Genesi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
I sogni del Faraone |
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1 Al termine di due anni, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo. | |||
2 Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse e si misero a pascolare tra i giunchi. | |||
3 Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo. | |||
4 Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò. |
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5 Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe spuntarono da un unico stelo, grosse e belle. | |||
6 Ma ecco sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente spuntarono dopo quelle. | |||
7 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegliò: era stato un sogno. |
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8 Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone. |
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9 Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: « Io devo ricordare oggi le mie colpe. | |||
10 Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri. | |||
11 Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un significato particolare. | |||
12 Ora era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno spiegazione del suo sogno. | |||
13 Proprio come ci aveva interpretato, così avvenne: io fui restituito alla mia carica e l'altro fu impiccato ». | |||
14 Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone. |
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15 Il faraone disse a Giuseppe: « Ho fatto un sogno e nessuno lo sa interpretare; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito ». | |||
16 Giuseppe rispose al faraone: « Non io, ma Dio darà la risposta per la salute del faraone! ». |
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17 Allora il faraone disse a Giuseppe: « Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo. | |||
18 Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi. | |||
19 Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di forma e magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto. | |||
20 Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse. | |||
21 Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai. |
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22 Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e belle. | |||
23 Ma ecco sette spighe secche, vuote e arse dal vento d'oriente, spuntavano dopo quelle. | |||
24 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho detto agli indovini, ma nessuno mi dà la spiegazione ». |
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25 Allora Giuseppe disse al faraone: « Il sogno del faraone è uno solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al faraone. | |||
26 Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno. | |||
27 E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d'oriente sono sette anni: vi saranno sette anni di carestia. | |||
28 È appunto ciò che ha detto al faraone: quanto Dio sta per fare, l'ha manifestato al faraone. | |||
29 Ecco stanno per venire sette anni, in cui sarà grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto. | |||
30 Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quella abbondanza nel paese d'Egitto e la carestia consumerà il paese. | |||
31 Si dimenticherà che vi era stata l'abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in seguito, perché sarà molto dura. | |||
32 Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla. | |||
33 Ora il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo del paese d'Egitto. | |||
34 Il faraone inoltre proceda a istituire funzionari sul paese, per prelevare un quinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni di abbondanza. | |||
35 Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l'autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. | |||
36 Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia ». | |||
Promozione di Giuseppe |
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37 La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. | |||
38 Il faraone disse ai ministri: « Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio? ». |
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39 Poi il faraone disse a Giuseppe: « Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, nessuno è intelligente e saggio come te. |
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40 Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te ». |
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41 Il faraone disse a Giuseppe: « Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto ». | |||
42 Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abito di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro. | |||
43 Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: « Abrech ». E così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto. |
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44 Poi il faraone disse a Giuseppe: « Sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare al mano o il piede in tutto il paese d'Egitto ». | |||
45 E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe uscì per tutto il paese d'Egitto. |
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46 Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò al faraone re d'Egitto. Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. |
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47 Durante i sette anni a di abbondanza la terra produsse a profusione. | |||
48 Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali vi era stata l'abbondanza nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in ogni città ripose i viveri della campagna circostante. | |||
49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile. | |||
I figli di Giacobbe |
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50 Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. | |||
51 Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, « perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre ». | |||
52 E il secondo lo chiamò Efraim, « perché - disse - Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione ». | |||
53 Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto | |||
54 e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane. |
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55 Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: « Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà ». |
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56 La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si aggravava in Egitto. |
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57 E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra. |
Indice |
41,1-57 | c 41 Questo racconto continua il precedente e proviene dalla stessa fonte elohista, ma vi mescola, soprattutto a partire dal v 33, i resti di una tradizione parallela, attribuita alla corrente jahvista. |
41,8 | L'Egitto era la terra dei maghi e dei saggi (
Es 7,11.22;
Es 8,1;
1 Re 5,10; Is 19,11.13 ), ma la loro scienza è eclissata da quella che Dio dispensa ai suoi. Il tema si ritrova nella storia di Mosè ( Es 7-8; cf. in un altro quadro Dn 2 ). |
41,27 | vuote: con il TM; BJ tra duce: « gracili » con le versioni. |
41,43 | Abrech: termine di significato sconosciuto. L'autore si rappresenta questa investitura secondo ciò che ha sentito dire della corte d'Egitto: Giuseppe diviene il vizir d'Egitto; senza altro superiore che il faraone, egli regge la sua casa che è la sede dell'amministrazione, detiene il sigillo regale. I cursori che precedono il suo carro di onore gridano: « Abrech », che può spiegarsi con l'egiziano ib-r-k, « il tuo cuore a te », « attenzione ». |
41,45 | Safnat-Panèach: può significare "Dio dice: egli è vivente", ma sono possibili anche altre traduzioni; Eliòpoli è centro del culto a Ra, il dio del sole. Nomi egiziani: Zafnat-Paneach = « Dio dice: egli è vivente »; Asenat = « Appartenente alla dea Neit »; Potifera, medesimo nome che Potifar di Gen 37,36 = « Dono di Ra » ( il dio solare ). Il suocero di Giuseppe è sacerdote di On = Eliopoli, centro del culto solare, il cui sacerdozio aveva un ruolo politico importante. Giuseppe è alleato alla più alta nobiltà di Egitto. Ma questi tipi di nomi non sono attestati prima delle dinastie XX-XXI. Sono il prodotto dell'erudizione dell'autore. |
41,48 | nei quali vi era stata abbondanza: con sam. e i LXX; il TM ha: « che ci fu ». |
41,51-52 | Come in molti altri casi, il nome è spiegato con un'etimologia per assonanza. Manasse è collegato alla radice di un verbo ebraico che vuol dire "far dimenticare"; Èfraim, a una radice che vuol dire "rendere fecondo". |
41,52 | Il nome di Manasse, in ebraico Menashsheh, è spiegato da nashshanî, « mi ha fatto dimenticare »; quello di Èfraim con hifranî, « mi ha reso fecondo ». |
41,56 | tutti i depositi in cui vi era grano: con i LXX, sir.; il TM ha: « tutto ciò che era in essi » e vendette: conget.; il TM ha: « e acquistò ». |