Giovanni Cordiale

Servizio alla Messa del Povero

Era fedelissimo ai suoi impegni e ai doveri di apostolato, specialmente in parrocchia e alla Messa del Povero dove si dedicava all'assistenza e alla catechesi.

Quando l'istituzione era in via Molino Colombini a Torino nei pressi della parrocchia intitolata alla Gran Madre di Dio, la presenza di Giovanni colpiva tutti per l'umanità e la semplicità con la quale partecipava alla vita e ai problemi delle persone più bisognose, prestando con discrezione il suo aiuto ascoltando i poveri e offrendo un'assistenza morale, oltre che materiale, presentandosi anche ai funerali di questi suoi amici.

"Era un sant'uomo. Si dedicava ai poveri, non mancava mai nei sabati, con gli altri catechisti.

Fino a quando stava bene… La presenza di Cordiale edificava tutti col suo esempio." ( Sr. Vincenza ).

L'umiltà, la bontà d'animo l'atteggiamento comprensivo e umano di un catechista che viveva con semplicità e pienezza la sua vocazione. ( Sr. Vincenza ).

Parlava sovente, della povertà, riferendosi anche ai suoi allievi e alle loro difficoltà.

"Una miseria non solo materiale, ma anche morale, molto frequente di quei giovani malati nella volontà. " ( F. Fonti ).

" L'ambiente era difficile nascevano spesso dei problemi.

Ma Cordiale, insieme ai suoi confratelli catechisti, cercava di creare un ambiente sereno e attento, e aveva un atteggiamento aperto e disponibile, non solo con i poveri: accogliente, calmo, sorridente…

ava confidenza ai ragazzi e dimostrava una grande padronanza di sé. Non l'ho mai visto arrabbiato… " ( Don Gasparini, salesiano ).

Il Sig. Luigi C. Arbinolo, catechista associato, collaborò anch'egli al servizio offerto ai poveri e racconta: "Puntuale, non si faceva notare… Nascosto.

A quei tempi la Messa del Povero di via Colombini accoglieva circa 120 poveri…

Cordiale era una persona mite, umile, ammirevole, una presenza interessante.

Pregava molto e con devozione, legava molto con i poveri, i barboni, sempre modesto, con una parola affettuosa per tutti.

Verso gli anni 60-70, veniva col signor Ronco alla Messa del Povero.

Dava una mano a servire, a portare i piatti a tavola…

Stava volentieri con i poveri, persona umile e modesta, non si notava granché, ma partecipava attivamente, ogni domenica puntuale alle 8.00 a Messa, e poi al servizio e al pranzo.

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