Giuditta |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
II. L'assedio di Betulia |
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Campagna contro Israele |
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1 Il giorno dopo, Oloferne diede ordine a tutto l'esercito e a tutta la moltitudine di coloro che erano venuti come suoi alleati, di iniziare l'azione contro Betulia, occupando le vie d'accesso alla montagna e attaccando battaglia contro gli Israeliti. | |||
2 In quel giorno effettivamente ogni uomo valido fra loro si pose in marcia. Il loro esercito si componeva di centosettantamila fanti e dodicimila cavalieri, senza contare gli addetti ai servizi e molti altri uomini che erano a piedi con loro, in numero ingente. |
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3 Essi si accamparono nella valle vicina a Betulia oltre la sorgente, allargandosi dalla zona sopra Dotain fino a Belbaim ed estendendosi da Betulia fino a Kiamon, che è di fronte a Esdrelon. | |||
4 Gli Israeliti, quando videro la loro moltitudine, rimasero molto costernati e si dicevano l'un l'altro: « Ora costoro inghiottiranno tutta la terra, né i monti più alti, né le valli profonde, né i colli potranno resistere al loro peso ». | |||
5 Ognuno prese la sua armatura e, accesi i fuochi sulle torri, stettero in guardia tutta quella notte. |
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6 Il giorno seguente Oloferne fece uscire tutta la cavalleria contro il fronte degli Israeliti che erano in Betulia, | |||
7 osservò le vie di accesso alla loro città, ispezionò le sorgenti d'acqua e le occupò e, dopo avervi posto attorno guarnigioni di uomini armati, fece ritorno tra la sua gente. | |||
8 Allora gli si avvicinarono tutti gli Idumei e tutti i capi del popolo di Moab e gli strateghi della costa e gli dissero: | |||
9 « Voglia ascoltare il signor nostro una parola, perché siano evitati inconvenienti nel tuo esercito. | |||
10 Questo popolo non si affida alle sue lance, ma all'altezza dei monti, sui quali essi si sono appostati, e certo non è facile arrivare sulle creste dei loro monti. |
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11 Quindi, signore, non attaccare costoro come si usa nella battaglia campale e non cadrà un sol uomo del tuo esercito. | |||
12 Rimani fermo nel tuo accampamento avendo buona cura di ogni uomo del tuo esercito: intanto i tuoi gregari vadano ad occupare la sorgente dell'acqua che sgorga alla radice del monte, | |||
13 perché di là attingono tutti gli abitanti di Betulia; vedrai che la sete li farà morire e verranno alla resa della loro città. Noi e la nostra gente saliremo sulle vicine alture dei monti e ci apposteremo su di esse e staremo a guardia per non lasciare uscire dalla città alcun uomo. |
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14 Così cadranno sfiniti dalla fame essi, le loro donne, i loro figli e, prima che la spada arrivi su di loro, saranno stesi sulle piazze fra le loro case. | |||
15 Avrai così reso loro un terribile contraccambio perché si sono ribellati e non hanno voluto venire incontro a te con intenzioni pacifiche ». | |||
16 Piacque questo discorso ad Oloferne e a tutti i suoi ministri e diede ordine che si facesse come avevano proposto. | |||
17 Si mosse quindi il reparto dei Moabiti e cinquemila Assiri con loro, si accamparono nella valle e occuparono gli acquedotti e le sorgenti d'acqua degli Israeliti. | |||
18 A loro volta gli Idumei e gli Ammoniti, con dodicimila Assiri, salirono e si appostarono sulla montagna di fronte a Dotai. Spinsero anche contingenti dei loro a meridione e a oriente di fronte a Egrebel, che si trova vicino a Chus, situata sul torrente Mochmur. Il rimanente esercito degli Assiri restò accampato nella pianura ricoprendo tutta l'estensione del terreno. Le tende e gli equipaggiamenti costituivano una massa imponente, perché essi erano in realtà una turba immensa. |
