Summa Teologica - II-II

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Articolo 4 - Se sia giusto punire gli scismatici con la scomunica

Pare che non sia giusto punire gli scismatici con la scomunica.

Infatti:

1. La scomunica separa un uomo specialmente dal partecipare ai sacramenti.

Ma S. Agostino [ Contra Donat. 6,5.7 ] insegna che il battesimo può essere ricevuto anche da uno scismatico.

Quindi la scomunica non è la punizione conveniente per gli scismatici.

2. I fedeli di Cristo hanno il compito di radunare i dispersi: infatti ad alcuni si fa questo rimprovero [ Ez 34,4 ]: « Non avete riportato le pecore disperse, né ricercato le smarrite ».

Ma gli scismatici sono ricondotti meglio da quelli che comunicano con essi.

Quindi non vanno scomunicati.

3. Per un medesimo peccato non si devono dare due punizioni, poiché sta scritto [ Na 1,9 ]: « Dio non punirà due volte la stessa colpa ».

Ora, per il peccato di scisma alcuni sono puniti con una pena temporale, secondo quella disposizione del Decreto [ di Graz. 2,23,5,44 ]: « Le leggi divine e quelle civili hanno stabilito che quanti sono divisi dall'unità della Chiesa e che turbano la sua pace siano repressi dalle autorità civili ».

Quindi non vanno puniti con la scomunica.

In contrario:

Sta scritto [ Nm 16,26 ]: « Allontanatevi dalle tende di questi uomini empi », cioè dei responsabili dello scisma, « e non toccate nulla di ciò che è loro, perché non periate a causa di tutti i loro peccati ».

Dimostrazione:

Come dice la Scrittura [ Sap 11,17 ], è giusto che uno sia punito con le cose per cui pecca.

Ora, uno scismatico pecca in due cose, come si è detto [ a. 1 ].

Primo, perché si separa dalla comunione degli altri membri della Chiesa.

E rispetto a ciò è giusto che gli scismatici siano puniti con la scomunica.

Secondo, perché si rifiutano di sottostare al capo della Chiesa.

Quindi, non volendo la coercizione del potere spirituale della Chiesa, è giusto che sperimentino la coercizione del potere civile.

Analisi delle obiezioni:

1. Non è lecito ricevere il battesimo dagli scismatici se non in caso di necessità: poiché è meglio uscire da questa vita col segno di Cristo, da chiunque esso sia dato, fosse pure un giudeo o un pagano, che senza questo segno, che viene conferito dal battesimo.

2. La scomunica non proibisce quella comunicazione con cui si richiamano i separati all'unità della Chiesa.

Tuttavia anche la stessa segregazione in qualche modo ve li riconduce, poiché umiliati per la loro separazione talora sono indotti al pentimento.

3. Le pene della vita presente sono medicinali: per cui quando non basta una pena per tenere a freno un uomo, se ne adopera un'altra; come anche i medici usano diverse medicine corporali quando una non raggiunge l'effetto.

E così anche la Chiesa, quando certuni non vengono efficacemente corretti con la scomunica, ricorre alla coercizione del braccio secolare.

Ma se una sola pena è sufficiente, non se ne deve adoperare una seconda.

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