Conferenza ai suoi confratelli

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Come si deve coltivare

È bene però che noi, Fratelli ci facciamo anzitutto questa domanda: perché dobbiamo coltivare l'Unione ?

Ecco la risposta: l' 8 luglio 1918 Gesù disse a Fra Leopoldo: «È mia volontà che la pia Unione si estenda in tutto il mondo».

E prima ancora, cioè il 23 gennaio 1918 mentre faceva l'adorazione alla Piaga dei Sacro Costato, Gesù gli disse: « La pia Unione l'ho posta nelle mani dei Fratelli delle Scuole Cristiane e fanno le cose bene».

Il 1° febbraio 1918, Gesù aggiunse: «Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che lo ho posto nelle loro mani la chiave d'oro per aprire le porte del Paradiso».

Il 10 giugno 1919, Gesù a Fra Leopoldo: «Io faccio molto assegnamento sui Fratelli delle Scuole Cristiane per la pia Unione e questa si chiama pace duratura».

Dunque l'Unione la dobbiamo coltivare, la dobbiamo estendere, ma in qual modo, quali rami o gruppi comprende?

Ecco: il 21 gennaio 1918 Gesù disse a Fra Leopoldo: «L'albero divino di soave misericordia di Dio, per mezzo della pia Unione ( formata ) dai giovani del SS. Crocifisso, dagli Zelatori, dalle pie Zelatrici e dagli Adoratori delle SS. Piaghe, ha e avrà tanti tronchi che estenderanno rapidamente i loro rami per tutto il mondo affinché l'adorabile aureola della Divinità di Gesù Crocifisso e il suo SS. Nome ritornino a splendere come ai tempi dei primi cristiani ».

Dunque i diversi rami dell'albero affidato a noi Fratelli sono indicati in modo chiaro: Catechisti, Zelatori e Ascritti.

Le indicazioni sono precise, e se occorresse ancora qualche spiegazione la traiamo in questo detto di Gesù a Fra Leopoldo in data 6 luglio 1920: «I figli della Scuola Arti e Mestieri con la pia Unione dei SS. Crocifisso, siano tutti in cordiale accordo; e tutti i figli della scuola devono con amore e fede essere iscritti alla pia Unione».

Quindi tutti gli allievi di ogni classe devono essere iscritti all'Unione o in qualità di Zelatori, o almeno come Ascritti, mentre un piccolo gruppo di scelti tra i migliori di ogni classe formeranno il nucleo dell'Unione Catechisti.

Questi scelti saranno presentati al Fratello Direttore e da Lui affidati a qualche Fratello incaricato di riunirli almeno una volta la settimana per formarli moralmente e iscriverli all'Azione Cattolica.

Il lavoro apostolico di iscrivere tutti gli allievi di una classe come Zelatori o almeno come Ascritti e quello di scegliere gli Aspiranti Catechisti, dovrà essere fatto dai Fratelli che hanno l'incarico della classe.

Il 27 settembre 1918 Gesù disse a Fra Leopoldo: «Dirai al Fratello Teodoreto che la pia Unione sarà la ricchezza della sua Congregazione; ti faccio segnare questo affinché i Fratelli tutti abbiano una premura delicata dei membri dell'Unione».

La premura delicata per i membri dell'Unione è raccomandata da Gesù a tutti i Fratelli, ma gl'incaricati di classe avranno cura di organizzare gli Zelatori che diffonderanno la "Divozione a Gesù Crocifisso"; di animare gli Aspiranti Catechisti a perseverare nell'Unione e nello stesso tempo assicurarsi che tutti gli altri alunni della loro classe, mentre sono Zelatori o Ascritti dell'Unione, siano membri dell'Azione Cattolica nelle rispettive parrocchie.

Così tutti i nostri allievi apparterranno all'Unione e nello stesso tempo all'Azione Cattolica: gli Ascritti e gli Zelatori, che si riuniscono solamente qualche volta all'anno, apparterranno all'Azione Cattolica parrocchiale: i scelti come Aspiranti Catechisti apparterranno all'Azione Cattolica per mezzo dell'Unione.

Con questo però lo sviluppo dell'Unione non è terminato, mancano i Catechisti Congregati, quelli destinati ad alleggerire il nostro lavoro e sostituirci, in parte, nei doveri verso l'Azione Cattolica, ad essere i Presidenti e i Consiglieri di ogni Sede dell'Unione.

Come si preparano questi Catechisti Congregati?

In questo modo: tutti noi dobbiamo coltivare le vocazioni Sacerdotali e Religiose e perciò nelle giornate delle vocazioni facciamo tutto il possibile per compiere questo importantissimo dovere, ma sovente ci troviamo di fronte ad anime elette che sarebbero pronte a qualsiasi sacrificio per recarsi al Seminario o a Grugliasco e che, per essere figli unici o per altre cause, non riescono assolutamente ad avere il consenso dei Genitori.

In tali circostanze, invece di abbandonare quelle anime, parliamo loro dei Catechisti Congregati e mettiamoli a contatto dei medesimi così potranno seguire i consigli evangelici senza lasciare la famiglia.

Si incominci a far entrare detti giovani nell'Unione e poi se sono a Torino hanno il Noviziato qui al Collegio, se sono fuori, basta scrivere alla Sede Principale e si cercherà il modo di formarli Catechisti Congregati.

Eccomi all'ultimo punto: come l'Unione segue l'Azione Cattolica.

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