Relazione per l'Assemblea 2009-2010

Riccardo Mottigliengo 28.12.2009

La nostra Fraternità, che vive e viene animata dalla Grazia derivante dallo "Spirito di Fraternità" , essenziale apporto trascritto nelle più recenti Costituzioni , è luogo di riferimento delle nostre anime nell'offrire il bene derivante dalla confidente azione fraterna di chi ne è parte.

Le persone e le attività della Fraternità incrociano quelle della sede fondativa docente e storica di Torino ( luogo carismatico unico ed insostituibile, per i suoi Santi Sociali, la sua cultura e i suoi mille carismi ) da ritenersi emblematico per tutti gli istituti secolari del mondo e mai secondario a esperienze forse più attive ma certo semplicemente rappresentative del nostro importante vissuto passato.

La vita della Fraternità, nonostante gli inviti ed essere laboratorio per fare esperienza richiesto dalle assemblee precedenti, deve trovare ancora la sua reale ed autonoma organizzazione per diventare il vero e tipico luogo in cui si incontrano le persone, nel loro stato di vita, che portano avanti la vocazione di dedicarsi esclusivamente a mettere in rapporto a Gesù Cristo e al suo Vangelo la vita quotidiana.

L'azione conseguente ha bisogno di crescita e formazione adeguata, che proprio solo il loro sincero "incontro" consente, sottolineando in particolare queste essenziali e comuni tematiche di fondo:

• Vocazione e sua attualizzazione continua

• Vita consacrata e rapporto con le scelte quotidiane

• Reciproca formazione continua derivante dal dialogo e dallo scambio di esperienze verificate nella Parola Sacra e nella Dottrina Sociale con l'aiuto spirituale di un sacerdote.

• Ascolto della Grazia che anima lo Spirito di fraternità

• Dedicazione della Vita e Adorazione Trinitaria in Gesù Crocifisso e Risorto e nel Suo Vangelo

• Eucarestia Quotidiana

L'attuale azione delle persone della Fraternità in senso lato, separato e non coordinato vede:

• Un gruppo di studio e lavoro per la costruzione di una nuova Sorgente a Baldissero

• Un gruppo dedicato alla redazione, produzione e diffusione del Bollettino L'Amore a Gesù Crocifisso.

• Un gruppo dedicato alla Messa del Povero

• Un gruppo nella elaborazione informatizzata della storia e dell'evoluzione dell'istituto

• Un gruppo dedicato alla formazione di aspiranti a vario titolo

Quest'ultima attività, già ben svolta dal punto di vista dell'insegnamento dottrinale e nella documentazione informatizzata ( Valigia del Catechista ), deve crescere nel favorire e aumentare le possibilità di incontro con le persone che si sentono attratte ( vocazione latente ) dalla "consacratio mundi".

In questo senso l'impegno relativo della denominata "Pastorale Vocazionale"- analoga a quella Diocesana …- e dei suoi animatori ed insegnanti deve chiarirsi anche negli incontri didattici interpersonali per far scoprire l'importanza dell'adesione alla vocazione secolare, mai secondaria o complementare, dei "molti confusi e paurosi in attesa" che rappresentano quella parte del Popolo di Dio essenziale alla Nuova Evangelizzazione in un era della trasparenza e comunicazione che ci coinvolge come Persona, unico e irripetibile progetto di Dio, proprio sul piano della persona inteso come piano intellettuale/contemplativo, attivo e quindi mistico.

Questa breve annotazione che scelgo di contenere all'essenziale è però supportata, in assoluta umiltà di intenti, dalle pagine me scritte e consultabili in Internet in particolare: nel sito dell'Unione ( www.carmes/unione.it ) in quello del Centro di Cultura e studi G.Toniolo ( centrotoniolo.org, ) cercando su Google la parola "mottigliengo" , nel sito www.mottigliengo.com nel sito Diocesi di Torino e del Servizio Missionario Diocesano ( 10 anni di articoli per la Quaresima di Fraternità ) …

Una serie di pensieri pubblicati, elaborati sulla base di testimonianze cercando di sostenere in modo trasparente la possibilità di vivere integralmente la normale quotidianità , ma sempre e in tutto in rapporto a Gesù Cristo Crocifisso e Risorto.

Questo tentativo, per farcela e quindi per la necessità obbligata di condivisione tra pellegrini che hanno comuni intenti, dimostra, motiva e richiede la nostra istituzione, l'Istituto Secolare, come essenziale e centrifuga realtà ecclesiale.

La perseveranza istitutrice desiderata da Fr.Teodoreto oggi è, per persone "adulte" nella fede, forgiati dalla vita, la capacità di sostenere l'applicazione delle Grazie contro ed oltre i pesi e le remore che tutti ci impongono come difesa di una realtà indifferente al bisogno di incontro e comprensione, comunione e misericordia cristiana, che sola consente alle anime di offrirci la pace vera.

I giovani perseveranti visti ad inizio di secolo sono cresciuti e cambiati.

La funzionalità ad un "ordine" caratteristica del principio "terziario", pur molto importante ma spesso solo interessata, che anima anche altre situazioni, molti movimenti e alcuni desideri del nostro istituto, confonde, associa in modo troppo banale, allontana e depotenzia quelle vocazioni che invece possono crescere i Cristo e nella Chiesa compartecipando ad un reale "laboratorio si esperienze" e quindi ad una vita di "frontiera" e di "esplorazione" rischiosa ed incerta fuori dai luoghi protetti.

Questo può rappresentare sul serio e, oltre ogni conservatorismo pauroso debilitante il cristiano-cattolico, la forgia di nuovi apostoli, persone come insieme completo ed integrale di anima e corpo secondo il nostro Catechismo, in grado di farcela ad andare e predicare, con tutte le proprie scelte esistenziali, Gesù Cristo e il Suo Santissimo Vangelo.

Un tale modo di vivere fa davvero crescere nell'entusiasmo cristiano e afferma le nostre anime, cioè ci manifesta persone figli di Dio, nelle sequela e nella percezione di Grazie conseguenti , che Santa Madre Chiesa ci conferma e consiglia, percepite in maestri sempre vivi e a vario e puntuale titolo possiamo incontrare come S.S. Paolo VI, Gregorio di Nissa, S. Bernardo, E.G ilson, H.U.V. Balthasar, K. Rhaner, M. Blondel, A. Rosmini, G. Marcel, G. Pollano, G. Cannobbio, G. Lazzati, D. Conti, R. Latourelle, Y. Congar, B. Pascal, H. DeLubac, J. Maritain e i suoi amici e moltissimi altri che ho citato in molte occasioni …

E non "leggiamoli" in chiave politica ecclesiale, in contrasto teologico, ma come esempi di contemplazione, ricerca e proposta ragionata di Dio.

Nel loro pensiero, mai difficile per gli amanti della Verità evangelica, espresso spesso santamente appare e vive in eterno la Grazia che ci mette in rapporto con Gesù Cristo.

La nostra vita deve raccontarlo, sempre nella contemplazione e nell'azione, deve cercare, tentare come ci ha sempre ricordato Don Pollano che sta soffrendo con noi,quindi essere biografia contemporanea di un tentativo mistico esistenziale.

Siamo qui per questo.

Tutto il resto, anche questa pur importante Assemblea, è complementare non essenziale.

Non nobis domine sed nomine tuo da gloriam.

Grazie!

Viva Gesù nella nostra vita. Sempre e in tutto.