Esodo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Incontro di Ietro e di Mosè |
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1 Ietro, sacerdote di Madiam, suocero di Mosè, venne a sapere quanto Dio aveva operato per Mosè e per Israele, suo popolo, come il Signore aveva fatto uscire Israele dall'Egitto. |
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2 Allora Ietro prese con sé Zippora, moglie di Mosè, che prima egli aveva rimandata, | ||
3 e insieme i due figli di lei, uno dei quali si chiamava Gherson, perché egli aveva detto: « Sono un emigrato in terra straniera », |
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4 e l'altro si chiamava Eliezer, perché « Il Dio di mio padre è venuto in mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del faraone ». | ||
5 Ietro dunque, suocero di Mosè, con i figli e la moglie di lui venne da Mosè nel deserto, dove era accampato, presso la montagna di Dio. | ||
6 Egli fece dire a Mosè: « Sono io, Ietro, tuo suocero, che vengo da te con tua moglie e i suoi due figli! ». |
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7 Mosè andò incontro al suocero, si prostrò davanti a lui e lo baciò; poi si informarono l'uno della salute dell'altro ed entrarono sotto la tenda. | ||
8 Mosè raccontò al suocero quanto il Signore aveva fatto al faraone e agli Egiziani per Israele, tutte le difficoltà loro capitate durante il viaggio, dalle quali il Signore li aveva liberati. | ||
9 Ietro gioì di tutti i benefici che il Signore aveva fatti a Israele, quando lo aveva liberato dalla mano degli Egiziani. | ||
10 Disse Ietro: « Benedetto sia il Signore, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano del faraone: egli ha strappato questo popolo dalla mano dell'Egitto! | ||
11 Ora io so che il Signore è più grande di tutti gli dei, poiché egli ha operato contro gli Egiziani con quelle stesse cose di cui essi si vantavano ». | ||
12 Poi Ietro, suocero di Mosè, offrì un olocausto e sacrifici a Dio. Vennero Aronne e tutti gli anziani d'Israele e fecero un banchetto con il suocero di Mosè davanti a Dio. |
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Istituzione dei giudici |
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13 Il giorno dopo Mosè sedette a render giustizia al popolo e il popolo si trattenne presso Mosè dalla mattina fino alla sera. | ||
14 Allora Ietro, visto quanto faceva per il popolo, gli disse: « Che cos'è questo che fai per il popolo? Perché siedi tu solo, mentre il popolo sta presso di te dalla mattina alla sera? ». |
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15 Mosè rispose al suocero: « Perché il popolo viene da me per consultare Dio. | ||
16 Quando hanno qualche questione, vengono da me e io giudico le vertenze tra l'uno e l'altro e faccio conoscere i decreti di Dio e le sue leggi ». |
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17 Il suocero di Mosè gli disse: « Non va bene quello che fai! | ||
18 Finirai per soccombere, tu e il popolo che è con te, perché il compito è troppo pesante per te; tu non puoi attendervi da solo: |
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19 Ora ascoltami: ti voglio dare un consiglio e Dio sia con te! Tu sta' davanti a Dio in nome del popolo e presenta le questioni a Dio. | ||
20 A loro spiegherai i decreti e le leggi; indicherai loro la via per la quale devono camminare e le opere che devono compiere. | ||
21 Invece sceglierai tra tutto il popolo uomini integri che temono Dio, uomini retti che odiano la venalità e li costituirai sopra di loro come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. |
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22 Essi dovranno giudicare il popolo in ogni circostanza; quando vi sarà una questione importante, la sottoporranno a te, mentre essi giudicheranno ogni affare minore. Così ti alleggerirai il peso ed essi lo porteranno con te. |
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23 Se tu fai questa cosa e se Dio te la comanda, potrai resistere e anche questo popolo arriverà in pace alla sua meta ». | ||
24 Mosè ascoltò la voce del suocero e fece quanto gli aveva suggerito. | ||
25 Mosè dunque scelse uomini capaci in tutto Israele e li costituì alla testa del popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. | ||
26 Essi giudicavano il popolo in ogni circostanza: quando avevano affari difficili li sottoponevano a Mosè, ma giudicavano essi stessi tutti gli affari minori. | ||
27 Poi Mosè congedò il suocero, il quale tornò al suo paese. |
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Indice |
18,1-12 | Mosè ritrova la sua famiglia Racconto elohista che si ricollega a quello del soggiorno di Mosè in Madian ( Es 2,11-4,31 ). - Si è voluto dare allo jahvismo un'origine madianita: in Madian Mosè ha ricevuto la rivelazione del nome divino ( Es 3,1 ); Ietro è « sacerdote di Madian » ( Es 18,1 ), invoca il nome di Jahve ( v 10 ), gli offre sacrifici e presiede il pasto che segue ( v 12 ). In realtà, Ietro riconosce la grandezza e la potenza di Jahve, ma ciò non significa che Jahve fosse il suo Dio, e neppure che si sia convertito a Jahve ( cf. per esempio, le professioni di fede del faraone, Es 9,27, e di Raab, Gs 2,9-10 ), sebbene la tradizione abbia potuto interpretare così ( v 12 ). La « montagna di Dio » ( v 5 ) non è un santuario madianita servito da Ietro: egli ci viene per incontrare Mosè e ne riparte per il suo paese ( v 27 ). Anche l'origine madianita del nome di Jahve resta una pura ipotesi ( cf. Es 3,13+ ). In ogni modo, preso a prestito o no, il nome di Jahve esprimerà una realtà religiosa tutta nuova. |
18,2 | aveva rimandata: unica menzione di un ripudio della moglie di Mosè. Tradizione indipendente da quella di Es 4,19-20 e Es 24-26. |
18,4 | Gherson: cf. Es 2,22. Eliezer: 'Eli - il mio Dio ( è ) 'ezer - aiuto. |
18,6 | Egli fece dire a Mosè: Sono io, Ietro: BJ traduce: « dissero a Mosè: ecco », con i LXX e sir.; il TM ha: « Egli ( Ietro ) disse … sono io ». |
18,11 | poiché egli ha operato contro gli Egiziani con quelle stesse cose di cui essi si vantavano: questa fine del v è probabilmente incompleta e corrotta. |
18,12 | offrì: con le versioni; il TM ha: « prese ». - Questo v che sembra interpretare la dichiarazione di Ietro come una conversione ( offre sacrifici ) e non parla più di Mosè, è probabilmente un'aggiunta. |
18,13-27 | Istituzione dei giudici Misura che suppone un popolo già numeroso e sedentarizzato ( cf. v 23 ) e attribuisce a Mosè una decentralizzazione del potere giudiziario che è sicuramente molto posteriore. Però il fatto che una tale misura sia attribuita all'intervento di Ietro può testimoniare un'influenza madianita sulla prima organizzazione del popolo. |