Di solito non dobbiamo giustificare le azioni di Abramo e gli altri protagonisti della Bibbia: a volte sbagliarono.
Ma in questo caso, in realtà Abramo non voleva mandare via suo figlio Ismaele ( Gen 21,11 ).
Era invece il desiderio di Sara ( Gen 21,9-10 ), e Dio comandò ad Abramo di mandarli via anche se non voleva ( Gen 21,12-13 ).
Però anche se Sara lo voleva fare per toglierli di mezzo per dare di più a suo figlio Isacco ( Gen 21,10 ), Dio lo voleva fare per benedirli.
Certo, Ismaele non poteva ereditare la promessa divina, ciò toccava solo a Isacco ( Gen 21,12 ), ma Dio voleva fare di Ismaele una grande nazione ( Gen 21,13,18.20 ).
Questo non sarebbe stato possibile mentre Ismaele abitava ancora con Abramo.
L'avvenimento illustra quindi la fedeltà di Dio alla sua promessa e la sua bontà verso i suoi figli, come Dio usa dei desideri malvagi per compiere i suoi buoni propositi, oltre al male che può venire dalla poligamia.