L'ideale cristiano e religioso

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Fortezza e temperanza

3 - La virtù della temperanza può anche essere intesa in un senso più largo.

Poiché significa una certa capacità di contenersi, di astenersi, si applica a ogni sorta di atti e diventa volta a volta mansuetudine, clemenza, modestia.

La mansuetudine modera la collera e la mantiene entro i confini della ragione; la clemenza induce i superiori a essere accondiscendenti e a perdonare nella misura in cui il bene del colpevole, il bene comune e la giustizia lo permettono.

Con la modestia l'uomo si tiene in quel posto che gli assegnano i suoi talenti, le sue qualità, l'ambiente in cui passa la sua vita.

Essa tiene l'uomo nell'umiltà facendogli stimare la sua persona secondo il suo giusto valore e disponendolo ad agire secondo tale stima.

Essa regola la condotta dell'uomo riguardo alla considerazione che può avere degli altri, lo stimola e lo trattiene nello studio delle scienze da acquistare; essa regola tutto il suo esterno fino al modo di camminare, il tono della voce, lo sguardo, il gesto, lo accompagna nei suoi momenti di riposo per regolare i suoi atti e le sue parole, induce infine l'uomo a condurre quel sistema di vita che conviene alla sua condizione.

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