1 Re |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La costruzione del Tempio |
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1 Alla costruzione del tempio del Signore fu dato inizio l'anno quattrocentoottanta dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, l'anno quarto del regno di Salomone su Israele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese. |
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2 Il tempio costruito dal re Salomone per il Signore, era lungo sessanta cubiti, largo venti, alto trenta. | |||
3 Davanti al tempio vi era un atrio lungo venti cubiti, in base alla larghezza del tempio, ed esteso per dieci cubiti secondo la larghezza del tempio. | |||
4 Fece nel tempio finestre quadrangolari con grate. | |||
5 Intorno al muro del tempio fu costruito un edificio a piani, lungo la navata e la cella. | |||
6 Il piano più basso era largo cinque cubiti, quello di mezzo sei e il terzo sette, perché le mura esterne, intorno, erano state costruite a riseghe, in modo che le travi non poggiassero sulle mura del tempio. | |||
7 Per la sua costruzione si usarono pietre lavorate e intere; durante i lavori nel tempio non si udì rumore di martelli, di piccone o di altro arnese di ferro. | |||
8 La porta del piano più basso era sul lato destro del tempio; per mezzo di una scala a chiocciola si passava al piano di mezzo e dal piano di mezzo a quello superiore. | |||
9 In tal modo Salomone costruì il tempio; dopo averlo terminato, lo ricoprì con assi e travi di cedro. | |||
10 Innalzò anche l'ala laterale intorno al tempio, alta cinque cubiti per piano; la unì al tempio con travi di cedro. | |||
11 E il Signore parlò a Salomone e disse: | |||
12 « Riguardo al tempio che stai edificando, se camminerai secondo i miei decreti, se eseguirai le mie disposizioni e osserverai tutti i miei comandi, uniformando ad essi la tua condotta, io confermerò a tuo favore le parole dette da me a Davide tuo padre. |
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13 Io abiterò in mezzo agli Israeliti; non abbandonerò il mio popolo Israele ». | |||
L'interno. Il Santo dei Santi |
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14 Terminata la costruzione del tempio, |
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15 Salomone rivestì all'interno le pareti del tempio con tavole di cedro dal pavimento al soffitto; rivestì anche con legno di cedro la parte interna del soffitto e con tavole di cipresso il pavimento. | |||
16 Separò uno spazio di venti cubiti, a partire dal fondo del tempio, con un assito di tavole di cedro che dal pavimento giungeva al soffitto, e la cella che ne risultò all'interno divenne il santuario, il Santo dei santi. | |||
17 La navata di fronte ad esso era di quaranta cubiti. | |||
18 Il cedro all'interno del tempio era scolpito a rosoni e a boccioli di fiori; tutto era di cedro e non si vedeva una pietra. | |||
19 Per l'arca dell'alleanza del Signore fu apprestata una cella nella parte più segreta del tempio. | |||
20 La cella interna era lunga venti cubiti e alta venti. La rivestì d'oro purissimo e vi eresse un altare di cedro. |
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21 Salomone rivestì l'interno del tempio con oro purissimo e fece passare, davanti alla cella, un velo che scorreva mediante catenelle d'oro e lo ricoprì d'oro. | |||
22 E d'oro fu rivestito tutto l'interno del tempio, e rivestì d'oro anche tutto l'altare che era nella cella. | |||
I Cherubini |
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23 Nella cella fece due cherubini di legno di ulivo, alti dieci cubiti. |
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24 L'ala di un cherubino era di cinque cubiti e di cinque cubiti era anche l'altra ala del cherubino; c'erano dieci cubiti da una estremità all'altra delle ali. | |||
25 Di dieci cubiti era l'altro cherubino; i due cherubini erano identici nella misura e nella forma. | |||
26 L'altezza di un cherubino era di dieci cubiti, così anche quella dell'altro. | |||
27 Pose i cherubini nella parte più riposta del tempio, nel santuario. I cherubini avevano le ali spiegate; l'ala di uno toccava la parete e l'ala dell'altro toccava l'altra parete; le loro ali si toccavano in mezzo al tempio, ala contro ala. |
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28 Erano anch'essi rivestiti d'oro. | |||
29 Ricoprì le pareti del tempio con sculture e incisioni di cherubini, di palme e di boccioli di fiori, all'interno e all'esterno. | |||
