Salmi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Il dramma messianico |
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1 Perché le genti congiurano perché invano cospirano i popoli? |
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2 Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia: |
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3 « Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami » |
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4 Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore. |
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5 Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: |
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6 « Io l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte » |
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7 Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto « Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. |
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8 Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra. |
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9 Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai ». |
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10 E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra; |
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11 servite Dio con timore e con tremore esultate; |
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12 che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia. |
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Indice |
2,1 | Sorto originariamente come inno per l'intronizzazione del re (
vv. 6-9 ), questo salmo regale esprime la certezza che il Signore sosterrà sempre il suo consacrato, nonostante i mutamenti e le alterne vicende della storia. Tutto ciò in Israele si rendeva visibile nella dinastia davidica, depositaria delle promesse e delle benedizioni messianiche ( 2 Sam 7 ). Questo spiega la lettura messianica del Sal 2 e la sua applicazione ( insieme con il Sal 110 ) a Gesù, Figlio di Dio e messia ( At 13,33; Eb 1,5; Eb 5,5 ). Le sue prospettive sono messianiche ed escatologiche. |
2,6 | santo monte: la « montagna di Dio » era dapprima il Sinai (
Es 3,1;
Es 18,5 ), dove Mosè aveva incontrato Dio e ricevuto da lui la legge (
Es 24,12-18;
Dt 33,2; cf. 1 Re 19,8 ). Quando Salomone edificò il tempio sul mon¬te Sion ( 2 Sam 5,9+ ), questo diventò l'unico monte dove Dio risiedeva, dove l'uomo « saliva » per ascoltarlo e adorarlo ( cf. Dt 12,2-3+ ). Esso diede poi il nome a tutta la città di Gerusalemme, città del re messianico in cui si raduneranno i popoli ( Sal 48,1+; Is 2,1-3; Is 11,9; Is 24,23; Is 56,7; Gl 3,5; Zc 14,16-19; cf. Eb 12,22; Ap 14,1; Ap 21,1+ ). |
2,7 | Cosa significa la generazione del figlio di Dio? Dopo i ribelli ( v 3 ) e dopo Jahve ( v 6 ), prende la parola il Messia. Consacrandolo re su Israele ( v 6 ), Dio lo ha dichiarato « suo figlio », secondo una formula familiare all'antico Oriente, ma che, ripresa già dalla promessa messianica di 2 Sam 7, riceverà un senso più profondo: il v 7 sarà applicato da Eb 1,5, poi dalla tradizione e dalla liturgia, alla generazione eterna del Verbo. |
2,9 | Le spezzerai: le forti immagini alludono, probabilmente, all'uso degli antichi di scrivere i nomi dei re e delle città nemiche su vasi di argilla, che venivano poi frantumati per simboleggiarne la caduta e la fine. Il Re-Messia è qui rappresentato nel suo ruolo guerresco tradizionale. |
2,11 | esultate: con volg.; BJ ha: « baciate i suoi piedi », nashshequ beraglajw, conget.; ebr., greco e Targum hanno « ed esultate… baciate il figlio » o « baciate ciò che è puro » ( il rotolo della legge ), wegîlu … nashshequ bar ( cf.
Sal 19,9 ). L'ebraico ha forse voluto eliminare l'antropomorfismo. BC ha omesso l'ebraico nashshequ bar, che i LXX e volg. traducono con apprehendite disciplinam e san Girolamo con adorate pure ( « in purità » ). |