2 Maccabei |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Campagna di Antioco V e di Lisia. Supplizio di Menelao |
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1 Nell'anno centoquarantanove giunse notizia agli uomini di Giuda che Antioco Eupàtore muoveva contro la Giudea con numerose truppe; | |||
2 era con lui Lisia, suo tutore e preposto agli affari dello stato, che aveva con sé un esercito greco di centodiecimila fanti, cinquemilatrecento cavalli, ventidue elefanti e trecento carri falcati. |
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3 A costoro si unì anche Menelao, il quale incoraggiava con molta astuzia Antioco, non per la salvezza della patria, ma per la speranza di essere rimesso al suo posto di comando. | |||
4 Ma il Re dei re eccitò l'ira di Antioco contro quello scellerato e, quando Lisia ebbe additato costui come causa di tutti i mali, diede ordine che fosse condotto a Berèa e messo a morte secondo l'usanza del luogo. | |||
5 Vi è là una torre di cinquanta cubiti piena di cenere. Essa ha un ordigno girevole che da ogni lato fa cadere a precipizio sulla cenere. |
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6 Di lassù chi è reo di sacrilegio o chi ha raggiunto gli estremi in certi altri delitti, tutti lo spingono alla morte. | |||
7 In tal modo l'empio Menelao incontrò la morte e non trovò terra per la sepoltura; | |||
8 giusto castigo poiché, dopo aver commesso molti delitti attorno all'altare dov'erano il fuoco sacro e la cenere, nella cenere trovò la sua morte. | |||
Preghiere e successi dei Giudei presso Modin |
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9 Il re avanzava con barbari sentimenti e con l'intenzione di far provare ai Giudei trattamenti peggiori di quelli che avevano subiti sotto suo padre. | |||
10 Quando Giuda seppe queste cose, ordinò al popolo di pregare il Signore giorno e notte, perché, come altre volte, così anche ora aiutasse coloro che erano in pericolo di essere privati della legge, della patria e del tempio santo | |||
11 e non permettesse che il popolo, che aveva appena goduto di un breve respiro, cadesse in mano a quegli infami pagani. |
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12 Quando ebbero fatto ciò tutti insieme ed ebbero supplicato il Signore misericordioso con gemiti e digiuni e prostrazioni per tre giorni continui, Giuda li esortò e comandò loro di tenersi preparati. | |||
13 Tenuto poi un convegno a parte con gli anziani, decise che si dovesse, con l'aiuto di Dio, risolvere le cose uscendo a battaglia prima che l'esercito del re entrasse nella Giudea e si impadronisse della città. | |||
14 Affidando poi ogni cura al creatore del mondo, esortò i suoi a combattere da prodi fino alla morte per le leggi, per il tempio, per la città, per la patria, per le loro istituzioni, e pose il campo vicino a Modin. | |||
15 Data ai suoi uomini la parola d'ordine « Vittoria di Dio », con giovani valorosi ben scelti, piombò di notte sulla tenda del re nell'accampamento, uccise circa tremila uomini e trafisse il più grosso degli elefanti insieme con l'uomo che era nella torretta |
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16 e alla fine riempirono tutto il campo di terrore e confusione; poi se ne tornarono ad impresa ben riuscita. | |||
17 Quando già spuntava il giorno, la cosa era compiuta, per la protezione del Signore che aveva assistito Giuda. | |||
Antioco V tratta con i Giudei |
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18 Il re, avuto questo saggio dell'audacia dei Giudei, tentata con l'astuzia la conquista delle posizioni. |
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19 Così si spingeva contro Bet-Zur, una ben munita fortezza dei Giudei, ma veniva respinto, aveva sfortuna e falliva; | |||
20 mentre Giuda faceva giungere il necessario agli assediati. | |||
21 Intanto Rodoco, appartenente alle file dei Giudei, aveva rivelato i segreti ai nemici: fu ricercato, preso e tolto di mezzo. | |||
22 Il re tornò a trattare con quelli che erano in Bet-Zur, diede e ricevette la destra di pace e se ne andò. Assalì gli uomini di Giuda ma ebbe la peggio. |
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23 Ricevette poi notizia che Filippo, lasciato in Antiochia a dirigere gli affari, agiva da dissennato e ne rimase sconcertato; inviò i Giudei a trattare, si sottomise, si obbligò con giuramento a rispettare tutte le giuste condizioni, ristabilì l'accordo e offrì un sacrificio, onorò il tempio e beneficò il luogo. | |||
24 Fece accoglienze al Maccabeo e lasciò Egemònide come stratega da Tolemàide fino al paese dei Gerreni. | |||
25 Venne a Tolemàide, ma i cittadini di Tolemàide si mostrarono malcontenti per quegli accordi; erano irritati contro coloro che avevano voluto abolire i loro privilegi. | |||
26 Salì allora sulla tribuna Lisia, fece la sua difesa meglio che poté, li persuase, li calmò, li rese ragionevoli; poi tornò ad Antiochia. Così si svolse la spedizione del re e il suo ritorno. |
Indice |
13,1-26 | Spedizione e ritirata di Antioco Eupàtore 13,1 anno centoquarantonove: del calendario seleucida, ma computato a partire dalla primavera ( del 311 ). Siamo nell'autunno del 163. |
13,2 | carri falcati: carri armati di falci, usati soprattutto dai popoli dell'Oriente. |
13,4 | Il sommo sacerdote Menelao, che aveva di nuovo raggiunto Gerusalemme ( cf. 2 Mac 11,32 ), forse non poté rimanervi; però la sua uccisione si dive collocare dopo la presa di Gerusalemme da parte di Antioco, come riferisce Giuseppe Flavio ( Ant. Giud. ) - Berèa è il nome della città macedone ( At 17,10 ), dato ad Aleppo da Seleuco I, il fondatore della dinastia ( 305-281 ). |
13,5 | cinquanta cubiti: circa m. 25. |
13,6 | tutti: apantes con gr., versioni; BJ congettura: « si fa salire », apantes. - spingono, prosôthousin, con gr.; BJ congettura secondo lat.: « si precipita », proôthousin. - Il supplizio della cenere è attestato presso i persiani; qui prende l'aspetto di un'applicazione del taglione ( v 8; cf. 2 Mac 4,26; 2 Mac 9,5-6 ). |
13,21 | Ròdoco: il nome non compare altrove. |
13,23 | beneficò il luogo: BJ ha « il luogo santo ». Il racconto di 1 Mac è meno ottimista, mentre insiste sulla libertà religiosa concessa ai giudei ( 1 Mac 6,59 ), che qui invece non viene specificata: l'autore di 2 Mac non sembra aver colto il rapporto tra il rescritto di Antioco V ( 2 Mac 11,22s ) e questa seconda campagna di Lisia. |
13,24 | È dunque l'inizio, ancora ufficioso, degli Asmonei, dal momento che Giuda viene riconosciuto de facto e che solo la regione costiera riceve un governatore. |
13,25 | si mostrarono malcontenti … erano irritati contro coloro …: conget., testo gr. corrotto; BJ con vet. lat. traduce: « se ne indignarono e vollero … ». |