Supplemento alla III parte

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Articolo 3 - Se col potere delle chiavi il sacerdote possa legare

Pare che col potere delle chiavi il sacerdote non possa legare.

Infatti:

1. I poteri sacramentali sono ordinati contro i peccati come una medicina.

Ma legare non è una medicina del peccato, anzi, sembra piuttosto un aggravamento del morbo.

Quindi il sacerdote col potere delle chiavi, che è un potere sacramentale, non ha la facoltà di legare.

2. Come assolvere o aprire è togliere un ostacolo, così legare significa porlo.

Ora, l'ostacolo al regno dei cieli è il peccato, che nessun altro è in grado di imporci: poiché non si pecca che per volontà propria.

Quindi il sacerdote non può legare.

3. Le chiavi derivano la loro efficacia dalla passione di Cristo.

Ma legare non è un effetto della passione.

Perciò il sacerdote in forza del potere delle chiavi non può legare.

In contrario:

1. Nel Vangelo [ Mt 16,19 ] si legge: « Tutto ciò che legherai sulla terra, sarà legato anche nei cieli ».

2. « I poteri di ordine razionale valgono nei due sensi opposti » [ Met. 8, cc. 2,5 ].

Ma il potere delle chiavi è un potere di ordine razionale, essendo connesso con la discrezione.

Quindi vale nei due sensi opposti.

E così se può sciogliere, può anche legare.

Dimostrazione:

La funzione del sacerdote nell'uso delle chiavi è conforme al modo di operare di Dio, del quale egli è ministro.

Ora, Dio agisce e sulla colpa e sulla pena.

Ma sulla colpa agisce direttamente per assolvere e indirettamente per legare, poiché si dice che egli « indurisce » [ il peccatore ] quando non elargisce la grazia.

Sulla pena invece Dio agisce direttamente in tutti e due i sensi: poiché e la condona e la infligge.

Anche il sacerdote dunque, sebbene nell'assolvere abbia per il potere delle chiavi un'operazione ordinata alla remissione della colpa nel modo che abbiamo indicato sopra [ a. 1 ], tuttavia non ha un'operazione sulla colpa che sia un legare: a meno che non si consideri un legare il fatto che non assolve, ma dichiara legati [ certi peccatori ].

Sulla pena invece egli ha il potere di legare e di sciogliere: scioglie infatti dalla pena che rimette e lega alla pena che rimane.

Questa funzione di legare però si presenta sotto due aspetti.

Primo, in rapporto alla quantità della pena genericamente presa: e rispetto a questa il sacerdote lega nel senso che non scioglie, ma dichiara che il penitente vi rimane obbligato.

Secondo, in rapporto a questa o a quella pena determinata: e qui egli lega a quella data pena imponendola al penitente.

Analisi delle obiezioni:

1. Il residuo della pena a cui il sacerdote obbliga è una medicina che toglie l'infezione del peccato.

2. Ostacolo al Regno non è soltanto il peccato, ma anche la pena; e sopra abbiamo detto in che modo il sacerdote la imponga.

3. La passione stessa di Cristo ci obbliga a una qualche pena, mediante la quale ci conformiamo a lui.

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