Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Ciò che i Catechisti devono fare per la propria perfezione

5º Mezzo - La presenza continua di Dio

Essa è l'effetto della nostra fedeltà ai doveri dei quali si è parlato.

È altresì ciò che ci aiuta a compierli con più perfezione.

C'è tanta relazione tra la presenza continua di Dio e la vita perfetta che l'una è come inseparabile dall'altra.

L'una e l'altra si aiutano scambievolmente e si acquistano nella stessa proporzione.

Nulla dovrebbe essere più facile al cristiano che sa Dio presente dappertutto, che ha gli occhi fissi su di lui, che lo ricolma in ogni momento dei sui benefici.

Che è in sé più di quel che egli è in se stesso, e che da Lui riceve ad ogni istante l'essere, il movimento e la vita.

Bisogna domandare sovente il dono della presenza di Dio, ed Egli non ce la rifiuterà perché ci è necessaria; ma per concederla Dio vuole che la nostra vigilanza e i nostri sforzi accompagnino le nostre preghiere.

Bisogna servirsi di sante industrie per ricordarsi della presenza di Dio; avere sotto gli occhi oggetti di pietà che ce la ricordino; stabilire tra sé che si penserà a Dio in certi momenti, in tale e tale circostanza, ogni volta che l'orologio suonerà, quando si entrerà nella propria camera o si uscirà, quando si incomincerà o che si finirà un lavoro, quando si andrà da un luogo all'altro e generalmente quando la mente non avrà un'occupazione fissa e determinata.

Vi sono di quelli che hanno, per tal fine, qualche croce o qualche immagine della SS. Vergine sotto gli occhi o in mano, quando ciò è possibile.

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