisani si dice in grado di « affermare che la virtù del Servo di Dio non era ordinaria, ma certamente superiore al modo comune di comportarsi anche di persone pie », 

e il prof. V. Buffa: « ...la costanza e l'uniformità con cui il Servo di Dio esercitava le virtù proprie del suo stato dimostrano che egli le esercitava in grado non comune e anzi eroico »; e lo stesso depongono il can. R. Vaudagnotti con altri testi.

Sull'esercizio eroico delle virtù in specie

Quanto alle virtù teologali, quasi tutti i testi mettono in gran risalto la fede viva che animava Fratel Teodoreto.

Antonio, 3° teste, che conobbe per molti anni il Servo di Dio dichiara, « Il Servo di Dio però viveva di fede in un modo perfetto.

Prendeva tutto dalle mani di Dio; in ogni fratello, in ogni ragazzo vedeva Dio.

Le sue conversazioni erano quasi sempre svolte sulla fede e sullo spirito di fede.

Manifestava la sua fede negli esercizi di pietà che compiva a perfezione ».

Bertin, il teste 6, afferma: « Tutta la vita di Fratel Teodoreto è un inno alla fede ».

Non soltanto il Servo di Dio viveva la fede cristiana, ma si adoperava perché anche gli altri la conoscessero e la praticassero.

Per tale ragione fondò la « Pia Unione del SS.mo Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata »; e i giovani preparati in detta Pia Unione, attraverso la pietà cristiana e la devozione a Gesù Crocifisso, erano indirizzati gradualmente all'apostolato catechistico della parrocchia e nella scuola serale.

Carlo, il teste 32, ex officio, fa rilevare la fede che traspariva in Fratel Teodoreto « nell'assistere alla S. Messa, nel fare la S. Comunione, nel visitare Gesù Eucaristico ».

La vita del Servo di Dio era proiettata continuamente verso l'eternità beata, sorretta dalla cristiana speranza: infatti era solito dire: « Il cielo è la nostra patria, a cui dobbiamo sempre tenere fisso lo sguardo e il pensiero ».

Il teste 14, Riccardo, che ben conosceva il Servo di Dio, avendo avuto contatto con lui dal 1925 dichiara: « Il Servo di Dio aveva una viva speranza di conseguire la vita eterna con i mezzi elargiti dal Signore, al conseguimento della vita eterna dedicò tutta la sua vita ».

I testi sono tutti concordi nel riconoscere nel Servo di Dio una pratica ed autentica testimonianza dell'esercizio della cristiana speranza.

E non solo la viveva per sé, ma ne era pure l'apostolo, consigliandone la pratica agli altri: « Il Servo di Dio, sia con le parole che con l'esempio, inculcava in tutti coloro che lo avvicinavano, confratelli, allievi e persone esterne, la fiducia nella Provvidenza che lo animava ».

Il teste 19, Alfredo, riferisce che il Servo di Dio spesse volte parlava ai giovani della virtù cristiana della speranza, « perché si animassero e si fortificassero nell'aspettativa sempre più fiduciosa e consolidata della vita eterna ».

Il teste 31, Roberto, ex officio, afferma: « Fratel Teodoreto inculcava nei giovani il senso della speranza cristiana e della fiducia nell'aiuto di Dio.

Devo dire che questo suo insegnamento mi resta ben fisso nell'animo ».

Quanto alla virtù della carità, è detto nei documenti: « Il Servo di Dio era animato da profonda carità verso il Signore, la dimostrava con la fuga dal peccato, dalle imperfezioni, con l'osservanza dei suoi doveri e dalle virtù proprie del suo stato ».

Il teste 4°, Roberto, riferisce le parole che era solito ripetere il Servo di Dio: « Nella via dello spirito bisogna avere generosità fino all'orlo.

La misura di amare Dio infinito è di amarlo senza misura ».

E tale fu la regola che diresse la vita del Servo di Dio.

L'amore verso il prossimo portò il Servo di Dio alla pratica delle opere di misericordia spirituali e corporali.

Il teste 5, Andrea, che conobbe abbastanza il Servo di Dio depone: « Il Servo di Dio era animato da vivi sentimenti di carità verso il prossimo, amava tutti in modo spirituale per amore di Dio.

Non l'ho mai visto accarezzare un bambino o ricercare una amicizia umana: eppure arrivava a tutto e a tutti.

Tutta la vita di Fr. Teodoreto è una testimonianza di grande amore verso il prossimo... in cui egli sempre vedeva l'immagine e la somiglianza di Dio e la suprema vocazione della vita eterna ».

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