Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Come vivono i catechisti

Apostolato catechistico

Lo scopo loro è di fare catechismo dove mancano i catechisti.

Nei loro catechismi cercheranno di:

a) diffondere uno spirito di amor di Dio e di santa letizia;

b) sviluppare l'amore alla Chiesa, al Papa e alla famiglia;

c) indirizzare i giovani all'Azione Cattolica.

Per Apostoli s'intendono i primi dodici con S. Mattia in sostituzione di Giuda, più S. Paolo, S. Barnaba e i loro successori cioè i Vescovi.

La grande missione di istruire tutte le genti è stata affidata ad essi.

L'istruzione religiosa spetta quindi di diritto ai Vescovi, i quali delegano i Sacerdoti, specialmente i Parroci.

I laici fanno il catechismo in quanto ne ricevono l'autorizzazione, quindi ciò che essi fanno in tale missione si può dire "Apostolato" perché compiono l'opera degli Apostoli e dei loro Successori cioè con la loro autorizzazione e il loro mandato.

È vero che tale autorizzazione è implicita quando un Parroco dice a una persona:

"Venga a far catechismo".

Però si va estendendo il concetto che non chiunque possa fare catechismo, ma solo coloro che sono stati riconosciuti idonei dopo apposito esame e ne hanno l'autorizzazione.

L'apostolato è una missione divina.

Catechismo significa "insegnamento a viva voce" e Catecumeno indica chi ascolta l'insegnamento della religione e si prepara a ricevere il battesimo.

Ai nostri tempi non c'è quasi più la preparazione dei catecumeni al battesimo perché si battezzano gli infanti, ma c'è la preparazione alla prima confessione, alla prima comunione, alla Cresima, alla vita cristiana in genere.

I Catechisti non devono invadere il campo altrui, ma devono coltivare specialmente il terreno abbandonato e andare dove il Parroco non ha aiuto, ha bisogno di essere coadiuvato e non vi sono persone dedicate a tale missione.

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