Dio disse ad Adamo che certamente sarebbe morto nel giorno in cui avrebbe mangiato dell'albero della conoscenza del bene e del male ( Gen 2,1; Gen 3,3-4 ).
Ma in realtà non morì lo stesso giorno, anzi visse 930 anni ( Gen 5,5 ), anche se non si sa quanto tempo sia passato dalla creazione di Adamo fino alla caduta.
Ci sono due modi quindi per comprendere questo "nel giorno morirai".
Il primo è che si riferisce alla morte spirituale: quando peccò, il suo rapporto di intimità con Dio fu staccato subito, ed Adamo era ( spiritualmente ) morte nei suoi peccati ( Ef 2,1 ).
L'altro è che Adamo diventò soggetto alla morte, cioè la morte diventò una certezza e il processo della morte iniziò subito, perché per mezzo del suo peccato la morte è entrata nel mondo ( Rm 5,12 ).
C'è una simile espressione in 1 Re 2,37, in cui Davide dice che quando ( il giorno che ) Simei oltrepassa il torrente, per certo morirà, cioè la sua morte sarebbe certa anche se non quel giorno.
Alla fine, queste due spiegazioni sono identiche, perché la morte spirituale causa anche la morte fisica ( subito, o l'essere soggetto al processo della morte ), sia per Adamo sia per noi.