Circolare 6  

Comunicazioni

1.- Visita del Fr Charles Henry Superiore Generale

Il giorno 18 aprile 1968, il Fr. Charles Henry, Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, accompagnato dal Fr. Ruggero di Maria, Assistente d'Italia, e dal Fr. Felice Cornetto, Visitatore del Distretto di Torino, ha incontrato i Catechisti dell'Unione e ha visitato la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Accolto dal Presidente Generale, dott. Domenico Conti, dal Fr. Assessore Generale, dal Consiglio Generalizio dai Catechisti Congregati e Associati, ha fatto il suo ingresso alla Casa di Carità dove lo attendevano, schierati, gli studenti dei Corsi Diurni con il Corpo insegnante.

Il saluto di benvenuto gli fu rivolto dal Presidente della Casa di Carità, Dott. Carlo Tessitore, che espresse al Superiore sentimenti di gioia e di gratitudine perla sua visita.

Il Superiore Generale rispose con le seguenti parole: Signor Presidente Generale, Dott. Domenico Conti, Signor Presidente della Casa di Carità, Dott. Carlo Tessitore, Catechisti, Insegnanti, Giovani, ringrazio per il cordiale benvenuto che avete voluto darmi, con le parole di saluto che mi ha rivolto il Dott. Carlo Tessitore, in questo incontro che ho desiderato e voluto nella mia visita ai Fratelli delle Scuole Cristiane del Nord Italia.

La vostra accoglienza così calda e simpatica mi dà la viva impressione che il titolo che ho letto sul frontone dell'edificio non è solo un nome, ma corrisponde veramente ad una realtà: mi pare infatti di essere entrato proprio in una "Casa", e cioè in una Famiglia in cui regna la Carità.

A voi, giovani, desidero particolarmente rivolgere il mio saluto, ma prima lasciate che il mio pensiero si rivolga ai vostri Superiori, ai Catechisti, agli Insegnanti, agli Istruttori a tutti coloro che collaborano in questa Casa per la vostra formazione umana e spirituale e per la vostra preparazione professionale.

Conosco, finora soltanto per fama, questa Casa:

conosco le sue glorie passate e presenti, le numerose attività che essa svolge a favore del mondo operaio,

conosco il ruolo importante che essa ha nella formazione e qualificazione professionale dei giovani e i brillanti risultati conseguiti nelle Gare professionali regionali, nazionali e internazionali,

conosco la sua origine soprannaturale e lo spirito profondamente cristiano che la anima e la sostiene.

So che tutto questo è frutto di lavoro comune, di collaborazione fatta di dedizione e di competenza degli insegnanti e di impegno e corrispondenza da parte vostra, giovani.

Se dai frutti si conosce l'albero, con dei frutti così copiosi e prosperi si deve dedurre che l'albero è ottimo.

Nell'opera che voi svolgete, insegnanti, istruttori, certamente voi attuate quanto il Concilio afferma: "Dipende essenzialmente dagli insegnanti se la scuola cattolica riesce a realizzare i suoi scopi e le sue iniziative" ( G.E. 8 ).

E mi pare che il titolo della scuola anticipi di mezzo secolo quanto lo stesso Concilio auspica: "Gli insegnanti stretti tra loro e con gli alunni dal vincolo della carità e ricchi di spirito apostolico, devono dare testimonianza sia con la vita sia con la dottrina all'unico Maestro che è il Cristo" ( G.E. 8 ).

E non solo in questo senso la vostra Casa di Carità anticipa il pensiero del Concilio, ma anche nella seconda parte del titolo che la distingue: Arti e Mestieri; dice infatti il Concilio: "Si deve far gran conto di quelle scuole che sono particolarmente richieste dalle condizioni attuali.

Tali sono quelle che vanno sotto il nome di scuole professionali e tecniche, gli istituti destinati all'istruzione degli adulti, allo sviluppo dei servizi speciali" ( G.E. 9 ).

Tutto questo è attuato qui alla Casa di Carità, nello spirito autentico di S. Giovanni Battista de La Salle, che dedicò la sua vita alla fondazione di scuole popolari e professionali, nelle quali volle che regnasse lo spirito di famiglia e tutto fosse permeato dello spirito di Gesù.

È su questa linea che il venerato Fratello Teodoreto, che voi avete la fortuna di avere presente fra queste mura e che con gioia mi recherò a venerare fra poco nella sua tomba, è su questa linea che Egli, aiutato e incoraggiato dal Servo di Dio Fra Leopoldo, si mosse e nella quale chiamò a collaborare i migliori allievi della Scuola Cristiana, i cari Catechisti della Unione.

A voi, Catechisti, insegnanti, allievi, Egli presentò con quella sua dolcezza ma anche con quella sua costanza che lo caratterizzavano, Cristo Crocifisso, le Sue Piaghe, segno di amore e di gioia, perchè ben sapeva che solo in Lui, pegno di Redenzione e di Risurrezione, ha senso l'impegno di una vita dedicata al servizio dei fratelli, solo in Lui ha senso il termine di "Carità".

