Summa Teologica - I

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Articolo 7 - Se possa accadere qualcosa al di fuori dell'ordinamento del governo divino

Supra, q. 19, a. 6; q. 22, a. 2, ad 1

Pare che possa accadere qualcosa al di fuori dell'ordinamento del governo divino.

Infatti:

1. Boezio [ De consol., pr. 12 ] dice che « Dio dispone tutte le cose mediante il bene ».

Se dunque nulla accadesse nella realtà al di fuori dell'ordinamento del governo divino, il male non dovrebbe esistere.

2. Ciò che rientra nel piano prestabilito da chi governa non è mai casuale.

Se quindi nulla accadesse al di fuori del piano divino, nel mondo non ci potrebbe essere mai nulla di fortuito o casuale.

3. Il disegno del governo divino è stabile e immutabile, essendo conforme alla ragione eterna.

Ora, se nel mondo non potesse accadere nulla al di fuori di questo disegno divino, tutti gli eventi sarebbero necessari, e nulla di contingente accadrebbe nel mondo: il che non è ammissibile.

Quindi nel mondo possono verificarsi delle cose al di fuori del disegno divino.

In contrario:

Leggiamo nel libro di Ester [ Est 4,17b Vg ]: « Signore Dio, re onnipotente, al tuo impero tutte le cose sono sottoposte, e non c'è chi possa resistere alla tua volontà ».

Dimostrazione:

È possibile che un effetto si verifichi al di fuori dell'ordine di una causa particolare, ma è impossibile che si verifichi al di fuori dell'ordine della causa universale.

Infatti nulla accade al di fuori dell'ordine di una causa particolare se non in forza di un'altra causa che le sia di impedimento; ma anche questa seconda causa particolare deve essere ricondotta alla prima causa universale: come ad es. la cattiva digestione si verifica al di fuori dell'ordine della potenza nutritiva in forza di un qualche impedimento, quale potrebbe essere la pesantezza dei cibi; e tuttavia anche questa causa va ricondotta necessariamente a un'altra, e così di seguito fino alla causa prima universale.

Ora, poiché Dio è la prima causa universale non di un solo genere di enti, ma di tutto l'essere nella sua generalità, è impossibile che accada qualcosa fuori dell'ordine stabilito da Dio: anzi, proprio per il fatto che una cosa pare evadere, da una parte, dall'ordine della provvidenza divina considerato nell'ambito di una causa particolare, è necessario che essa rientri, da un'altra parte e in forza di un'altra causa, nel medesimo ordinamento.

Analisi delle obiezioni:

1. Non c'è nulla al mondo di totalmente cattivo, poiché il male, come si è visto [ q. 48, a. 3 ], ha come sostrato il bene.

Quindi una cosa viene detta cattiva perché esce dall'ordine di un bene particolare.

Se invece uscisse totalmente dall'ordine del governo divino si ridurrebbe a un puro nulla.

2. Alcuni avvenimenti si dicono casuali in rapporto alle cause particolari, di cui non rispettano la dipendenza.

Ma in rapporto alla provvidenza divina « nulla avviene a caso nel mondo », come dice S. Agostino [ Lib. LXXXIII quaest. 24 ].

3. Certi effetti sono detti contingenti perché vengono riferiti alle loro cause prossime, che non sono infallibili nel conseguimento dei loro effetti, e non perché sia possibile che accada qualcosa al di fuori di tutto l'ordine del governo divino.

Infatti anche ciò che accade al di fuori dell'ordine di una causa prossima dipende da qualche altra causa soggetta al governo divino.

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