Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Apostolato specifico - Studi e catechismi

La nostra Unione non ha solo lo scopo di santificazione individuale, si propone un apostolato piuttosto intellettuale.

Alla pietà deve unire lo studio più bello e più necessario di tutti;

lo studio della religione è non solo uno studio teorico per ornare la propria mente, ma uno studio pratico, per salvare le anime.

Noi non abbiamo come gli Apostoli la scienza infusa miracolosamente per cui l'istruzione non costa alcun sforzo;

questa scienza dobbiamo acquistarla laboriosamente però abbiamo aiuti e questi sono le lezioni e i libri di una buona biblioteca che si sta formando.

Tale biblioteca deve essere formata da due nuclei di libri: il primo nasce con doni e con acquisti.

Gli acquisti devono farsi con consenso previo, del Presidente per non far spese superflue, o non ben ponderate.

Questi libri devono essere numerati, anche segnati con un bollo o con qualche altro modo per far conoscere che appartengono all'Unione.

Occorrendo si faranno anche rilegare, se libri che passano molto di mano in mano e sarà dato l'incarico a un Catechista di fare il bibliotecario e di curare la distribuzione.

L'altro nucleo è formato dai libri di tutti i Catechisti.

Si esortano i Catechisti a portare l'elenco dei loro libri e metterli a disposizione dei loro Confratelli.

Conviene essere larghi nell'imprestare libri spirituali.

Un Rettore di Seminario ( canonico Mascarelli ) diceva "Che cosa importa se un libro imprestato non ritorna, quando ha fatto tornare un'anima a Dio? ne compri un altro".

Naturalmente chi chiede un libro a un Confratello lo terrà con la massima cura e lo restituirà appena letto, senza farselo ridomandare;

ne deve egli stesso farlo passare ad altri senza permesso, ma restituirlo a chi glielo ha imprestato.

Bisogna però ricordare che non si fa grande profitto con lo sfogliare molti libri;

dice un proverbio: "Temo il lettore di un libro solo" e vuol dire:

"Colui che legge uno, due, tre libri, ma ben scelti, libri sodi, li legge e li rilegge, si ferma un patrimonio di primo ordine.

Chi ne sfogliazza tanti difficilmente si fa un corredo di cognizioni, ma avrà soltanto una infarinatura".

Bisogna leggere bene i libri che meritano di essere letti, i più belli tra i belli, i più istruttivi tra gli istruttivi.

È necessario formarsi pian piano un così detto zibaldone di catechismo.

È abbastanza comodo dovendo preparare una lezione, ricorrere a un libro in cui ci sono fatti paragoni, sentenze, ma è qualcosa di appiccicaticcio.

Non è trasformato in succo e sangue nostro.

Se invece pian piano e senza fretta ci saremo fatto questo nostro zibaldone, riportando su dei fogli ciò che altre volte ci ha colpito e avremo materia viva per la lezione.

Non si dovrebbe mai leggere senza penna o lapis in mano.

Quando troviamo un fatto, una sentenza, un paragone che ci piace e diciamo:

"E quando mi venisse l'occasione andrebbe bene che mi ricordassi di questo fatto, di questa sentenza, ma dove andrò poi a pescarlo?".

Prendiamo un foglietto volante, mettiamo un capitolo al foglio:

Dio - Esistenza - oppure: Legge - o altro e copiamo il fatto.

Un altra volta troviamo un bellissimo aneddoto p. es. sulla misericordia:

Ah! com'è bello questo per incoraggiare chi si trovasse abbattuto" e copiamo anche questo fatto.

Sarà una sentenza di un Santo, una bella similitudine, prendiamo un foglietto e mettiamo lì quel fatto e quando avremo un po' di tempo e avremo accumulati molti di questi foglietti li riordineremo mettendoli per ordine alfabetico.

Si può fare in altro modo: invece di mettere il soggetto generico si può fare il riferimento a una domanda di catechismo;

così poco per volta ci prepariamo un buon materiale catechistico.

È un lavoro che dura qualche anno, anzi tutta la vita, ma serve molto.

I fogli sono più comodi che un quaderno, che è qualcosa di legato a quel capitolo e ci sarebbe qualcosa da aggiungere e non si può più.

Invece con questi foglietti, se ne prende un altro bianco e ci sta sempre materia nuova.

Serve da andare a fare una lezione di catechismo, prendere un registro o un quaderno sarebbe ingombrante, invece si prende solo quei tre o quattro fogli che ci servono e per viaggio diamo uno sguardo alla nostra lezione;

è nostro materiale che solo rinfreschiamo, ci troviamo con il nostro corredo e tutto è più facile.

Questo è un consiglio, non un obbligo;

è un sussidio per l'istruzione catechistica e farsi un repertorio personale.

Naturalmente è anche cosa ben fatta partecipare ai Confratelli questo repertorio;

è un tesoro che dividendosi non si perde;

si trova qualcosa di bello che può servire anche per altri si può benissimo lasciarlo copiare per arricchirsi vicendevolmente di utili cognizioni.

Dopo il noviziato converrà continuare studi sulla liturgia sulla storia ecclesiastica e su altre discipline religiose.

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