Accogliete sempre più intensamente, giovani, il messaggio che questa Casa vi trasmette; costituite veramente una Famiglia, la famiglia dei figli di Dio, uniti dal vincolo della Carità, in cui regna l'amore che è Dio stesso, in cui la comprensione reciproca, la collaborazione, l'aiuto diventano non un dovere più o meno gravoso, ma una manifestazione della Carità più grande di Cristo che dà la vita per i propri fratelli.

Trasformate il lavoro, il "mestiere" in "Arte", perchè la vostra vita diventi un capolavoro di Arte nella testimonianza aperta, leale, coraggiosa del più autentico cristianesimo.

Anche a voi il Concilio ha affidato un compito: quello di portare nel mondo del lavoro "Gesù Cristo vostro compagno di lavoro, il Maestro, il Salvatore di tutta l'Umanità" ( Messaggio ai Lavoratori ) quello di presentare agli altri giovani "il volto del Cristo, vero eroe, umile e saggio, il profeta della verità e dell'amore, il compagno ed amico dei giovani" ( Messaggio ai Giovani ).

Anche noi vi ripetiamo il messaggio del Concilio: "Allargate i vostri cuori alle dimensioni del mondo, ascoltate l'appello dei vostri fratelli, mettete coraggiosamente al loro servizio le vostre giovani energie.

Lottate contro ogni egoismo, siate generosi, puri, rispettosi, sinceri".

E questa vostra Casa di Carità, che sentiamo così vicina a noi, che sentiamo anche nostra, a cui guardiamo con tanto affetto e tanta fiducia continuerà a svolgere la missione che Dio le ha affidata, missione che è quella di "Educare cristianamente" mediante il "mestiere" per salvare anime e per formare nuove generazioni" ( Dai detti di Fra Leopoldo ).

Questo nostro augurio fervido e cordiale saluto che vi portiamo a nome nostro personale e a nome di tutti i Fratelli delle Scuole Cristiane che rappresentiamo, vuole testimoniare, cari Catechisti, insegnanti, istruttori, allievi la nostra ammirazione e il nostro affetto per l'Unione Catechisti e per le sue opere volute da Dio, dove, in umiltà, in sacrificio, in eroica dedizione, in fiduciosa attesa si prepara "quell'albero magistrale che darà abbondantissimi frutti" ( Dai detti di Fra Leopoldo ).

Il Superiore Generale, dopo una breve visita in Cappella, si recò a rendere omaggio alla tomba del Venerato Fratel Teodoreto, Servo di Dio, al terzo piano della Casa di Carità, mentre i giovani si dirigevano alle classi o ai laboratori per il consueto lavoro.

Al terzo piano erano stati disposti 10 tabelloni illustrativi dell'Unione Catechisti e delle sue attività che il Superiore considerò con attenzione, seguendo i commenti che gli venivano fatti dal Presidente Generale.

Seguì poi la visita ai vari reparti di laboratorio e di officina in cui i giovani già lavoravano; visita che il Superiore dimostrò di gradire molto.

Particolare interesse ed attenzione suscitò la visita all'"Ufficio Studi e Programmazione" che è come il cervello della "Casa di Carità Arti e Mestieri", dove il Superiore potè rendersi conto della serietà di approfondimenti e di realizzazioni nel campo della formazione professionale, operati dalla Casa di Carità.

Questo lavoro che parte dall'adattamento e dallo studio delle esigenze e dei bisogni del mondo del lavoro e della società giunge alla stesura di programmi formativi corrispondenti sia teorici che pratici, alla preparazione delle esercitazioni, alle metodologie di apprendimento e di controllo, alla compilazione di testi e dispense, all'informazione su scala mondiale di quanto si opera nella formazione professionale, rappresentò all'attenzione del Superiore il cospicuo e impegnativo sforzo operato dai Catechisti sulla scia e sull'esempio dell'autentico spirito Lasalliano, nel campo della scuola popolare e gratuita.

Nel breve incontro con il Consiglio Generalizio che seguì, il Superiore Generale espresse la sua ammirazione e il suo augurio perchè l'Unione Catechisti venga sempre meglio conosciuta da tutti i Fratelli nella sua autentica realtà; da questa conoscenza più profonda scaturirà quella accoglienza da parte dei Fratelli che è tanto desiderata dai Superiori dell'Istituto dei Fratelli e dai Catechi sti dell'Unione.

2.- Il Fr. Ruggero di Maria, Assistente d'Italia e l'Unione Catechisti

Il Fr. Ruggero di Maria, Assistente d'Italia, ha iniziato il suo nuovo compito di stabilire i rapporti tra la Unione Catechisti e il Consiglio Generalizio dei Fratelli delle Scuole Cristiane, compito affidatogli dal punto primo delle deliberazioni del Capitolo Generale in favore dell'Unione Catechisti.

Il suo vivo interessamento e la sua qualificata azione hanno già consentito a questi rapporti un notevole sviluppo rappresentato dall'incontro del Fratello Superiore Fr. Charles Henry, con i Catechisti dell'Unione e dalla sua visita alle loro opere in Torino e da altri incontri di cui viene dato resoconto al punto 4° delle Comunicazioni.

