Conferenza ai suoi confratelli

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Lettera a un Fratello Direttore di Comunità

Carissimo Fr. Direttore,

so che i Fratelli della sua comunità desiderano di propagare, sotto la di Lei guida, la "Divozione a Gesù Crocifisso" sia tra gli allievi, sia, per mezzo dei medesimi, tra le famiglie.

Per stimolare tutti a diffondere sempre più tale "Divozione" riassumo brevemente le cose che si riferiscono alla suo origine e al modo di propagarla.

Il Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori, cuoco del Convento-Parrocchia di S. Tommaso e morto in concetto di santità il 27 gennaio 1922, aveva nella sua cella un Crocifisso e una statuetta della Madonna.

Dinanzi a tali immagini faceva le sue meditazioni con grande fervore e progrediva ogni giorno nell'amore a Gesù e a Maria.

In poco tempo Gesù Crocifisso e Maria SS. lo elevarono a una grande intimità parlandogli familiarmente e obbligandolo a scrivere le cose che gli suggerivano.

Così Fra Leopoldo sotto la guida di Gesù compose la "Divozione alle cinque Sacratissime Piaghe" ed ebbe promesse di grazie speciali per sé e per tutti quelli che l'avrebbero praticata e diffusa.

Però il Servo di Dio era preoccupato della via da tenere per la diffusione di questa divozione; e il SS. Crocifisso lo tolse da ogni dubbio mettendolo in relazione con i Fratelli delle Scuole Cristiane di Torino e dicendogli di cedere ai figli di S. Giovanni Battista De La Salle la proprietà della "Divozione a Gesù Crocifisso" poiché essi per mezzo dei loro numerosi allievi avrebbero pensato a diffonderla nelle famiglie cristiane di tutto il mondo.

I Fratelli, fatti certi della volontà di Dio, sia per le molte insistenze di Gesù Crocifisso e di Maria SS. a Fra Leopoldo in tale senso, sia per i fatti prodigiosi accaduti a loro riguardo, iniziarono la propaganda del foglietto della "Divozione" coadiuvati dai loro allievi ed ex allievi riuniti in Associazione Cattolica sotto il titolo di "Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata".

In quest'ultimo decennio si raggiunse, nella diffusione dei foglietti della "Divozione", la cifra di 5.200.000 copie stampate in 12 lingue.

La propaganda si fa in questo modo: si riuniscono gli allievi e si parla loro di questa "Divozione" e del desiderio ardente che ha Nostro Signore di vederla propagata dappertutto.

Si invitano a dare il loro nome come Zelatori o almeno come Ascritti.

Si spiegano i doveri dei Zelatori, che consistono nel praticare quotidianamente e diffondere la Divozione facendo il possibile per conquistare altri zelatori o zelatrici, ascritti o ascritte specialmente tra i loro compagni e parenti; si spiegano i doveri degli Ascritti che consistono unicamente nel praticare ogni giorno la "Divozione a Gesù Crocifisso".

In alcuni luoghi si riuniscono una volta la mese gli allievi ed ex allievi Zelatori, per controllare mediante un resoconto il lavoro fatto e per animarli a continuare con zelo il loro apostolato.

In qualche altro posto si riuniscono una volta al mese gli Zelatori e Zelatrici in cappella, sia per assistere alla S. Messa e sia per ascoltare un breve fervorino di un qualche sacerdote riguardante l'apostolato di Gesù Crocifisso.

Carissimo Fr. Direttore, se lavoriamo a diffondere la "Divozione a Gesù Crocifisso" potremo applicare a noi le parole dette dalla SS. Vergine a Fra Leopoldo il 28 novembre 1908: «Un numero incalcolabile di anime andranno salve per questa "Divozione" e tu ne avrai il merito».

Nella fiducia che siano applicate a noi e a tutti i Fratelli queste consolanti parole, porgo a Lei e a tutta la Comunità i migliori auguri di buone Feste Natalizie e ottimo Anno scolastico.

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