In un certo senso, non è un brano difficile: la risposta è semplicemente sì.
Ma può essere difficile accettare che Dio agisce in quel modo.
Dio stesso dice al profeta Abacuc che ci si deve meravigliare di quello che fa, che non si crederebbe ( Ab 1,5 ).
Poi Abacuc nella sua risposta a Dio ha difficoltà riconciliare questi atti di Dio con il suo carattere, perché è troppo puro per sopportare il male ( Ab 1,13 ).
Cominciamo dall'inizio.
Abacuc in Ab 1,2-4 grida a Dio che c'è troppa malvagità nel regno di Giuda, il popolo di Dio, e sembra che Dio non ci faccia niente.
Dio risponde in Ab 1,5-11 che farà qualcosa: susciterà i Babilonesi, una nazione crudele, per giudicare i Giudei.
Abacuc in Ab 1,12-2,1 fa una rimostranza, che i Babilonesi erano malvagi, per cui Dio non li doveva tollerare, e non potevano giudicare i Giudei che erano meno malvagi di loro.
Nella sua risposta finale in Ab 2,2-20, Dio afferma che anche i Babilonesi saranno giudicati per la loro malvagità, e che alla fine, quando tutta la malvagità sarà distrutta, la conoscenza della gloria del Signore riempirà la terra.
Intanto, mentre gli orgogliosi non agiscono rettamente, il giusto deve continuare a vivere per fede ( Ab 2,4 ), che Dio è perfetto e puro, che compierà i suoi propositi e non lascerà la malvagità impunita.
Per compiere i suoi propositi, Dio può usare il male, pur rimanendo puro.
Lui non è responsabile per quello che il male compie, ma è così sovrano che neanche il male è fuori del suo controllo.
Gli ingiusti sono responsabili per quello che fanno, ma fanno comunque il gioco di Dio adempiendo il suo giusto proposito.
E il proposito finale di Dio è di distruggere ogni ingiustizia nell'universo.
L'esempio più chiaro di questo è la morte di Gesù: uomini malvagi lo crocifissero, per cui Dio non fece niente di ingiusto, ma attraverso le loro azioni Dio compì il suo giusto proposito di salvezza pur rimanendo giusto.
Per simili brani, vedi i commenti su 1 Cronache 21,1; Isaia 10,5-6; Isaia 45,7.