Relazione generale 1966-1972

2.00 La Vergine Immacolata

2.01 La prima proposta dell'Assemblea 1966

L'Assemblea Generale ordinaria del settembre del 1966 dopo avere approfondito, nel quadro della vocazione catechistica, l'essenziale rapporto che lega la Vergine in quanto Immacolata Madre della Chiesa con il Cristo Crocifisso, aveva votato all'unanimità tre proposte.

Con la prima deliberazione veniva proposto a tutti i catechisti di approfondire e accrescere in se stessi e tramite il loro apostolato la conoscenza l'amore e la devozione alla Vergine Immacolata specialmente considerandola come"Madre della Chiesa e dell'umanità e corredentrice universale".

Conformemente a tale proposta sono stati organizzati, o in questo senso orientati, corsi di formazione, ritiri e adunanze.

Lo stesso studio sulla Adorazione a Gesù Crocifisso è stato condotto su tali basi, il che ha favorito risultati che ritengo decisivi per lo sviluppo della pia pratica.

Sulla base delle suddette proposte è stato possibile conseguire una migliore intelligenza degli aspetti di nuzialità e di fecondità relativi a ogni consacrazione in genere e in particolare alla consacrazione catechistica.

Parimenti, è stato effettuato un sensibile avanzamento nel comprendere il significato e la portata del Matrimonio-sacramento e della vita familiare cristiana.

Occorre tuttavia riconoscere che rimane ancora un notevole cammino da percorrere nel senso indicato dalla prima proposta assembleare

2.02 La seconda proposta dell'Assemblea 1966

La seconda deliberazione avanzava la proposta di ripristinare, come punto di Regola, l'atto di consacrazione alla Vergine Immacolata, Madre della Chiesa.

Con la circolare n. 3 si è dato seguito a tale proposta, invitando le Sedi e i Gruppi dell'Unione a ripristinare l'atto di consacrazione ( cfr. allegato n. 4 ) a partire dall'8 dicembre del 1966.

Il che è avvenuto nella duplice forma di consacrazione individuale e di consacrazione di tutta l'Unione.

2.03 La terza proposta dell'Assemblea 1966

Con la terza deliberazione l'Assemblea aveva proposto di rivolgere al Papa "una supplica affinché" per la edificazione e la pietà di tutti i cristiani, la seconda parte dell'Ave Maria venga così modificata:"… Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra … "

L'intenzione dell'Assemblea era di favorire la vita cristiana secondo l'insegnamento della costituzione dogmatica "Lumen Gentium" su Maria Madre della Chiesa e di tutti gli uomini, tenuto conto del principio "lex orandi, lex credendi".

Con il convincimento di corrispondere a una delle più diffuse esigenze dei cristiani, sono state così successivamente, rivolte al S.Padre due suppliche, redatte nel senso indicato.

La prima, in data 3 dicembre 1966, nella imminenza del primo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, che come è noto è avvenuta l'8 dicembre 1965.

La seconda in data 10 maggio 1967, nella imminenza del viaggio di Paolo VI a Fatima.

Ci pareva che la circostanza di milioni di pellegrini raccolti intorno al Papa per celebrare le apparizioni e il messaggio della Vergine, fosse quanto mai opportuna per la proclamazione di Maria Madre della Chiesa, proprio mediante l'Ave Maria, che è la preghiera più nota e più consueta con la quale i cristiani onorano la Vergine.

Ci sembrava come d'intravvedere la travolgente ed entusiastica risposta di quelle moltitudini di fedeli all'annuncio e all'invito del Papa.

Quasi avvertivamo il fremito di commozione filiale che si sarebbe propagato per tutta la Chiesa e oltre la Chiesa, in un mondo che sempre più abbisogna di una madre che, manifestando la stessa maternità che è Dio, ci inclini a rapporti più fraterni.

Le risposte ricevute sono a vostra disposizione.

Sono convinto che si debba, con umiltà, pazienza e prudenza, continuare a operare nel senso della suddetta proposta.

2.04 La festa dell'Immacolata, giorno delle consacrazioni

A partire dall'8 dicembre del 1966, la Festa dell'Immacolata è diventata il giorno fissato per le consacrazioni catechistiche in tutta l'Unione.

I vantaggi derivati sono notevoli, scarsi gli inconvenienti.

È compito dell'Assemblea, confermare o meno detta consuetudine.

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