Bisogna chiedere prima di tutto il significato per il Salmista, che scrisse il salmo.
Lui celebra l'incoronamento del nuovo re della stirpe di Davide, che è l'unto di Dio per compiere i suoi propositi.
La generazione qui si riferisce al fatto che è stabilito da Dio come suo re ( Sal 2,6 ).
Il Salmo però ha un significato più profondo, che il Salmista capiva solo in parte ( 1 Pt 1,11-12 ), e che fu adempiuto in Cristo, il vero Unto ( cioè Cristo o Messia ) e Figlio di Dio.
Così il Nuovo Testamento cita questo versetto tre volte.
In At 13,33, la generazione si riferisce alla risurrezione di Gesù, dove ricevette una nuova vita.
Eb 1,5; Eb 5,5 non spiegano la generazione, ma usano il versetto per indicare la superiorità di Gesù agli angeli, in quanto chiamato Figlio ( forse collegando il versetto con la promessa di 2 Sam 7,14 ), e che, similmente ad Aronne, Gesù fu nominato sacerdote invece prendersi il sacerdozio.
Il NT capisce il Salmo quindi come un riferimento a come Dio stabilì Gesù come suo re messianico.
Il Salmo è a volte usato per parlare dell'eterna generazione del Figlio ( una dottrina basata su altri brani della Bibbia, per esempio quelli che chiamano Gesù "unigenito" Gv 1,14,18; Gv 3,16.18; 1 Gv 4,9 ), ma probabilmente il Salmo non si riferiva a questa generazione.