Mezzi di perfezione

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Esercizi spirituali

Importanza degli Esercizi

2 - Rilevata dalle parole e dagli esempi dei Papi e dei Santi.

Sua santità il Papa Paolo III nella Bolla sugli Esercizi dice:

« Sono insegnamenti tratti dalle Sacre Scritture….. sono pieni di pietà, di santità e grandemente utili alla edificazione e allo spirituale profitto dei fedeli ».

S. Francesco di Sales scrive:

« Gli esercizi spirituali sono un santo metodo, che per correggere i costumi mise in uso il gran servo di Dio Ignazio di Lojola; il libro da lui scritto ha convertito più anime che non contenga parole ».

S. Carlo Borromeo disse:

« Ho una gran libreria, ma tutta ristretta in un piccolo librettino: e da questo solo imparo più che non farei da tutti insieme i libri del mondo ».

E faceva gli Esercizi due volte all'anno.

Santa Teresa li apprese dal suo confessore e non li lasciò più; soleva dire:

« Dagli Esercizi di S. Ignazio ho imparato a pregare ».

S. Filippo Neri, S. Tommaso da Villanova, S. Maria Maddalena de' Pazzi, S. Alfonso de' Liguori, il Beato Giovanni d'Avila dei Predicatori li praticavano e li facevano conoscere con molte lodi.

S. Vincenzo de' Paoli cominciò a servirsene nel 1635 e in 25 anni, nel 1660, anno della sua morte aveva dato gli Esercizi spirituali a più di 20.000 persone.

Diceva lo stesso Santo:

« Di tutti i mezzi che Dio presenta agli uomini per riformare i disordini della loro vita, non ve n'è alcuno che abbia prodotto effetti più magnifici, più copiosi e più meravigliosi degli Esercizi spiritual i».

S. Leonardo da Porto Maurizio alle persone riunite per gli Esercizi diceva:

« In questi santi giorni noi dobbiamo esercitare l'arte divina di assicurarsi il grande, importante affare della nostra salute.

E poiché quest'arte preziosa è stata ispirata da Dio al glorioso fondatore della Compagnia di Gesù, noi ci conformeremo al metodo che egli ha tracciato nel suo mirabile libro degli Esercizi ».

Il nostro S. Padre e Fondatore è ricordato da S. Ecc. Monsignore Radini Tedeschi, Vescovo di Bergamo, in un libro da lui composto sugli Esercizi di S. Ignazio, come uno dei Santi che più stimarono e praticarono tali Esercizi.

Infatti sappiamo che riuniva a Vangirard i Fratelli delle diverse comunità e durante le vacanze dettava loro gli Esercizi spirituali per trenta o quaranta giorni.

Era volontà del Nostro Santo Padre che si ritirassero per sei mesi al Noviziato i Fratelli che si preparavano all'emissione dei Voti perpetui.

Ora non essendo più possibile tale pratica, viene sostituita con gli Esercizi di un mese.

Sappiamo pure che il Santo nostro Fondatore si ritirava il più che gli era possibile a fare Esercizi spirituali di 10, di 20 e di 30 giorni e per non essere disturbato diceva a un solo Fratello ove si trovava.

Ecco le parole sue:

« È nel ritiro che si trova Dio e che si impara a gustarLo, perché in esso rimanendo privi di ogni comunicazione col mondo, si ha grande facilità nel fare orazione ( M. 189 ) ».

O'Connel, il grande patriota irlandese, fervente cattolico, aveva la santa abitudine di passare ogni anno 15 giorni di Esercizi spirituali.

Un anno mentre faceva gli Esercizi, andarono da lui alcuni amici per pregarlo di interrompere il suo Ritiro a causa di un gravissimo dibattito parlamentare che richiedeva, secondo loro, la sua presenza.

A uno di quelli che lo pregavano rispose:

Rassicuratevi Milord, che pregando e confessando i miei peccati, io tratto la nostra causa dinanzi a Dio e l'emancipazione dell'Irlanda nulla vi perderà.

Sto meditando queste parole:

« Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in soprappiù ».

Lasciatemi alla promessa di Gesù Cristo.

In ginocchio per confessarmi aiuto più la Patria che non ritto col braccio teso per combattere.

Lasciate che il parlamento urli le sue minacce, io resto con Gesù Cristo per aiutare meglio il mio Paese. Milord lasciatemi, Addio.

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