Proposte Lorenzatto Mario

a) Vocazioni

1) È il più urgente e importante dei problemi e si dia alla soluzione di esso la priorotà sulle altre opere.

2) Si facciano delle speciali preghiere onde ottenere dal Cielo il Suo intervento in questa importente materia.

3) Non si esiti a trocare nuovi sviluppi delle opere, qualora si constati che siano un impedimento ad ottenere nuvi membri all'Unione.

4) Si cerchi nuovi elementi non badando in un primo tempo se essi devono essere congregati od associati, cioè sviluppare ambo i gruppi, lasciandoci in questo guidare dalla divina Provvidenza.

5) Incominciare con invitare quelli che la Provvidenza ha posto vicino a noi o che frequentano le nostre adunanze in qualità di simpatizzanti, anche se li per li non sembrano avere grandi doti ( impiegati, studenti, lavoratori, operai )

6) Non esitare, qualora la situazione lo richieda, a fare il sacrificio di pore un Catechista che abbia questo solo incarico: cercare e formare nuovi elementi, loberandolo da ogni altra preocupazione.

7) Si cerchi di conoscere il modo di diffusione, che hanno gli altri Istituti, in modo particolare l'Opus Dei e quello delle Orsoline.

b) Sviluppo in estensione

1) Stabilire ed erigere nuove sezioni ovunque la Divina Provvidnza susciti nuovi gruppi per mezzo dei Fratelli delle scuole Cristiane

2) Camminare in questo in pieno accordo con i Superiori sia generali sia, se possibile, locali dei Fratelli.

3) Il Presidente si disponga al più presto a stabilire visite sia personali o per mezzo di un suo delegato alla nuove Sezioni che si stanno creando, onde uniformare e unificare tutti questi sviluppi fin dagli inizi.

4) Non si esiti, anche se i tempi, non paiono maturi a creare gli strumenti necessari per lo sviluppo:

- catechisti missionari con relativo proprio particolare regolamento

- direttorio delle visite alle Sezioni con uno schema onde no dimenticare nulla.

5) Non appena possibile si favoriscano incontri fra membri dello stesso gruppo di nazioni ( congressi, rapporti, ecc )

6) Pregare anche per questo in modo particolare onde sia il Signore a dare incremento a tutto

c) Bilancio

1) Confidare nella Divina Providenza e pregare in modo particolare per avere gli aiuti necessari.

2) Essendo il nostro bilancio un poco in passivo, fare attenzione se questo è dovuto alle spese di esercizio e non a nuovi sviluppi

3) Andare adagio in nuovi sviluppi e non mai intraprenderli per ragioni di concorrenza con altri,

4) Pur mantenendo la dovuta riservatezza sulle cose e sui risultati del nostro bilancio, non si esiti a far conoscere almeno in generico agli estranei ed anche agli allievi, la nostra indigenza onde modificando un giudizio spesso errato, possano rendersi conto dei sacrifici e delle necessità.

5) Non si esiti in tutte le nostre cappelle, anche se non si è conservato il SS. Sacramento, a mettere una cassetta per le offerte, sia pur essa bella quanto si vuole.

Sia di sicurezza con qualche detto evangelico onde eccitare la carità.

Questo è soprettutto un mezzo spicologico per far comprendere agli allievi l'andamento e i sacrifici della scuola.

6) Curare che le nostre impostazioni, pur adeguate ai tempi, siano umili, di povertà e non di grandiosità eccessiva, perché il Signore non sospenda i Suoi interventi.

7) Evitare ogni spesa non necessaria e ricordare che di un bilancio assestato è possibile curare nuovi sviluppo, impossibile invece con un bilancio in deficit

Opropa 5-8-1960 Madonna della Neve

Catechista Mario Lorenzatto

N.B. Le proposte riguardanti le limitazioni agli sviluppi ulteriori delle attuali attività sono motivate dal principio che l'Unione nostra possa diventare un grande corpo con una veste piccola piccola.

Il pericolo c'è e occorre evitarlo.