Atto finale Helsinki |
Gli Stati partecipanti,
Affermando che la protezione ed il miglioramento dello ambiente, nonché la protezione della natura e l'utilizzazione razionale delle sue risorse nell'interesse delle generazioni presenti e future sono fra i compiti di maggiore importanza per il benessere dei popoli e lo sviluppo economico di tutti i paesi e che molti problemi riguardanti l'ambiente, particolarmente in Europa, possono essere risolti efficacemente soltanto attraverso una stretta cooperazione internazionale,
Riconoscendo che ciascuno degli Stati partecipanti, conformemente ai principi del diritto internazionale, deve assicurarsi, in uno spirito di cooperazione, che le attività svolte sul proprio territorio non causino il deterioramento dell'ambiente in un altro Stato o in aree situate al di là dei limiti della giurisdizione nazionale,
Considerando che il successo di una politica dell'ambiente presuppone che tutte le categorie della popolazione e tutte le forze sociali, consapevoli della loro responsabilità, contribuiscano a proteggere e a migliorare l'ambiente, ciò che comporta un'azione educativa continua ed approfondita, in particolare per quanto riguarda la gioventù,
Affermando che l'esperienza ha dimostrato che lo sviluppo economico ed il progresso tecnologico debbono essere compatibili con la tutela dell'ambiente e con la conservazione dei valori storici e culturali;
che le misure preventive rappresentano il modo migliore per evitare danni all'ambiente;
e che nello sfruttamento e nella gestione delle risorse naturali è necessario preservare l'equilibrio ecologico,
Concordano, in particolare, di perseguire i seguenti obiettivi di cooperazione:
- studiare, con l'intento di risolverli, quei problemi dell'ambiente che, per loro natura, hanno una dimensione multilaterale, bilaterale, regionale o subregionale;
nonché incoraggiare lo sviluppo di una impostazione interdisciplinare dei problemi dell'ambiente:
- incrementare l'efficacia delle misure nazionali ed internazionali per la protezione dell'ambiente mediante il confronto e, nei casi appropriati, l'armonizzazione dei metodi di raccolta e di analisi dei fatti;
mediante il miglioramento della conoscenza dei fenomeni di inquinamento e l'utilizzazione razionale delle risorse naturali;
mediante lo scambio di informazioni, l'armonizzazione delle definizioni e l'adozione, nei limiti del possibile, di una terminologia comune nel settore dell'ambiente;
- prendere le misure necessarie per ravvicinare le politiche relative all'ambiente e, nei casi appropriati e se possibile, per armonizzarle;
- incoraggiare, ove possibile ed opportuno, gli sforzi sul piano nazionale ed internazionale delle loro organizzazioni, imprese e ditte interessate allo sviluppo, alla produzione ed al perfezionamento dell'attrezzatura destinata alla sorveglianza, alla protezione ed al miglioramento dell'ambiente.
Per raggiungere tali obiettivi,
gli Stati partecipanti sfrutteranno ogni occasione per cooperare in materia di ambiente e, in particolare, nei settori descritti qui di seguito a titolo di esempio:
Desolforazione dei combustibili fossili e dei gas di scarico;
lotta contro l'inquinamento da metalli pesanti, particelle, aerosoli, ossidi di azoto, in particolare quelli emessi da mezzi di trasporto, da centrali elettriche e da altri impianti industriali;
sistemi e metodi di osservazione e di lotta contro l'inquinamento atmosferico e suoi effetti, compreso il trasporto a lunga distanza di inquinanti atmosferici;
Prevenzione e lotta contro l'inquinamento dell'acqua ed in particolare dei fiumi che attraversano frontiere e dei laghi internazionali;
tecniche per il miglioramento della qualità dell'acqua e perfezionamento dei metodi e dei mezzi per la depurazione delle acque di scarico industriali e urbane;
metodi di valutazione delle risorse di acqua dolce e una loro migliore utilizzazione, in particolare sviluppando metodi di produzione meno inquinanti e che comportino un minore consumo di acqua dolce;
Protezione dell'ambiente marino degli Stati partecipanti, specialmente del Mediterraneo, da inquinamenti di origine tellurica e da navi ed altri natanti, in particolare dalle sostanze nocive elencate negli Annessi I e II della Convenzione di Londra sulla prevenzione dell'inquinamento marino provocato da scarico di rifiuti ed altre sostanze;
problemi relativi al mantenimento degli equilibri ecologici marini e delle catene alimentari, in particolare quelli che possono derivare dalla ricerca e dallo sfruttamento delle risorse biologiche e minerali dei mari e del fondo marino;
Problemi collegati con un'utilizzazione più efficace delle terre, compresi il miglioramento, la bonifica e la ricoltivazione della terra;
lotta contro l'inquinamento del suolo, l'erosione provocata dall'acqua e dall'aria, nonchè ogni altra forma di degradazione del suolo,
mantenimento ed incremento della produttività dei suoli, tenendo debitamente conto degli eventuali effetti dannosi derivanti dall'impiego di fertilizzanti chimici e di pesticidi;
Protezione della natura e delle riserve naturali;
conservazione e mantenimento delle risorse genetiche esistenti, in particolare delle specie animali e vegetali rare;
conservazione dei sistemi ecologici naturali;
creazione di riserve naturali e di altri paesaggi e zone protetti, compresa la loro utilizzazione per la ricerca, il turismo, lo svago e altri fini;
Condizioni ambientali connesse con i trasporti, gli alloggi, le zone di lavoro, lo sviluppo e la pianificazione urbanistici, i sistemi di rifornimento idrico e di smaltimento delle acque di scarico;
valutazione degli effetti nocivi del rumore e dei metodi di lotta contro il rumore;
raccolta, trattamento ed utilizzazione dei rifiuti, compresi il recupero ed il riciclaggio dei materiali;
ricerca sui prodotti sostitutivi delle sostanze non biodegradabili;
Studio dei mutamenti del clima, dei paesaggi e degli equilibri ecologici per effetto dei fattori naturali e delle attività dell'uomo;
previsione delle modificazioni genetiche della flora e della fauna che possano derivare dall'inquinamento ambientale;
armonizzazione dei dati statistici, elaborazione di concetti scientifici e di sistemi di reti di sorveglianza, di metodi normalizzati di osservazione, di misurazione e di valutazione dei mutamenti della biosfera;
valutazione degli effetti dei livelli di inquinamento ambientale e della degradazione dell'ambiente sulla salute dell'uomo;
studio e sviluppo di criteri e norme applicabili ai vari inquinanti ambientali e regolamenti riguardanti la produzione e l'uso di vari prodotti;
Misure legislative ed amministrative per la protezione dell'ambiente, comprese le procedure per stabilire metodi di valutazione degli effetti sull'ambiente.
