Giovanni Fonti

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Giovanni e la famiglia

Nacque il 18 aprile 1911. I genitori.

Luigi Fonti e Domenica Ferino, ebbero oltre a lui altri due figli, Francesco e Pietro, ed una figlia, Giuseppina.

Trascorsero la loro vita ad educarli nell'amore a Cristo e al prossimo.

Luigi Fonti era lo scrivano del notaio Luigi Cantò che stilò l'atto di fondazione della Fiat, in francese.

L'azienda di famiglia fu fondata proprio pochi anni dopo, il 5 giugno 1911.

Fin dalla più giovane età, Giovanni, insieme ai suoi fratelli, diede una mano nella conduzione della ditta patema sita in via Pesaro 20.

Pietro Fonti ricorda il fratello: « Fece come me le elementari alla scuola "Ferrante Aporti", fino alla quinta.

La sesta classe, alla scuola Fontana, dove aveva il prof. Enrico Bionda della cui stima Giovanni godeva: "Tu andrai per il mondo in carrozza - gli disse un giorno - e io sarò ancora qui ad insegnare " ».

All'inizio degli anni '20, Luigi Fonti aveva presentato i propri figli a Fratel Teodoreto.

Questi li invitò a far parte dell'Unione Catechisti, allora associazione, che dal 1926 veniva chiamata impropriamente "congregazione" ed aveva l'approvazione dell'Arcivescovo di Torino.

Proprio all'interno dell'Unione, Giovanni divenne insegnante di pedagogia catechistica.

Così lo ricorda Renato Assom che fu assunto da ragazzo a lavorare in ditta: « Giovanni era stato molto vicino a Fratel Teodoreto.

Come figura morale, gli assomigliava molto ».

Conseguì l'abilitazione diocesana di grado inferiore il 16 giugno 1929, esame per l'insegnamento nelle elementari e nelle parrocchie.

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