30 Ricoprì d'oro il pavimento del tempio, all'interno e all'esterno. | |||
Le porte. Il cortile |
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31 Fece costruire la porta della cella con battenti di legno di ulivo; il frontale e gli stipiti formavano un pentagono. | |||
32 I due battenti erano di legno di ulivo. Su di essi fece scolpire cherubini, palme e boccioli di fiori, che ricoprì d'oro, stendendo lamine d'oro sui cherubini e sulle palme. |
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33 Lo stesso procedimento adottò per la porta della navata, che aveva stipiti di legno di ulivo a forma quadrangolare. | |||
34 I due battenti erano di legno di abete; un battente era costituito da due pezzi girevoli e così l'altro battente. | |||
35 Vi scolpì cherubini, palme e boccioli di fiori, che ricoprì d'oro lungo le linee dell'incisione. | |||
36 Costruì il muro del cortile interno con tre ordini di pietre squadrate e con un ordine di tavole di cedro. | |||
Le date |
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37 Nell'anno quarto, nel mese di Ziv, si gettarono le fondamenta del tempio del Signore. | |||
38 Nell'anno undicesimo, nel mese di Bul, che è l'ottavo mese, fu terminato il tempio in tutte le sue parti e con tutto l'occorrente. Salomone lo edificò in sette anni. |
Indice |
6,1-38 | Costruzione del tempio 6,1 L'anno quattrocentoottantesimo: la data di 480 anni è il risultato di un calcolo erudito e tardivo che si basa sul numero dei sacerdoti in carica da Aronne fino a Sadoc, moltiplicato per 40 secondo il computo convenzionale di 40 anni per una generazione. Come data assoluta dell'inizio dei lavori del tempio si può pensare al 960 circa a.C. |
6,2 | Supponendo che il cubito corrispondesse a circa 50 centimetri, avremmo più o meno le seguenti dimensioni: m 30 x 10 x 15. il tempio era un edificio rettangolare composto di tre locali in successione. L'Ulam è il vestibolo; l'Ekal, chiamato più tardi il Santo, è la grande sala del culto; il Debir, la camera posteriore, è la parte più sacra che verrà chiamata il Santo dei santi, dove è riposta l'arca dell'alleanza ( 1 Re 6,19 ). La differenza di altezza tra l'Ekal e il Debir ( 1 Re 6,2.10 ) indica che il pavimento del Debir era sopraelevato, formando una specie di palco per l'arca. Il Debir doveva essere separato dall'Ekal con un tramezzo. Su tre dei fianchi esterni del tempio era appoggiato un edificio di tre piani non molto alti ( 1 Re 6,10 ). Confrontare la descrizione della tenda nel deserto ( Es 26= Es 36 ) con quella del tempio futuro in Ez 40-42. Trenta: con il TM; BJ con i LXX legge: « venticinque ». |
6,4 | quadrangolari con grate: BJ traduce: « a cornici e a griglie », traduzione incerta. |
6,5 | un edificio: l'ebraico ripete qui: « attorno ai muri del tempio », omesso dal greco. |
6,6 | il piano: con i LXX; il TM ha: « l'annesso ». |
6,9 | Il senso delle ultime parole è incerto. |
6,16 | BJ traduce: « Egli costruì i venti cubiti a partire dal fondo del tempio con assi di cedro dal pavimento fino alle travi ( con i LXX; il TM ha: « pareti » ), e furono separati ( wa-jibbadlû, conget.; il TM ha: « egli ne costruì », wa-jiben lô ) dal tempio per il Debir, il Santo dei santi ». |
6,17 | BJ traduce: « Il tempio aveva quaranta cubiti - è l'Ekal - davanti al Debir »; « davanti al Debir » è messo erroneamente dall'ebraico all'iniziò del v 20. |
6,20 | altare di cedro: si tratta dell'altare dell'incenso ( cf. Es 30,1+ ). |
6,22 | e rivestì d'oro anche tutto l'altare che era nella cella: con il TM; BJ con i LXX omette. |
6,23 | Dopo ulivo, una o due parole cadute dal testo. due cherubini: conosciuti dalla mitologia e dall'archeologia mesopotamica, i cherubini erano quadrupedi alati, con testa umana. Qui sono a protezione dell'arca dell'alleanza ( vedi 1 Re 8,7 ). |
6,29 | all'interno e all'esterno: qui, come nel
v 30, « interno » ( restituito per congettura, l'ebraico è corrotto ) designa il Debir o « tempio interno » (
v 27 ); « l'esterno » viene applicato, per opposizione, all'Ekal. I due vv sono un'aggiunta. |
6,31ss | Descrizione di difficile interpretazione. Il testo deve essere corrotto o il senso di molti termini tecnici è incerto. |
6,36 | cortile interno: quello dove si elevava il tempio, in opposizione al grande cortile ( 1 Re 7,12 ) che circondava tempio e palazzo. tavole di cedro: le tavole formavano una catenatura che assicurava la stabilità del muro. La sovrastruttura era probabilmente in mattoni. |