Esprimiamo al caro Fr. Ruggero di Maria, Assistente, la nostra gratitudine e l'augurio che la sua azione di collegamento possa davvero servire ad una più profonda e vera conoscenza dell'Unione Catechisti da parte dei Fratelli per la sua diffusione in tutto il mondo.

3.- Nomina del Fratello Assessore Generale dell'Unione Catechisti

Portiamo a conoscenza dei cari Fratelli Assessori e dei Dirigenti delle Sedi e dei Gruppi dell'Unione Catechisti, che il Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, Fr. Chales Henry, in data 18 aprile 1968, dopo il suo incontro con i Catechisti e la sua visita alle loro opere in Torino, ha confermato al Caro Fratello Gustavo Luigi, l'obbedienza ufficiale di Assessore Generale dell'Unione Catechisti.

In attuazione del punto secondo della Deliberazione del 39° Capitolo Generale dei Fratelli delle Scuole Cri stiane, in merito all'Unione Catechisti, il Superiore Generale ha specificato in questa obbedienza i mandati conferiti al Fratello Assessore Generale.

Ecco il testo dell'obbedienza: "Noi sottoscritto, Superiore Generale dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, nominiamo il caro fratello Gustavo Luigi, Assessore Generale dell'Unione Catechisti del Santissimo Crocifisso e di Maria Santissima Immacolata.

Questa obbedienza conferisce al Fratello Assessore il mandato:

1°) di interessare dei Fratelli allo studio, all'approfondimento e alla realizzazione del Messaggio inviato da Dio all'istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane per mezzo dell'Unione Catechisti;

2°) di entrare in contatto con i Fratelli Visitatori per studiare il modo migliore di stabilire l'Unione Catechisti nei Distretti dell'Istituto;

3°) di prendere le iniziative necessarie per la preparazione e l'assistenza ai Fratelli Asessori di Distretto che i Fratelli Visitatori avranno nominato;

4°) di orientare e di coordinare i Fratelli Assessori di ogni Gruppo o Sede dell'Unione Catechisti.

5°) di mantenersi in contatto con tutti i Gruppi o Sedi dell'Unione Catechisti.

Torino, 18 aprile 1968

Firmato: Il Superiore Generale Fr. Charles Henry

Controfirmato: Fr. Ruggero di Maia, Assistente Generale d'Italia.

* * * *

Siamo certi che tutti presteranno la loro collaborazione e faranno del loro meglio per favorire al massimo l'assolvimento dei mandati conferiti al Fratello Assessore Generale.

4. Visite del Fr. Michel Sauvage, Assistente Generale per la formazione e del Fr. Saturnino Gallego, esperto del Capitolo Generale

In attuazione del punto terzo delle deliberazioni del Capitolo Generale in favore dell'Unione, si svolsero le visite all'Unione e alla Casa di Carità del Fr. Michel Sauvage, Assistente Generale per la Formazione e del Fr. Saturnino Gallego, esperto del Capitolo Generale.

Il Fr. Michel Sauvage si incontrò con il Presidente Generale e con l'Assessore Generale, dopo aver preso visione della Casa di Carità e del programma di formazione e di attività dell'Unione Catechisti.

La eminente competenza dell'illustre visitatore nel campo della Catechesi e dell'Apostolato dei Laici e l'incarico in seno all'Istituto dei Fratelli dello studio dei problemi della Formazione dei Fratelli, conferirono a questo incontro un particolare aspetto in riferimento sia al l'istituto Secolare sia alla Formazione dei Fratelli.

Una conoscenza più profonda del contributo che può apportare il Messaggio inviato da Dio ai Fratelli delle Scuole Cristiane mediante l'Unione Catechisti e la necessità di uno studio perchè i problemi dei rapporti tra Fratelli e Catechisti vengano affrontati e risolti con reciproco vantaggio furono i temi fondamentali dell'incontro.

Questi aspetti furono ben colti dal Fr. Michel Sauvage che, congedandosi, espresse la sua ammirazione e il desiderio di continuare, nella collaborazione, a sviluppare questi contatti per portarli ad una effettiva attuazione.

Il Fr. Saturnino Gallego, esperto del Capitolo Generale, si trattenne a Torino per tre giorni, durante i quali ebbe lunghi colloqui con il Presidente Generale e l'Assessore Generale.

Dopo un primo incontro orientativo, il Fr. Saturnino, con vivo senso di responsabilità e con profondo interessamento, preparò un documento di base che servisse a chiarire punti di vista, impostazioni, programmi onde giungere ad una reciproca intesa.

Su questo documento di base si svolsero gli incontri che seguirono; fu così possibile centrare problemi, fornire informazioni e delucidazioni, chiarire impostazioni, prospettare soluzio ni.

La visita alle opere dell'Unione e particolarmente alla Casa di Carità, completò il quadro delle informazioni sull'attività e sui programmi dell'Unione Catechisti perchè la sua presentazione ai Fratelli fosse il più possibile corrispondente alla realtà.

Il lavoro svolto fu di comune soddisfazione e apre la via a sviluppi futuri che è vivo comune desiderio possano presto realizzarsi.

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