Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Mezzi per acquistare la virtù della povertà

Vecchiaia

Si può pensare alla propria vecchiaia e se non si dice è sottinteso che si deve anche pensare ai propri familiari, questo è un dovere per chi ha parenti stretti come papà, mamma, fratelli, sorelle, tanto più se sono nel bisogno, questo passa avanti a qualunque altra cosa.

Poi chi ha mezzi può dare a chi non ha e poi anche all'Unione per i fini dell'apostolato Catechistico.

Inoltre ci possono essere dei Confratelli nella necessità e sebbene l'Unione non sia una società di mutuo soccorso, tuttavia anche la carità deve essere ordinata e bisogna dare prima ai più prossimi:

la nostra famiglia materiale e quella spirituale.

Ci sono persone unite a noi secondo Dio, secondo la grazia:

se una si trovasse in necessità sarebbe cosa buona, fraterna, delicata il soccorrerla.

Individui che venissero solo per essere soccorsi, non sarebbero da noi accettati, ma se uno fosse in necessità sarebbe una prova tangibile di fraterna carità l'aiuto fraterno, meglio se invece di andare direttamente passa per l'Unione.

Uno sa che un confratello ha bisogno, dà un'offerta all'Unione.

Uno sa che un confratello ha bisogno: dà un'offerta all'Unione per il confratello.

Chi fa il voto di povertà bisogna che sia disposto a lasciar tutto e anche a fare il testamento, che è una meditazione pratica sulla morte.

Si deve fare anche perché non nascano delle difficoltà, delle liti;

se poi uno ha delle "fiducie" cioè denari che ha avuto a tenere in fiducia o roba amministrata ma non è sua è tenuto a far testamento e a depositarlo presso terzi di fiducia.

Basta il testamento olografo.

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