Gli Stati partecipanti dichiarano che i problemi relativi alla protezione e al miglioramento dell'ambiente saranno risolti sia su base bilaterale multilaterale, sia regionale e subregionale, mediante la piena utilizzazione delle strutture e forme di cooperazione esistenti.
Essi svilupperanno la cooperazione nel settore dell'ambiente, tenendo particolarmente in considerazione la Dichiarazione di Stoccolma sull'Ambiente Umano, le risoluzioni pertinenti dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e del Simposio della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite sui problemi dell'ambiente tenutosi a Praga.
Gli Stati partecipanti sono risoluti ad attuare la cooperazione nel settore dell'ambiente in particolare mediante:
- lo scambio di informazioni scientifiche e tecniche, di documentazione e di risultati di ricerche, comprese le informazioni sui metodi di determinazione di eventuali effetti di attività tecniche ed economiche sull'ambiente:
- l'organizzazione di conferenze, simposi e incontri di esperti;
- lo scambio di scienziati, specialisti e tirocinanti;
- la preparazione ed attuazione in comune di programmi e di progetti per lo studio e la soluzione dei vari problemi relativi alla protezione dell'ambiente;
- l'armonizzazione, ove opportuno e necessario, di criteri e di norme per la protezione dell'ambiente, particolarmente al fine di evitare eventuali difficoltà nel commercio che potrebbero derivare dagli sforzi intrapresi per risolvere i problemi ecologici dei processi di produzione e che sono collegati al conseguimento di determinate caratteristiche ecologiche nei prodotti fabbricati;
- le consultazioni sui vari aspetti della protezione dell'ambiente, come concordato tra paesi interessati, specialmente in relazione ai problemi che potrebbero avere conseguenze internazionali.
Gli Stati partecipanti svilupperanno inoltre tale cooperazione:
- promuovendo lo sviluppo, la codificazione e l'applicazione progressivi del diritto internazionale, quale uno dei mezzi di conservazione e miglioramento dell'ambiente umano, includendo principi e pratiche, da loro accettati, che si riferiscono all'inquinamento e ad altri danni ambientali arrecati da attività nello ambito della giurisdizione o sotto il controllo dei loro Stati e che incidano su altri paesi e regioni;
- appoggiando e promuovendo l'applicazione delle convenzioni internazionali pertinenti cui essi aderiscono, in particolare quelle intese a prevenire ed a combattere l'inquinamento marino e delle acque dolci,
raccomandando agli Stati di ratificare le convenzioni già firmate nonché esaminando la possibilitá di aderire ad altre convenzioni appropriate delle quali essi attualmente non fanno parte;
- adoperandosi, nei casi appropriati e se possibile, per la inclusione dei vari settori di cooperazione nei programmi di lavoro della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite, appoggiando tale cooperazione nel quadro di questa Commissione e del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente e tenendo conto dei lavori di altre organizzazioni internazionali competenti di cui sono membri;
- facendo più ampio uso, in ogni tipo di cooperazione. delle informazioni già disponibili provenienti da fonti nazionali ed internazionali, compresi i criteri concordati internazionalmente ed utilizzando le possibilità ed i mezzi delle varie organizzazioni internazionali competenti.
Gli Stati partecipanti concordano sulle seguenti raccomandazioni relative a misure specifiche:
- sviluppare, tramite la cooperazione internazionale, un vasto programma di sorveglianza e di valutazione del trasporto a grande distanza degli inquinanti atmosferici, cominciando dall'anidride solforosa e passando poi eventualmente ad altri inquinanti, e a tal fine tenere conto di elementi di base di un programma di cooperazione che sono stati individuati dagli esperti riuniti a Oslo nel dicembre.1974 su invito dell'Istituto Norvegese di Ricerche Atmosferiche;
- adoperarsi affinché nel quadro della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite venga effettuato uno studio delle procedure e delle pertinenti esperienze relative alle attività dei Governi per lo sviluppo nei loro paesi dei mezzi diretti a prevedere adeguatamente le conseguenze sull'ambiente delle attività economiche e dello sviluppo tecnologico.
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