L'ideale cristiano e religioso

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La carità divina e i doni dello Spirito Santo

2 - È più col cuore che con la mente che va trattata questa materia.

È ai piccoli e agli umili che lo Spirito Santo rivela i suoi segreti, è ai cuori puri che fa sentire le sue dolci attrattive.

Qui a poco serve la scienza.

L'azione così sottile dello Spirito divino sfugge all'analisi della ragione umana.

Il suo soffio è impercettibile e nessuno sa donde venga e dove vada, se non l'anima umile che ne esperimenta la dolce influenza.

Se voi avete un'anima docile, favorita, sia pure qualche volta e in certi brevi momenti, dal soave intervento dello Spirito Santo, voi proverete ciò che sto per dire, gusterete e comprenderete.

Se invece la vostra anima aspetta ancora questa divina mozione, lungi dal seguire la tendenza naturale della vostra ragione che vi porta a disprezzare ciò che essa non comprende, dall'irridere a ciò che la supera, dall'accusare di falsa devozione coloro che si lasciano guidare dallo Spirito Santo, voi Gli chiederete di illuminarvi.

Il Padre Gillet dice che « la vita cristiana si svolge tra due conoscenze di Dio: la conoscenza astratta che si ha con la Fede e la conoscenza sperimentale che si ottiene con la Carità, con l'aiuto dei doni dello Spirito Santo.

Questi doni ci sono di aiuto alla conoscenza sperimentale di Dio; alla scienza astratta della Fede, uguale per tutti, essi aggiungono la scienza personale e sperimentale del Divino ».

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