Summa Teologica - I

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Articolo 3 -Se l'anima separata conosca tutta la realtà fisica

De anima, a. 18

Pare che l'anima separata conosca tutta la realtà fisica.

Infatti:

1. Nelle sostanze separate si trovano le nozioni di tutte le realtà fisiche.

Ma le anime separate conoscono tali sostanze.

Quindi esse conoscono tutta la realtà fisica.

2. Chi conosce gli intelligibili più alti a maggior ragione conoscerà gli intelligibili meno elevati.

Ma l'anima nello stato di separazione conosce le sostanze separate, che sono gli intelligibili più elevati.

Quindi a maggior ragione potrà conoscere tutti gli esseri fisici, che sono intelligibili meno alti.

In contrario:

1. La conoscenza naturale è più forte nei demoni che nelle anime separate.

Ora, i demoni non conoscono tutta la realtà fisica, ma apprendono molte cose mediante una lunga esperienza, come afferma S. Isidoro [ Sent. 1,10 ].

Quindi neppure le anime separate conoscono tutta la realtà fisica.

2. Se l'anima, appena separata dal corpo, conoscesse tutte le realtà del mondo fisico, sarebbe inutile lo studio degli uomini per l'acquisto delle scienze naturali.

Ma ciò è irragionevole.

Quindi l'anima separata non può conoscere tutta la realtà fisica.

Dimostrazione:

Abbiamo già detto [ a. 1, ad 3 ] che nello stato di separazione l'anima conosce come gli angeli, cioè per mezzo di specie intenzionali dovute all'influsso della luce divina.

Siccome però la natura dell'anima è inferiore a quella dell'angelo, al quale un tale modo di conoscere è connaturale, l'anima separata per mezzo di quelle specie non raggiunge una conoscenza perfetta delle cose, ma una conoscenza piuttosto generica e confusa.

In forza quindi di tali specie intenzionali l'anima separata sta alla conoscenza imperfetta e confusa della realtà fisica come gli angeli in forza delle medesime stanno alla conoscenza perfetta.

Ora, gli angeli per mezzo di quelle specie possiedono una conoscenza perfetta di tutti gli esseri fisici: poiché, al dire di S. Agostino [ De Gen. ad litt. 2,8.16 ], tutto ciò che Dio crea nella sua realtà fisica lo crea pure nelle intelligenze angeliche.

Perciò le anime separate avranno una conoscenza non certa e propria, ma generica e confusa di tutta la realtà fisica.

Analisi delle obiezioni:

1. Neppure gli angeli conoscono tutta la realtà fisica mediante la loro natura, ma si servono di un certo numero di specie intenzionali, come fu già dimostrato [ q. 55, a. 1; q. 87, a. 1 ].

Quindi dal fatto che l'anima conosce in qualche modo le sostanze separate non segue che conosca tutte le realtà del mondo fisico.

2. Come l'anima separata non conosce perfettamente le sostanze separate, così non conosce perfettamente neppure tutte le realtà naturali, ma le conosce in confuso, come si è spiegato [ nel corpo ].

1. [ S. c. ]. S. Isidoro parla della conoscenza delle cose future, che né gli angeli né i demoni né le anime separate possono avere direttamente, ma soltanto nelle loro cause, o mediante una rivelazione divina.

Noi invece parliamo qui della conoscenza delle realtà fisiche.

2. [ S. c. ]. La conoscenza che acquistiamo quaggiù con lo studio è propria e perfetta, mentre quella dell'aldilà è confusa.

Non ne viene perciò che l'applicazione allo studio sia inutile.

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