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XXIV - Profezie

304

Rovina degli Ebrei e dei pagani per mezzo di Gesù Cristo.

« Omnes gentes venient et adorabunt eum ». ( Tutte le nazioni vengano ad adorarlo )

« Parum est ut, ecc. » ( Non basta, ecc )

« Postula a me ». ( Chiedimi )

« Adorabunt eum omnes reges ». ( Tutti i re si prostreranno a lui )

« Testes iniqui ». ( Testimoni ingiusti )

« Dabit maxillam percutient ».

« Dederunt fel in escam ».

305

Che allora l'idolatria sarebbe sconfitta, che questo Messia abbatterebbe tutti gli idoli e introdurrebbe gli uomini nel culto del vero Dio.

Che i templi degli idoli verrebbero abbattuti e che in tutte le nazioni e in tutti i luoghi del mondo gli sarebbe offerta una vittima pura, non animali.

Che diventerebbe re degli Ebrei e dei Gentili, ed ecco questo re degli Ebrei e dei Gentili oppresso dagli uni e dagli altri che cospirano per la sua morte, dominatore degli uni e degli altri, distruttore del culto di Mosè in Gerusalemme, che ne era il centro, di cui fa la sua prima Chiesa, e il culto degli idoli a Roma, che ne era il centro, e di cui fa la sua Chiesa principale.

306

Che insegnerebbe agli uomini la via perfetta.

E mai è venuto alcun uomo, prima o dopo di lui, che abbia insegnato qualcosa di divino simile a ciò.

307

E ciò che corona tutto questo è la profezia, perché non si dica che è accaduto a caso.

Chi, avendo solo otto giorni da vivere, non penserà che è meglio credere, che non si tratta di un caso fortuito?

Ora, se non fosse per le passioni, otto giorni o cento anni sono la stessa cosa.

308

Dopo che molti lo avevano preceduto, alla fine è venuto Gesù Cristo a dire: questo è il tempo, eccomi.

Quello che i profeti hanno detto dover avvenire nel corso dei tempi, vi dico che i miei apostoli stanno per farlo.

Gli Ebrei stanno per essere rifiutati.

Molto presto Gerusalemme verrà distrutta, e i pagani conosceranno Dio.

I miei apostoli lo faranno dopo che avrete ucciso l'erede della vigna.

In seguito gli apostoli hanno detto agli Ebrei: sarete maledetti.

E ai pagani: conoscerete Dio.

E questo allora è accaduto.

309

Che allora non si insegnerà più al prossimo dicendo: ecco il Signore.

Perché Dio si farà sentire da tutti.

I vostri figli profetizzeranno.

Metterò il mio spirito e il timore di me nel vostro cuore.

Tutto ciò è la stessa cosa.

Profetizzare significa parlare di Dio, non con prove esteriori, ma con un sentimento interiore e immediato.

310

Che Gesù Cristo sarebbe stato piccolo all'inizio, ma in seguito sarebbe cresciuto.

La piccola pietra di Daniele.

Anche se non avessi sentito parlare in alcun modo del Messia tuttavia, dopo aver visto compiersi le ammirevoli profezie sull'ordine del mondo, vedo che ciò è divino.

E se sapessi che quegli stessi libri predicono un Messia, mi accerterei se fosse venuto, e vedendo che mettono la sua venuta prima della distruzione del secondo tempio, direi che è venuto.

311

Profezie.

La conversazione degli Egiziani. ( Is 19,19 )

In Egitto un altare al Dio vero.

312

Al tempo del Messia questo popolo si divide.

Gli spirituali hanno accolto il Messia, i rozzi sono sopravvissuti per fargli da testimoni.

313

Profezie.

Anche se un solo uomo avesse scritto un libro di predizioni riguardanti il tempo e le circostanze della venuta di Gesù Cristo, e Gesù Cristo fosse venuto in modo conforme a quelle profezie, ciò sarebbe di una forza infinita.

Ma qui c'è ben di più.

Si tratta di un corteo di uomini che per quattromila anni, senza soluzione di continuità, si succedono l'un l'altro e predicono questa venuta.

Si tratta di un popolo intero che l'annuncia e che dura da quattromila anni per rendere fisicamente testimonianza delle promesse ricevute, e che non può essere distolto da ciò per quante minacce e persecuzioni subisca.

Questo deve avere ben altra considerazione.

314

Profezie.

Il tempo predetto dalle condizioni del popolo ebreo, dalle condizioni del popolo pagano, dalle condizioni del tempio, dal numero degli anni.

315

Osea, 3. Isaia, 44; Is 48: l'ho predetto da molto tempo così che si sappia che sono io, Is 54; Is 60 e ultimo.

Laddo ad Alessandro.

316

La prova più grande riguardo a Gesù Cristo sono le profezie.

È anche ciò a cui Dio ha maggiormente provveduto, perché l'evento che le ha compiute è un miracolo che continua dalla nascita della Chiesa fino ad oggi.

Così Dio ha suscitato profeti per mille e seicento anni, e poi ha disperso tutte queste profezie con tutti gli Ebrei che le portavano in ogni luogo del mondo.

