Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Regole e riflessioni

Mortificazione31

La mortificazione è la seconda condizione che Nostro Signore esige da quelli che vogliono seguirlo.

"Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua Croce e mi segua".

La mortificazione fa all'esterno ciò che l'abnegazione fa nell'interno, ma esse sono inseparabili.

La mortificazione però ha di mira più direttamente i sensi del corpo e ha gli stessi gradi dell'abnegazione.

Il primo consiste nel non concedere ai nostri sensi ciò che sarebbe offesa di Dio, anche veniale.

Il secondo nel privarci di quello che è meno perfetto, sebbene sia permesso.

Il terzo grado della mortificazione consiste nell'abbracciare volentieri tutto ciò che crocifigge di più la natura.

Il primo grado è comune a tutti i cristiani ed è obbligatorio.

Il secondo e terzo grado dobbiamo praticarlo noi in tutte le cose per quanto ci è possibile ossia per quanto lo permettono le forze del nostro corpo, del nostro spirito e quelle della grazia che ce ne rende capaci; ma ancora secondo la ragione, le circostanze, la prudenza cristiana, l'esercizio delle altre virtù e l'esempio di Nostro Signore Gesù Cristo lo permette e lo insegna.

Notiamo che non si esige la mortificazione più grande, ma una mortificazione continua.

È utilissimo mortificarci sempre in qualche cosa e anche in tutto.

Si capisce che chi è attento su se stesso può farlo con la grazia di Dio; i santi l'hanno fatto, noi dobbiamo propugnare di farlo.

Ma sarebbe cosa impraticabile e contraria alla prudenza che deve regolare tutte le altre virtù il voler cercare in ogni cosa ciò che la mortificazione ha di più rude e di più penoso.

La cura di praticare la maggiore abnegazione di noi stessi e una mortificazione continua, deve essere la nostra maggior cura e richiede da noi la più forte e la più energica applicazione.

Non saremo di Dio, non opereremo in modo meritorio, non saremo conformi a Gesù Cristo che in proporzione del nostro zelo, del nostro coraggio nel praticare l'abnegazione e la mortificazione; eccone l'importanza!

La natura, il mondo, il demonio mettono tutto in opera per distoglierci da questo esercizio: dobbiamo dunque armarci sempre più di coraggio per essere in esso perseveranti.


31 Titolo inserito da Fratel Teodoreto.
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