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19 Allora gli Israeliti alzarono suppliche al Signore loro Dio, con l'animo in preda all'abbattimento, perché da ogni parte li avevano circondati i nemici e non c'era modo di passare in mezzo a loro. | |||
20 Il campo degli Assiri al completo, fanti, carri e cavalli, rimase fermo tutt'attorno per trentaquattro giorni e venne a mancare a tutti gli abitanti di Betulia ogni riserva d'acqua. | |||
21 Anche le cisterne erano vuote e non potevano più bere a sazietà un giorno solo, perché distribuivano da bere in quantità razionata. | |||
22 Incominciarono i bambini a cadere sfiniti, le donne e i ragazzi venivano meno per la sete e cadevano nelle piazze della città e nei passaggi delle porte e ormai non rimaneva più in loro alcuna energia. | |||
23 Allora tutto il popolo si radunò presso Ozia e i capi della città, con giovani, donne e fanciulli, e alzarono grida e dissero davanti a tutti gli anziani: | |||
24 « Sia giudice il Signore tra voi e noi, perché voi ci avete recato un grave danno rifiutando di proporre la pace agli Assiri. | |||
25 Ora non c'è più nessuno che ci possa aiutare, perché Dio ci ha venduti in balia di costoro per essere abbattuti davanti a loro dalla sete e da terribili mali. | |||
26 Ormai chiamateli e consegnate la città intera per il saccheggio al popolo di Oloferne e a tutto il suo esercito. | |||
27 È meglio per noi esser loro preda; diventeremo certo loro schiavi, ma potremo vivere e non vedremo con i nostri occhi la morte dei nostri bambini, né le donne e i nostri figli esalare l'ultimo respiro. | |||
28 Chiamiamo a testimonio contro di voi il cielo e la terra e il nostro Dio, il Signore dei nostri padri, che ci punisce per la nostra iniquità e per le colpe dei nostri padri, perché non ci lasci più in una situazione come questa in cui siamo oggi ». | |||
29 Successe allora un pianto generale in mezzo all'adunanza e gridarono suppliche a gran voce al Signore loro Dio. | |||
30 Ozia rispose loro: « Coraggio, fratelli, resistiamo ancora cinque giorni e in questo tempo il Signore Dio nostro rivolgerà di nuovo la misericordia su di noi; non è possibile che egli ci abbandoni fino all'ultimo. | |||
31 Ma se proprio passassero questi giorni e non ci arriverà alcun aiuto, farò secondo le vostre richieste ». | |||
32 Così rimandò il popolo ciascuno al proprio posto ed essi tornarono sulle mura e sulle torri della città e rimandarono le donne e i figli alle loro case; ma tutti nella città erano in grande abbattimento. |
Indice |
7,1-32 | Blocco delle fonti idriche di Betùlia |
7,2 | centosettantamila: con il greco; BJ con volg. preferisce: « centoventimila » ( cf. Gdt 2,15 ). |
7,8 | … di Moab: idumei ( i « figli di Esaù » ) e moabiti sono i nemici tradizionali di Israele ( Nm 20,23+ ). |
7,17 | Moabiti: con vet. lat. e sir.; il textus receptus ha: « ammoniti ». - Qui, come in Gdt 10,17, la cifra indicata è sproporzionata all'impresa da compiere. |
7,28 | Chiamiamo a testimonio contro di voi … perché non: con il greco, che aggiunge, rispetto a BJ, sir., vet. lat., una negazione: qui però - secondo BJ - si tratta di una formula ebraica di giuramento, di senso essenzialmente positivo. - La punizione delle colpe individuali rimane qui ancora legata alla punizione collettiva, secondo l'antica fede di Israele nella solidarietà del popolo tanto nella colpa che nella pena. |
7,29 | Volg. esprime in questi termini la preghiera del popolo: « 19Abbiamo peccato con i nostri padri, abbiamo agito ingiustamente, abbiamo commesso iniquità. 20Tu che sei misericordioso, abbi pietà di noi. O almeno, se punisci con i tuoi colpi le nostre iniquità, non consegnare coloro che si affidano a te a un popolo che non ti conosce, 21perché non si dica in mezzo alle nazioni: Dov'è il loro Dio? ( cf. Sal 42,11; Gl 2,17 ). 22Poi, stanchi di gridare e spossati dal piangere, tacquero ». |