Preparasi a partire |
- Mio marito è morto ed io ora sono sola a lottare contro la vita; sono anziana e malata e dovrò anch'io prepararmi alla morte… La fede è la mia unica arma di salvezza.
- La mia casa è vuota, una volta eravamo in tanti, io e mia moglie abbiamo vissuto molti momenti felici tra queste mura, ora sono tutto solo e non mi restano altro che dei bellissimi ricordi e la fede…
"Ogni corpo invecchia come un abito, è una legge da sempre: "Certo si muore!".
Come foglie verdi su di un albero frondoso: le une lascia cadere, altre ne fa spuntare, lo stesso avviene per le generazioni di carne e di sangue: le une muoiono, le altre nascono.
Ogni opera corruttibile scompare; chi la compie se ne andrà con essa" ( Sir 14,17-19 ).
"Io so che il mio Vendicatore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso, e i miei occhi lo contempleranno non da straniero" ( Gb 19,25-27 ).
Sovente il distacco dal coniuge è l'aspetto più duro della vita coniugale.
Queste pagine in semplicità vogliono essere un aiuto cristiano ad affrontare il problema quando questo busserà alla porta della nostra vita.
La morte è sempre un fatto temuto e misterioso, è l'argomento più taciuto anche dai medici e dagli operatori sanitari.
La morte è senza dubbio, oltre alla nascita, il momento più importante della vita di una persona e quindi va vissuto sino in fondo.
La morte è una realtà scomoda, e si vorrebbe dimenticarla; a volte se ne parla tra persone anziane, si è consapevoli che dovrà succedere e anche che il giorno non è molto lontano, ma parlarne sovente non significa prepararsi o affrontare il problema.
Essa fa capolino in modo improvviso, proprio come il padrone di casa di cui parla il Vangelo ( Mt 24,43 ) e ci fa capire quanto sia valso accumulare tesori sulla terra.
- Dopo la morte vi è la vita? Sì.
La risposta ci viene da Cristo, primizia stessa dei risorti, il quale è salito al Padre per prepararci un posto.
- Avrò la retribuzione nella Vita Eterna secondo come avrò vissuto sulla terra?
"Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, quindi, o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre". ( Cat. Chiesa Cat. 1022 ).
"In faccia alla morte l'enigma della condizione umana diventa sommo.
Per un verso la morte corporale è naturale, ma per la fede essa in realtà è "salario del peccato" ( Rm 6,23 ).
Per coloro che muoiono nella grazia di Cristo, è una partecipazione alla morte del Signore, per partecipare anche alla sua Risurrezione" ( Cat. Chiesa Cat. 1006 ).
"La visione cristiana della morte è espressa in modo impareggiabile nella liturgia della Chiesa: "Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di quest'esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo" ( Cat. Chiesa Cat. 1012 ).
"La morte è la fine del pellegrinaggio terreno dell'uomo, è la fine del tempo di grazia e della misericordia che Dio gli offre per realizzare la sua vita terrena secondo il disegno divino e decidere il suo destino ultimo in rapporto a Dio e alla sua vita futura" ( Cat. Chiesa Cat. 1013 ).
"Gesù, il Figlio di Dio, ha liberamente subìto la morte per noi in una sottomissione totale e libera alla volontà di Dio, suo Padre.
Con la sua morte ha vinto la morte, aprendo così a tutti gli uomini la possibilità della salvezza" ( Cat. Chiesa Cat. 1019 ).
"Parti anima cristiana, da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti ha creato, nel nome di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che è morto per te sulla croce, nel nome dello Spirito Santo, che ti è stato dato in dono…
Quando lascerai questa vita, ti venga incontro la Vergine Maria con gli angeli e i santi… mite e festoso ti appaia il volto di Cristo e possa tu contemplarlo per tutti i secoli in eterno" ( dalla Liturgia ).