Summa Teologica - I

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Articolo 2 - Se era bene che la donna fosse tratta dall'uomo

In 2 Sent., d. 18, a. 1, s. c. 1, 2; ad 1

Non pare bene che la donna fosse tratta dall'uomo.

Infatti:

1. Il sesso è comune all'uomo e agli altri animali.

Ma negli altri animali le femmine non furono tratte dai maschi.

Quindi ciò non doveva accadere neppure per l'uomo.

2. La materia per esseri della medesima specie è identica.

Ma il maschio e la femmina appartengono alla medesima specie.

Se dunque l'uomo fu formato col fango della terra, anche la donna doveva essere tratta dal fango, non già dall'uomo.

3. La donna fu creata come aiuto per l'uomo nella generazione.

Ma la troppa affinità rende le persone incapaci a questo compito: infatti la Scrittura [ Lv 18,6ss ] proibisce il matrimonio tra persone imparentate fra loro.

Quindi la donna non doveva essere tratta dall'uomo.

In contrario:

Sta scritto [ Sir 17,5 ]: « Creò da lui », cioè dall'uomo, « un aiuto consimile », cioè la donna.

Dimostrazione:

Era giusto che nella prima costituzione delle cose la donna fosse tratta dall'uomo, a differenza di quanto fu fatto per gli altri animali.

Primo, perché da ciò risultasse una particolare dignità per il primo uomo, il quale a somiglianza di Dio doveva essere il principio di tutta la sua specie, come Dio è il principio di tutto l'universo.

Per cui anche S. Paolo [ At 17,26 ] afferma che Dio « creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini ».

Secondo, affinché l'uomo, sapendo che la donna è uscita da lui, la amasse di più e le fosse unito indissolubilmente.

Quindi sta scritto [ Gen 2,23s ]: « Essa è stata tratta dall'uomo; per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre, e si unirà a sua moglie ».

E ciò era necessario in modo specialissimo per la specie umana, in cui il maschio e la femmina devono convivere per tutta la vita, cosa che non avviene negli altri animali.

Terzo, perché stando al Filosofo [ Ethic. 8,12 ] il maschio e la femmina si uniscono nella specie umana non solo per la necessità di generare, come negli altri animali, ma anche per la vita domestica, nella quale l'uomo e la donna hanno funzioni distinte, e in cui l'uomo è capo della donna.

Quindi questa fu giustamente tratta dall'uomo come dal suo principio.

Quarto, per una ragione mistica: cioè perché il fatto stava a rappresentare come la Chiesa trae la sua origine da Cristo.

Quindi l'Apostolo [ Ef 5,32 ] scrive: « Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa ».

Analisi delle obiezioni:

1. Così è chiara la risposta alla prima obiezione.

2. La materia è quell'elemento col quale si fa una cosa.

Ora, la natura creata ha un principio determinato, ed essendo determinata a produrre una cosa particolare ha pure un processo determinato: perciò essa da una data materia produce effetti di una specie determinata.

La virtù divina invece, essendo infinita, può produrre cose specificamente identiche da qualsiasi materia, e quindi l'uomo dal fango della terra e la donna dall'uomo.

3. Dalla generazione naturale si viene a contrarre un'affinità che impedisce il matrimonio.

Ma la donna non fu originata dall'uomo per via di generazione naturale, bensì per la sola virtù divina: per cui Eva non può essere detta figlia di Adamo.

Quindi l'argomento non regge.

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