Ecco qual è stata la preparazione alla nascita di Gesù Cristo, il cui Vangelo doveva essere creduto da tutti, e per questo è stato necessario non solo che ci fossero delle profezie, per farlo credere, ma che si spargessero per tutto il mondo affinché tutto il mondo lo accogliesse.

317

Bisogna essere coraggiosi per predire una stessa cosa in tanti modi.

Era necessario che le quattro monarchie, idolatre o pagane, la fine del regno di Giuda, e le settanta settimane, arrivassero nello stesso tempo, e tutto prima che il secondo tempio fosse distrutto.

318

Erode creduto il Messia.

Aveva strappato a Giuda lo scettro che non apparteneva a Giuda.

Da ciò ebbe inizio una setta considerevole.

E Barcosba, e un altro accolto dagli Ebrei.

E le voci che in quel tempo si erano diffuse dovunque.

Svetonio, Tacito, Giuseppe.

Come doveva essere il Messia, dal momento che a causa sua lo scettro doveva durare in eterno in Giuda, e che al suo arrivo lo scettro doveva essere tolto a Giuda?

Perché essi vedendo non vedessero e udendo non udissero, nulla poteva essere fatto meglio.

Maledizione degli [ Ebrei ] contro coloro che contano tre epoche.

319

Predizioni.

Che nella quarta monarchia, distruzione del secondo tempio, prima della fine del dominio ebraico, nella settantesima settimana di Daniele, con il secondo tempio ancora in piedi, i pagani verrebbero istruiti e portati alla conoscenza del Dio adorato dagli Ebrei, che coloro che l'amano sarebbero liberati dai loro nemici, riempiti dal timore e dall'amore verso di lui.

E davvero nella quarta monarchia, prima della distruzione del secondo tempio, ecc., i pagani in massa adorano Dio e conducono una vita angelica.

Le fanciulle consacrano a Dio la loro verginità e la vita, gli uomini rinunciano a ogni piacere.

Platone non era riuscito a persuadere pochi uomini scelti e istruiti a fare ciò di uomini ignoranti, solo con poche parole.

I ricchi abbandonano le ricchezze, i giovani lasciano la confortevole casa dei padri per ritirarsi nell'austerità di un deserto, ecc.

Vedi Filone Ebreo.

Che significa tutto questo?

È Quanto è stato predetto tanto tempo prima.

In duemila anni nessun pagano aveva adorato il Dio degli Ebrei, ma nel tempo predetto la folla dei pagani adora quest'unico Dio.

I templi sono distrutti, anche i re si sottomettono alla croce.

Che significa tutto ciò?

È lo spirito di Dio che si è diffuso sulla terra.

320

Avendo dato i profeti segni diversi che si sarebbero dovuti realizzare alla venuta del Messia, era necessario che tutti questi segni arrivassero nello stesso tempo.

Così era necessario che la quarta monarchia fosse già venuta quando si fossero compiute le settanta settimane di Daniele, e che allora venisse tolto lo scettro a Giuda, e tutto ciò si è verificato senza alcuna difficoltà.

Allora sarebbe dovuto arrivare il Messia, e allora è arrivato Gesù Cristo, che si è proclamato Messia.

E tutto ciò senza difficoltà, confermando la verità delle profezie.

321

« Non habemus regem nisi Caesarem ».

Dunque Gesù Cristo era il Messia, dal momento che avevano come re uno straniero e non ne volevano altri.

322

Profezie.

Le settanta settimane di Daniele sono equivoche per quanto riguarda l'inizio, a causa di come si esprime la profezia.

E per quanto riguarda la fine, a causa della diversità degli estensori delle cronologie.

Ma la differenza non si spinge oltre i duecento anni.

323

Profezie.

Lo scettro non venne interrotto dalla prigionia babilonese, perché il loro ritorno fu pronto e predetto.

324

Profezie.

Il grande Pan è morto.

325

Cosa si può provare se non venerazione per un uomo che predice in modo chiaro cose che poi si verificano, e che dichiara il suo disegno di accecare e di illuminare, mescolando l'oscurità alle cose chiare che si realizzano.

326

« Parum est ut » Isaia.

Vocazione dei Gentili.

327

Predizioni.

È predetto che al tempo del Messia egli sarebbe venuto a stabilire una nuova alleanza, capace di far dimenticare l'uscita dall'Egitto ( Ger 23,5; Is 43,16 ), che avrebbe messo la sua legge non nelle cose esteriori ma nel cuore, e il timore di lui, che era stato puramente esteriore, nelle profondità del cuore …

Chi non vede in tutto ciò la legge cristiana?

328

Profezie.

Che gli Ebrei avrebbero ripudiato Gesù Cristo e che per questo motivo sarebbero stati ripudiati da Dio; che la vigna eletta non avrebbe dato che agresto; che il popolo eletto sarebbe stato infedele, ingrato e incredulo: « Populum non credentem et contradicentem ». [ Dt 28,28 ]: Che Dio li colpirà accecandoli e che essi, in pieno giorno, andranno a tentoni come i ciechi.

Che un precursore lo precederà.

329

Il regno eterno della stirpe di Davide ( 2 Cronache ) da tutte le profezie e con giuramento.

Non un compimento temporale ( Ger 33,20 ).

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