La missione permanente |
La nostra Chiesa che è in Torino vuole vivere l'inizio del terzo millennio ponendosi in stato di "missione permanente".
L'asserto "Torino missionaria" esprime la convinzione che non ci può essere salvezza se non in Gesù Cristo e ci spinge all'impegno e all'entusiasmo di dirlo a tutti, soprattutto a coloro che abitualmente non incontriamo, che si sono allontanati o che abbiamo allontanato dalle nostre comunità.
Con il Piano Pastorale tutto il Popolo di Dio della nostra diocesi è invitato ad una seria riflessione sul grave compito di annunciare il Signore Gesù a tutti gli uomini che vivono nella realtà concreta del nostro territorio.
Ciò è possibile solo se l'immagine di Chiesa che presentiamo ai nostri fratelli è conforme al pensiero e al progetto di Cristo su di essa.
Dobbiamo interrogarci se essa sa offrire a tutti la gioia di incontrare il Signore nella vita quotidiana e all'interno delle singole comunità.
In una società sempre più scristianizzata e secolarizzata, la Chiesa non può dimenticare che "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna" ( Gv 3,16 ).
Il Piano Pastorale, inoltre, non intende risolversi in un'azione che si limiti unicamente ai confini della comunità ecclesiale, ma stimolare la nostra Chiesa ad aprirsi al mondo intero, a dialogare con la città, con tutti i mondi vitali, per portare, nel rispetto delle diverse autonomie, il suo contributo all'edificazione di una società che rimetta al centro l'uomo e la sua autentica realizzazione, pienamente consapevole che "la gloria di Dio è l'uomo vivente!".
In questo dialogo con il mondo, la Chiesa sa che l'annuncio del Vangelo è il suo primo e fondamentale contributo all'edificazione della città degli uomini,
per cui il Piano Pastorale vuole essere anche un'occasione per interrogarci se le nostre comunità cristiane sappiano offrire, a coloro che sono nel dubbio e che non possono dire di aver incontrato il Dio di Gesù Cristo, quella luce sufficiente per una ricerca tanto appassionata quanto grave è la posta in gioco:
la ricerca del senso della vita e la risposta ai più profondi e drammatici interrogativi che ogni uomo porta nel cuore.